Jinana Yajna

pubblicato in: AltroBlog 0
Jinana Yajna

di Swami Sivananda

Tratto da;

JNANA YAJNA
PRASAD
a cura di Giorgio Furlan
Scrittura di Giuliana C.

L’India riconosce in Swami Sivananda un illuminato, un grande maestro
spirituale.
Egli abbandonò la sua brillante carriera di medico per dedicarsi a tutti
coloro che potevano
avere bisogno della sua opera spirituale.

Fondò sulla rive del Gange, vicino Rishikesh, ai piedi dell’Himalaya,
l’Ashram “Divine Life
Society”.

Nel 1963 Swami Sivananda abbandonò coscientemente il suo corpo fisico,
immergendosi nel Maha
Samadhi e Swami Chidananda venne eletto presidente dell’Ashram spirituale,
che conta oggi più di
400 centri in tutto il mondo.

Di Swami, Chidananda, il grande maestro disse: “Egli è la fiaccola della mia
missione. Se
ascolterete le sue parole scoprirete che contengono tutta la saggezza delle
Upanishad che egli
estrae dal suo cuore”.

Seppi durante il nostro ultimo viaggio in India che Swami Chidananda era a
Kanya Kumari.
Attraversammo tutta l’India per raggiungerlo.
Fu allora che egli scelse alcuni scritti del suo illustre e santo maestro e
me li consegnò
dicendo: “Traducili”.

Ora li ho tradotti e fatti pubblicare.

Spero che il leggerli susciti in voi la stessa serenità e pace che ho
percepito io nel
tradurli.

(Franca Formenti)

————–

Cosa è la vita?

La vita è il Divino nella Sua piena espressione, che è gioia che fluisce
dalla benedizione dello
Spirito. Essa è un flusso cosciente e vibrante in ogni atomo.
C’è vita in ogni cosa, in ogni oggetto che ci circonda e che è dentro di
noi. Non esiste la
materia inanimata ed inerte. La vita è presente anche in un pezzo di pietra,
che è vibrante di
energia.

Questo è stato definitivamente provato dagli scienziati moderni. La vita è
un viaggio
nell’infinito oceano del tempo, dove gli scenari sono perpetuamente in
movimento. La vita è
anche un passaggio dall’impurità alla purezza, dall’odio all’amore cosmico,
dalla morte
all’immortalità, dall’incompletezza alla perfezione, dalla schiavitù alla
libertà,
dall’ignoranza all’eterna saggezza, dalla pena all’eterna benedizione, dalla
debolezza
all’infinita forza. La vita è una grande opportunità, fornita dall’Assoluto
ai suoi figli, per
poter evolvere in lui.

La vita è servizio e sacrificio, essa è amore; poesia, ma non prosa; è arte
ed immaginazione,
ma non fredda e superficiale scienza. La vita è adorazione, armonia,
serenità.

Noi siamo qui come pellegrini di passaggio e la nostra sola destinazione è
la realizzazione
divina. Cerchiamo inconsapevolmente la perduta eredità, il nostro
dimenticato retaggio. Il
grande, unico scopo della vita è di giungere alla conscia unione del nostro
rapporto con il
cosmo. La vita non ha senso come separazione. Ha un significato solo quando
diventa completa, o
totale; quando cioè il Jiva, o anima individuale, si congiunge con l’anima
cosmica.

La vera meta della vita è di tornare alla sorgente, da cui siamo venuti.

Così come l’acqua del fiume scorre senza riposo finché raggiunge l’oceano,
l’ultimo obiettivo
vitale, così come il fuoco scintilla e brucia furiosamente fino ad
immergersi nelle sue proprie
origini, così noi saremo qui senza riposo finché otterremo la consapevolezza
e diventeremo uno
con l’assoluto.

Questi è la nostra ultima e unica sorgente e destinazione.

——————–

Necessità della competizione

Vivere è combattere per l’ideale. La vita è una lotta per la pienezza e la
perfezione, è una
battaglia per ottenere la suprema indipendenza; è, perciò, lotta e
resistenza a questo ideale.

Il vivere è una serie continua di conquiste. L’uomo evolve, cresce, si
espande, si avvantaggia
di varie importanti esperienze attraverso il continuo conflitto.

La vita e la società non possono esistere senza lotta.

Se vuoi continuare la tua esistenza, la lotta è indispensabile. Tu cesserai
di esistere
nell’esatto momento in cui cesserai di lottare. Combatti invece
coraggiosamente con i nemici
interni sul campo di battaglia del tuo cuore e della tua mente. Anche una
piccola vittoria
nell’interna battaglia con te stesso e i tuoi istinti, svilupperà il potere
della tua volontà e
ti darà maggior fiducia e coraggio. Più tenace sarà la lotta e più glorioso
sarà il trionfo che
ne segue.

L’autorealizzazione della parte interiore più alta richiede una lotta
veramente forte. Vivi per
lo spirito e arditamente affronta tutte le difficoltà e tribolazioni che
questa meschina vita
terrena ci mette di fronte. Con coraggio, costanza e pazienza, lotta per la
grande meta.

Scalare una montagna, attraversare a moto un canale con acque vorticose,
bombardare una città,
espugnare un forte e altri, non sono veri atti di eroismo e reale coraggio.
Controllare la tua
mente e i tuoi sensi, vincere ira, passione, egoismo e gelosia attraverso la
padronanza di sé e
l’autocontrollo, questo costituisce il reale eroismo nell’uomo.

Per quanto ancora sarai schiavo dell’aspetto passionale e degli istinti?
Rivendica la tua reale
natura divina e la tua padronanza sopra la natura inferiore, sopra
l’istinto, sopra le
incontrollate emotività.

Questo è il tuo più importante compito, il tuo più giusto obbiettivo da
perseguire.

Ciò non significa comunque che dovremmo ignorare la vita nel suo piano
fisico di materia.
Questa è espressione di Dio per suo proprio godimento.

Materia, mente e spirito sono inseparabili, come il calore ed il fuoco, il
freddo ed il
ghiaccio, il fiore e la sua fragranza. Brahman e l’illusione della materia
sono inseparabili,
sono uno inscindibile.

Una vita sul piano fisico è una decisiva preparazione per la stessa vita
eterna in Brahman,
nell’Assoluto. La vita è una grande, importante scuola per poter imparare
molte utili e
preziose lezioni e per lo sviluppo e la purificazione del carattere e della
virtù divina.
Il vivere è una scuola, con la quale ogni pena, ogni dolore, ogni angoscia,
ogni difficoltà
portano un prezioso e giusto insegnamento.

————–

L’ideale nella vita

L’unione con Dio è l’importante scopo di questa vita nella materia. E’,
cioè, il principio ed il
fine della nostra esistenza sulla terra. E’ il “summum bonum” dell’esistere.
Questo può essere
raggiunto, seguendo il sentiero del Bhakti yoga, o del Raja Yoga., o della
Juana Yoga, o del Karma
Yoga, o di altri.

Descrizione dei sentieri yoga

Il Bhakti Yoga è la via della devozione, della venerazione, dell’amore,
dell’affetto. Questo
sentiero perciò è adatto per le persone che possiedono un temperamento
devoto ed armonioso, in
cui il sentimento dell’amore è preponderante. Molte donne sono
particolarmente portate per
questo Bhakti Yoga Marga, perché l’affetto e l’armonia predominano in esse.

Il Raya Yoga è più adatto a coloro che possiedono attitudini e temperamento
mistici. Alcuni
desiderano seguire questo metodo, perché con il Raya Yoga si acquisiscono i
Siddhis o poteri.
Ma questo è un errore, perché tutti i sentieri yoga donano delle qualità o
facoltà interiori.

Lo Yuana Yoga è il sentiero simile alla filosofia vedanta.
Persone con temperamento razionale, con alte facoltà di ragionamento, con
forte pensiero
individuale e coraggioso atteggiamento mentale, possono seguire questa
strada, o marga. Coloro
che possiedono, invece, un temperamento attivo, possono calcare il sentiero
del Karma Yoga.

Il Bhakti Yoga si adatta maggiormente a chi possiede spirito ed attitudini
devozionali.

Generalmente c’è in tutti gli individui un insieme di temperamento di amore,
riverenza ed
intellettualità. Alcuni principalmente intellettuali. Altri ancora si
possono realizzare anche
attraverso il disinteressato concetto del karma yoga. Questo purifica la
mente e prepara
l’aspirante, per accedere anche allo Juana Yoga. Persone, invece, di
temperamento attivo,
preferiranno il karma yoga.

Il Bhakti è anche classificato come una forma di karma mentale, che è
soggetto al karma yoga.

Anche il Raya Yoga è una forma di Bhakti. In questo, infatti, il devoto
compie un’assoluta resa
al divino, al cosmo. Egli diventa estremamente umile e semplice.

Un Raya Yoga, invece, agisce, asserisce, potenzia la mente. Egli è un tipo
Svatantra, un
indipendente, un mentale. Il Bhakti Yoga e lo Juana Yoga non sono
incompatibili come acido e
alcalino. E’ possibile combinare i due aspetti realizzanti.

Un frutto del Bhakti Yoga è anche lo Juana o la saggezza. Il più alto amore
(Para Bhakti) e la
saggezza, Juana, sono un identico aspetto. La perfetta conoscenza è amore.

Il perfetto amore è conoscenza. Sri Sankara, a Kevala Advaita Juani, era un
grande Bhakta di
Lord Hari, Hara e Devi. Juana Dev di Alandi (vicino a Poona), fu un grande
yogi. Egli fu un
autentico Bhakta, cioè un vero devoto di Lord Krishna.

Sri Ramakrishna Paramahansa, uno dei più grandi yogi attuali, adorò Kali
nelle sue varie forme
ed ebbe lo Juana o conoscenza attraverso Swami Totapuri, il suo Guru
advaita. Il Signore
Gouranga, della regione del Bengala, fu un grande studioso di Advaita
Vedanta, eppure danzò
nelle strade e nei mercati, cantando devotamente il nome di Hari. Appaya
Dikshita, un famoso
Juani di Adiyapalam, del Distretto North Arest, l’autore di Siddhanta, cioè
Lesha e vari altri
libri vedantici, fu un devoto dell’aspetto Siva, cioè uno sivaita.

Si direbbe perciò che Bhakti, l’amore, possa essere unito con molto
vantaggio ed utilità con
lo Juana.

Lo scopo del Raya Yoga è il controllo di tutte le onde pensiero, le
modificazioni mentali che
disturbano la mente.

Il secondo Sutra del primo capitolo dello Yoga Darsana del Maharshi
Patanjiali asserisce che:
“Lo yoga è il controllo delle modificazioni mentali”. Questa è la
definizione del Raya Yoga,
secondo il filosofo Patanjali. Sri Juana Dev, Goraknath, Raja Bhartrihari e
Sadasiva Brahman
erano tutti dei Raya Yogi di grande reputazione e considerazione.

Il Bhakti è quindi un mezzo utile per raggiungere il fine dell’esistenza
umana. Esso dona
purezza e forza alla mente. rimuove il Vileshepa (scuote cioè la morte),
Sakama Bhakti
(aspettazione devota), porta lo Svarga e il Brahmalaka per il devoto
(Uthamalaka Prapti).

Il Nishkama Bhakti, cioè l’amore altruistico senza prospettiva egoistica di
frutti, porta il
Chitta suddhi, o potere della mente, e attraverso la purezza della stessa
mente, l’aspirante
raggiunge la saggezza interiore.

Dovete avere incessantemente il vostro proprio ideale nella vita e tentare
con tutte le vostre
forze interiori di realizzarlo.

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *