Intervista a Anthony Robbins
di Eleonora Chioda
E’ il più grande motivatore del mondo. È stato consulente di Bill Clinton e
di Michail Gorbaciov. Promette successo in ogni campo. Guadagna 100 mila
dollari al giorno. Eppure a 20 anni era ai margini della società: grasso,
depresso, squattrinato.
CHI ERA ANTHONY ROBBINS 20 ANNI FA?
“Ero un giovane infelice, pieno di dubbi e di paure. Non avevo un dollaro.
Vivevo in un monolocale senza cucina: lavavo i piatti nella vasca da bagno.
Avevo 15 chili di troppo. Con mille problemi. Anzi, ero io il problema..”
COS’E’ SUCCESSO POI?
“Ho toccato il fondo. Lì ho trovato la spinta per ribaltare la mia
condizione. Ricordo ancora che scrissi una lista di tutte le cose negative.
Di quelle che non avevo più intenzione di accettare nella mia vita. E di
tutto ciò che invece volevo realizzare. Ho cominciato a frequentare corsi e
seminari di Programmazione Neuro-Linguistica. Sono passato all’azione.”
CHI E’ ANTHONY ROBBINS OGGI?
“Non sono un guru, sono un coach. I media mi definiscono “allenatore dello
stato di massimo rendimento”. Aiuto le persone a raggiungere gli obiettivi,
a scoprirsi talenti e risorse innate. Non sono io a cambiare la loro vita,
sono loro a cambiarsela.”
CHI SARA’ ANTHONY ROBBINS FRA 20 ANNI?
“Uno che non si accontenterà. Che ricercherà sempre il meglio, per sé e per
i suoi amici. Si, avrò ancora una “fame” profonda di diventare qualcosa di
più. Sarò ancora profondamente affamato di diventare sempre qualcosa di
più!”
E’ VERO CHE IL TUO OBIETTIVO E’ QUELLO DI DIVENTARE PRESIDENTE DEGLI STATI
UNITI?
“Il mio obiettivo è aggiungere valore alla vita degli altri. Ho iniziato
rivolgendomi alle singole persone. Poi sono passato a gruppi, aziende,
squadre. Il passo successivo sarà quello di concentrarmi su istituzioni e
governi. Non so ancora in che modo. ma credo che resterò esterno. Mi vedo
come un imprenditore che sostiene il processo politico in senso lato. Ma,
prima di tutto, voglio continuare a dimostrarmi che sono una persona di cui
gli altri si possono fidare.”
COS’E’ LA MOTIVAZIONE?
“E’ quel potere infinito che tutti noi possediamo e che fa la differenza tra
chi cresce chi resta fermo. é quella forza che io chiamo drive: una passione
interiore che ci trasforma in meglio, fornendoci una spinta continua che
moltiplica le nostre energie e il nostro entusiasmo. La drive ci fa
cambiare. è una forza duratura, da non confondere con la motivazione
temporanea.”
PERCHE’?
“La motivazione temporanea è una spinta limitata nel tempo. Esempio: una
ragazza che voglia indossare un certo abito è motivata per un periodo di
tempo a dimagrire. starà attenta alla dieta e aumenterà l’attività fisica:
di sicuro entrerà in quel vestito. Raggiunto l’obiettivo, perderà la
motivazione e, con ogni probabilità, tornerà al peso di prima. La drive
invece è un motore ben più potente, cui attacchiamo la nostra identità e la
percezione di quello che vogliamo diventare nella vita.”
C’E’ UNA STORIA DI VITA CHE PUO’ ESSERE ESEMPIO PER TUTTI?
“Conosco una donna italiana, oggi brillante avvocato, che aveva “perso se
stessa”. Non riusciva a superare l’esame di abilitazione professionale, si
era inaridita, si sentiva senz’anima. Una volta professionista si era
sposata e aveva aperto uno studio. Ma un tumore all’utero interrompeva la
sua prima gravidanza. Qualche anno dopo riusciva a diventare madre. Però non
aveva più cura di sé, trascurava persino il lavoro, il suo matrimonio andava
a rotoli. E, quando ebbe altre complicazioni con la seconda gravidanza, la
sua vita degenerò. Fu a quel punto che partecipò al mio seminario e cominciò
a guardarsi dentro. Oggi è dimagrita, ha ripreso in mano la sua attività, si
è reinventata il rapporto con il marito. È una donna soddisfatta.”
NON SEMPRE IL SUCCESSO E’ SINONIMO DI FELICITA’. PERCHE’?
“C’è una gran differenza tra riuscire in un compito ed essere davvero
realizzati. Il successo senza la realizzazione personale rappresenta
comunque un fallimento e la condanna all’infelicità. Il senso della vita non
sta in quello che capita (ricchezza e successo), ma nel significato che gli
attribuiamo e al modo in cui reagiamo.”
TRE PERSONE CHE CONOSCO HANNO FREQUENTATO UN SUO CORSO, MA SOLTANTO UNA E’
SODDISFATTA…
“Tre giorni di seminario non ti rivoluzionano la vita. Se dicessi che basta
frequentare un mio corso per cambiare, soffrirei di delirio di onnipotenza.
È però vero che, in tre giorni, acquisiscono strategie con cui iniziare un
cambiamento. Che vanno poi applicate tutti i giorni. Questo processo non è
semplice. Io ho dovuto frequentare numerosi seminari, anche gli stessi corsi
più volte, prima di constatare dei veri cambiamenti nella mia vita. Per
riuscire ci vuole disciplina, ma soprattutto allenamento. La frustrazione è
parte integrante di questo cammino. E il successo non è garantito. Ottenere
e (soprattutto) mantenere i risultati, dipende da quanto si è predisposti al
cambiamento. Dalla capacità di mettersi in gioco e aprirsi alle novità. e
ancora: non c’è felicità che duri se non definiamo obiettivi e mete da
raggiungere.”
UN SEGRETO PER AVERE PIU’ FIDUCIA IN SE STESSI, DA SUBITO?
“Immaginate le situazioni del passato in cui avete avuto successo. Che cosa
facevate? Quali erano i vostri pensieri? Concentratevi, provate a rivivere
quelle emozioni, a sentirle dentro di voi. Invierete al cervello degli
stimoli tali da condizionarci all’ottimismo.”
Intervista a Anthony Robbins di Eleonora Chioda per la rivista
“Millionaire”, pubblicata sul sito Hi Performance da Roberta Ricci.
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