Intolleranze alimentari: la causa nella salute del microbioma intestinale
Scritto da: Anne Katharina Zschocke
Medicina Non Convenzionale
Intolleranze alimentari: la causa nella salute del microbioma intestinale
Tratto dal libro I Batteri Intestinali: la chiave per guarire e vivere in salute
Unepidemia moderna che flagella i popoli è lintolleranza alimentare in tutte le sue
manifestazioni. Accanto al già menzionato 25,5% della popolazione per il quale, attraverso test
sierologici, si sono rilevate reazioni contro alcuni alimenti, come è stato comunicato nel 2013 dal
ministero federale della Salute (lautrice parla di uno studio realizzato nel 2013 dal Robert Koch
Institut di Berlino, Ndr), esistono schiere di persone, di cui non si hanno rilevazioni ufficiali,
che soffrono a causa del cibo. Flatulenza e diarrea, eritemi cutanei e nausea, tosse e occhi che
lacrimano E poi prurito, bruciore e infiammazione, il cuore palpita, la gola si chiude Nei casi
peggiori si arriva a situazioni tali da mettere a rischio la vita. E spesso i malcapitati si sentono dire che tutto dipende dalla psiche e non ha nulla a che vedere col cibo.
Intolleranze a fruttosio, lattosio e glutine, a frutti come fragole o kiwi ma anche a soia o noci
sono tra quelle da noi più diffuse. In linea di principio potrebbe comunque trattarsi di qualsiasi
altra cosa. Legumi, cipolle e alcune varietà di cavolo vengono mal tollerati da molte persone e a
questo gruppo appartengono addirittura anche caffè, cetrioli e uova sode. La vita delle persone
interessate è forgiata dalla paura continua di mangiare per errore qualcosa di sbagliato ed esse
sono costantemente limitate nellacquisto degli alimenti. Niente è semplice da preparare a casa,
ogni invito a cena diventa una camminata culinaria sul filo. Gli amici sono così carini da preparare
apposta per il compleanno una torta priva di glutine, in modo tale che non si sia costretti a stare
in mezzo agli altri con il piatto vuoto. In altri casi, con un po di vergogna, si tirano fuori
dalla borsa i wafer di riso senza glutine che per sicurezza si portano sempre con sé per placare i
morsi dello stomaco. I pranzi e le cene festive in occasioni lavorative oppure la ristorazione
offerta nei viaggi di gruppo diventano poi un martirio. Non a tutti fa piacere essere esposti alle
domande che inevitabilmente seguono quando si fa outing e si dichiara di soffrire di
unintolleranza. Inoltre al tema viene sempre attribuita unipersensibilità psichica.
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