KINESIOLOGIA Craniale

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KINESIOLOGIA Craniale

da mednat.net

I riflessi Neuro Vascolari sono per lo più localizzati sul cranio e possono essere diagnostici e
terapeutici, se opportunamente stimolati con il polpastrello; con questa tecnica si può ridare la
forza ad un muscolo debole. Come i punti NL gli NV sono stati accoppiati a specifici muscoli,
organi, visceri.
Gli Stress Receptors sono zone lineari, salvo casi eccezionali in cui sono attivi per motivi non
chiari, essi sono quasi sempre consecutivi a traumi ed hanno la caratteristica di poter interrompere
l’attività di muscoli ed organi ad essi associati. Normalmente essi reagiscono ad una stimolazione
lineare, infatti molti si fanno “grattare la testa” per rilassarsi con massaggi lineari. La
stimolazione deve essere effettuata per almeno 5 volte in un senso e con la respirazione controllare
e trovare la fase che rinforza il muscolo (nel caso di stress receptor iperattivo); in caso opposto
trovare e stimolare la fase contraria.
Quando sono ipoattivi essi mantengono i muscoli e gli organi associati contratti ed iperattivi;
quando sono iperattivi, il contrario.

Vi sono inoltre dei punti sul cranio alcuni legati ai punti dell’agopuntura, che permettono di avere
dei riscontri sui test precedenti od in assenza di dati precisi di avere delle conferme.
Ogni qual volta un paziente si lamenta di disturbi di tipo emicranie, mal di testa, strani dolori al
capo o alla zona cervicale sarà opportuno controllare e manipolare le varie ossa del cranio stesso
per riportarli nelle giuste posizioni che sempre sono alterate nei loro ritmi in caso di malesseri
sopra descritti.

Certi tipi di mal di testa possono scomparire per un poco di tempo se si fanno leggere pressioni in
determinati punti del cranio (punti di Bennet) per riattivare i blocchi neurovascolari; altri sono
dovuti alle mal occlusioni dentali, ma quasi sempre essi provengono da turbe digestive dovute
all’alterazione del pH della digestione, della flora batterica intestinale; infine le cefalee
muscolo tensive (esempio i dolori alla cervicale) si allentano e tendono a scomparire con il
drenaggio linfatico effettuato sulle spalle e sulla zona cervicale, ma sempre riattivando le giuste
attività bio antagoniste della flora batterica intestinale.
Come tutti gli organi del corpo “respirano” cioè si dilatano e si restringono secondo ritmi loro
propri, anche il cranio respira o pulsa ed il suo bioritmo è legato con la respirazione, esso ha un
ritmo che in condizioni normali è di circa 8/12 pulsazioni/min.

Negli USA si è studiato molto il cranio e si è rilevato che la struttura ossea craniale si
rimpicciolisce ritmicamente, esso di fatto “respira” come ogni altro organo ed ad ogni inspirazione
e respirazione polmonare si ingrandisce e si rimpicciolisce in direzione ant./post. e nello stesso
tempo si allarga lateralmente per poi in fase successiva riallungarsi ant./post. e
contemporaneamente restringersi lateralmente.
In una persona in buona salute queste pulsazioni variano fra 8 e 12 al minuto; le suture che
“legano” le ossa craniali non sono saldate fra loro, ma permettono alle singole ossa dei movimento
propri.
In caso di patologia, questi ritmi possono essere aumentati o diminuiti e le ossa del cranio possono
essere limitate nei movimenti od essere addirittura spostate dalle loro normali posizioni. Ad ogni
trauma della testa e della spina dorsale, occorre controllare l’assetto anche delle ossa del cranio.
Queste alterazioni dell’assetto possono impedire l’accesso ed il normale deflusso dei liquidi
(sangue, linfa, ecc.) che nutrono il liquido placentare rachidiano nel quale galleggia il cervello.
Questi cambiamenti permanenti di posizione influenzano anche la duramadre, originando un movimento
orizzontale sul Sistema Nervoso Centrale e sul liquido cerebrale generando un movimento ondeggiante.
Anche l’osso sacro prende parte al ritmo del movimento del cranio. Queste correlazioni ci obbligano,
a causa delle strette correlazioni all’interno del sistema nervoso centrale ad una attenta
osservazione di tutto l’insieme.

Per esempio ogni movimento ritmico dall’alto verso il basso dello sfenoide provoca anche un
movimento ritmico dell’ipofisi variandone la sua funzione endocrina, è quindi facilmente
immaginabile che un ipofisi stimolata normalmente esplichi le sue giuste funzioni, mentre se
stimolata in modo anomalo (ritmi delle ossa craniali più veloci o rallentate) varii le sue funzioni
in modo diverso generando anche stati psichici anormali.
Ogni lesione od irritazione delle ossa del cranio deve di fatto essere presa in seria considerazione
dal terapeuta per ovviare velocemente sul paziente in modo dolce e non violento.
Ecco perché ogni buon dentista dovrebbe essere anche un buon Osteopata.

Occorre comunque tenere presente che queste variazioni pulsazione di posizione delle ossa che
compongono il cranio possono indurre anche altre patologie molto più gravi, per cui il vero medico
dovrà nella sua terapia controllare e manipolare queste importanti parti.

Per poter ottenere ciò in modo facile e casalingo, occorre fare in questo modo: far sedere il
paziente su di una sedia con la colonna vertebrale in posizione eretta e ben appoggiata allo
schienale della sedia; chiedergli di aggrapparsi con le mani ai lati della sedia, indi il tecnico
appoggerà il palmo della mano prima sulla parte posteriore del cranio all’altezza dell’atlante,
facendo inspirare aria al paziente ed a trattenere il respiro, lo obbligherà a fare forte resistenza
alla pressione forte della propria mano, quindi facendolo espirare terminare la pressione. Passare
poi alla fronte e ripetere l’operazione; lo stesso per la parte laterale destra e poi sinistra,
ricordandosi sempre della respirazione adeguata.

Questa tensione, distensione muscolare, indurrà facilmente il ritorno nelle giuste sedi delle varie
parti ossee del cranio e riposizionerà il cranio sulla colonna vertebrale, facendo circolare bene
tutte le energie che alimentano il cranio ed il cervello.
Se il ripristino del giusto ritmo delle pulsazioni craniali non avviene in questo modo, occorre
lavorare su punti precisi indicati nei disegni; se occorre anche riposizionare il cranio
sull’atlante della colonna vertebrale occorre manipolare le vertebre cervicali per sbloccarle su
tutti gli assi.

Buona norma è quella di effettuare un controllo Kinesiologico ad ogni immissione di otturazioni
dentali per controllare la buona occlusione delle mandibole.

Qualsiasi mal occlusione dentale, porterà nel tempo alterazioni all’assetto della colonna vertebrale
e viceversa. Quando un’occlusione non è effettuata a regola d’arte può generare molti effetti
collaterali e sopra tutto mali di testa strani, per la modifica dell’assetto mascellare con la
conseguenza dell’alterazione dell’assetto delle ossa craniali e di quello della postura dell’intero
corpo.

La Kinesiologia è la tecnica per eccellenza che permette questi test; la terapia può essere
effettuata con la stessa tecnica o con l’Osteopatia e la Chiropratica a seconda dei casi.

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