Jet lag e temperatura cerebrale

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Jet lag e temperatura cerebrale

di: Massimo Ortelli

Erik Herzog, professore di biologia dell’Università di Washington di St. Louis, ha portato a termine
uno studio, finanziato dal National Institute of Mental Health (NIMH) degli Stati Uniti, che propone
la modificazione della temperatura del cervello come miglior metodo per superare il jet lag.
Sperimentazioni effettuate direttamente con cellule del NSC di topi in vitro hanno suggerito che
l’orologio biologico è direttamente associato ai mutamenti termici dei neuroni.

Tutti gli organismi viventi, compreso l’uomo, sono dotati di orologi biologici che gestiscono il
ritmo cicardiano. L’area che governa questi meccanismi è situata nell’ipotalamo ed è costituita dal
nucleo soprachiasmatico (NSC). Essa, di solito, si sincronizza all’orario locale grazie ai segnali
luminosi, che vengono veicolati dai nervi ottici al cervello. I risultati di questo studio – afferma
Erik Herzog – provano che la fase dell’orologio biologico è modificabile molto velocemente: basta
che la sua sincronizzazione venga semplicemente spostata verso un nuovo orario. I risultati dello
studio sono stati pubblicati dal periodico “Journal of Neurophysiology”.

Istituzioni scientifiche citate nell’articolo:

Washington University in St. Louis

National Institute of Mental Health (NIMH)

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