Istruzioni di meditazione di Silananda

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Istruzioni di meditazione

del Venerabile U Silananda

Traduzione a cura di Dianora Zagato

Per la pratica della meditazione, è necessario un posto adeguato. Un posto
che offra l’isolamento necessario per la meditazione. Nella natura ci sono
posti ideali. Quando si medita in una casa, si deve cercare il posto più
adatto e usarlo ogni volta che si medita.

Si può usare una statua o immagine del Buddha, fiori, candele o incenso, se
si desidera.

Ma questi oggetti non sono così importanti come lo stabilire un posto
isolato in cui praticare la meditazione.

Per cominciare a meditare ci sediamo con le gambe incrociate (loto
completo), mantenendo sorretta la parte superiore del corpo. Se questa
posizione risultasse difficile, ci possiamo sedere in posizione di mezzo
loto, collocando una gamba sopra l’altra, senza incastrarle. Se anche questa
posizione risultasse difficile, ci possiamo sedere nella posizione facile o
birmana, collocando una gamba davanti all’altra. Siccome è
necessario un certo grado di comodità per la pratica di meditazione,
possiamo usare un cuscino, una sedia o uno sgabello. Anche se la posizione
con le gambe incrociate è l’ideale per la meditazione, dovremo decidere qual
è la miglior posizione per noi.

Importante in tutte le posizioni è mantenere la parte superiore del corpo
sorretta.

La pratica comprende tre tipi di meditazione. La prima è il perdono, la
seconda ‘metta’ o ‘amore benevolo’, l’ultima ‘Vipassana’. Si pratica perdono
per eliminare il senso di colpa. Forse a volte abbiamo fatto del male a
qualcuno e sussiste un senso di colpa.

Specialmente mentre si sta meditando, si desidera mantenere la mente pura,
ma questi sensi di colpa appaiono continuamente e rovinano la meditazione.
Cancelliamo e ricominciamo da capo. Prima si chiede perdono agli altri.
Questo è un aspetto. L’altro aspetto è perdonare gli altri. Forse qualcuno
ci ha fatto del male e sentiamo questa rabbia o risentimento per questa
persona. Allora dobbiamo eliminare anche la rabbia e il risentimento. Per
poter praticare ‘metta’ (amorevolezza gentile) , dobbiamo poter perdonare
gli altri. Se non possiamo perdonare, non possiamo praticare la
meditazione. Per questo metta e perdono vanno insieme.
Se non si può perdonare qualcuno, non gli si può inviare
metta

Eliminiamo l’ira o il risentimento verso qualsiasi persona che ci abbia
fatto del male.

Terzo, si perdona se stessi. A volte troveremo che è più difficile perdonare
se stessi che gli altri. Se non ci possiamo perdonare, questo stesso
sentimento perturberà la meditazione. Per questo, prima di praticare la
meditazione, dobbiamo praticare il perdono. Dopo, possiamo praticare metta.

Metta è un tipo di amore, un desiderio genuino per il bene di tutti gli
esseri. È un amore senza attaccamento e senza desiderio. È un amore e
desiderio puro a favore di tutti gli esseri, includendoci. Così, quando
pratichiamo metta e ci auguriamo la nostra felicità:

“Che io stia bene, felice e in pace”, non dobbiamo interpretarlo come
egoismo. Per inviare amore agli altri, infatti, dobbiamo prima generare
questi pensieri diretti a noi stessi. Inoltre, quando inviamo questi
pensieri a noi stessi, lo possiamo considerare un esempio. Questo significa
che quando si dice “Che io stia bene, felice e in pace”, pensiamo “Io
desidero star bene, essere felice, stare in pace. Che anche l’altra persona
stia bene, sia felice e in pace”. Per praticare metta a favore degli altri,
dobbiamo prima praticare metta per noi stessi. Dopo possiamo inviare i
nostri pensieri agli altri. Si può inviare metta in diverse maniere. Si può
inviare metta a tutti gli esseri per luogo. Si può inviare metta a tutti gli
esseri in questa casa.

Per tutti gli esseri si comprendono gli animali, gli
insetti, eccetera. Poi si può inviare amore a tutti gli esseri in questa
zona, città, provincia, regione, paese, mondo, universo, e per ultimo a
tutti gli esseri in generale.

Quando recitiamo mentalmente le frasi, dobbiamo avere l’intenzione e cercare
di visualizzare gli esseri che menzioniamo stando bene, felici e in pace. I
nostri pensieri di amore staranno dirigendosi a loro e facendoli realmente
star bene, felici e in pace.

Prenderà approssimativamente 15 minuti. Quando pratichiamo perdono,
giungiamo le palme delle mani.

PERDONO

-Con questo atto, chiedo perdono a tutti coloro a cui, in forma
irriflessiva, ho fatto del male con l’azione, parola e pensiero.

-Con questo atto perdono tutti quelli che mi hanno fatto del male.

-Con questo atto perdono me stesso.

METTA

Metta può essere praticata per luoghi o per persone. Ripetiamo ogni frase
mentalmente una decina di volte.

Per Luogo

Che io stia bene, felice e in pace.
Che tutti gli esseri in questa casa stiano bene, felici e in pace.
Che tutti gli esseri in questa zona stiano bene, felici e in pace.
Che tutti gli esseri in questa città stiano bene, felici e in pace.
Che tutti gli esseri in questa provincia stiano bene, felici e in pace.
Che tutti gli esseri in questa regione stiano bene, felici e in pace.
Che tutti gli esseri in questo paese stiano bene, felici e in pace.
Che tutti gli esseri in questo mondo stiano bene, felici e in pace.
Che tutti gli esseri in questo universo stiano bene, felici e in pace.
Che tutti gli esseri stiano bene, felici e in pace.

Per Persona

Che io stia bene, felice e in pace.
Che i miei maestri stiano bene, felici e in pace.
Che i miei genitori stiano bene, felici e in pace.
Che i miei parenti stiano bene, felici e in pace.
Che i miei amici stiano bene, felici e in pace.
Che le persone che mi sono indifferenti stiano bene, felici e in pace.
Che i miei nemici stiano bene, felici e in pace.
Che tutti i meditatori stiano bene, felici e in pace.
Che tutti gli esseri stiano bene, felici e in pace.

Verso

Che coloro che soffrono, si liberino della sofferenza.
Che coloro che hanno paura, conquistino la paura.
Che coloro che sentono rimorso, abbandonino il rimorso.
Che tutti gli esseri trovino sollievo.

Tratto da:
www.canonepali.net/

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