KRISHNA, l’amico perfetto

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KRISHNA, l’amico perfetto

di Ajitananda dasa

(Tratto da Movimento ISKCON)

Il desiderio di amicizia è universale. Esso è basato sulla nostra propensità a voler amare qualcuno.
Questa propensità viene analizzata molto bene da Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami
Prabhupada nel suo libro il ‘Nettare della Devozione’, una delle pietre miliari del movimento per la
coscienza di Krishna. Nella prefazione Srila Prabhupada scrive: ‘Il principio base dell’essere
vivente è che ognuno di noi possiede una propensità ad amare. Nessuno può vivere senza amare
qualcuno. Questa propensità è presente in ogni essere vivente. Perfino un animale come la tigre la
possiede, almeno a livello latente, ed essa è certamente presente negli esseri umani. Il punto
mancante comunque è verso chi dirigere il nostro amore così che tutti possano diventare felici. Il
punto mancante è Krishna. Il ‘Nettare della Devozione’ spiega come stimolare il nostro originale
amore per Krishna e come porsi in quella posizione dalla quale possiamo vivere una vita piena di
gioia’.

La letteratura vedica ci dice che il nostro amico originale è Krishna, Dio, la Persona Suprema. Nel
mondo materiale cerchiamo erroneamente di ricreare la nostra relazione originale e piena di gioia
che abbiamo con Lui con diverse relazioni temporanee, e tutte falliscono nel soddisfare il nostro
eterno struggimento di avere un’amicizia perfetta. Krishna, o Dio, è la fonte divina di ogni
sentimento di amore che possiamo osservare negli esseri viventi. I Veda spiegano che Dio ci ha
creati per il Suo inesauribile desiderio di avere delle relazioni di amore. Quindi la nostra
amicizia con Lui rappresenta lo stato originale dell’anima. Noi siamo eternamente parti di Krishna e
vi è una naturale intimità tra noi e Lui. Krishna risiede nel nostro cuore come anima suprema e ci
accompagna gentilmente nel nostro vagare per l’universo, vita dopo vita, alla ricerca di una
felicità che non arriverà mai. A differenza di noi, Dio possiede una visione spirituale che non è
mai offuscata dal contatto con la materia e quindi Egli è perfettamente consapevole della nostra
follia.

Da nostro vero amico, ci mostra la Sua gentilezza permettendoci di imparare con la nostra esperienza
l’inutilità dei nostri sforzi e con amore dirige la nostra attenzione verso di Lui, la dimora di
ogni felicità. Poiché Krishna è supremamente puro, la Sua amicizia non è mai toccata da motivazioni
egoistiche che condizionano le relazioni materiali. Nel mondo materiale tutti sono interessati prima
di tutto al proprio interesse personale. Anche le amicizie che coltiviamo fanno parte del piano per
ottenere la nostra soddisfazione personale. Krishna invece pensa sempre al nostro benessere supremo.
Anche se ci siamo allontanati da Lui, spinti dalla nostra invidia per la Sua posizione di Supremo
goditore, Egli continua a provvedere a tutte le nostre necessità. L’aria, il sole, le nostre abilità
e molti altri doni sono chiaramente tutte indicazioni della Sua bontà. La più grande manifestazione
dell’amicizia di Krishna è la Sua compagnia, che Egli offre generosamente per mezzo delle Scritture
rivelate, dei santi e dei maestri spirituali che appaiono regolarmente nel corso dei millenni per
invitarci a tornare nel mondo spirituale.

Le qualità attraenti e dinamiche dell’anima tendono a diventare stagnanti nel mondo materiale a
causa dell’unione dell’anima con la materia inerte. Come risultato, l’emozione delle relazioni
materiali diminuisce in fretta. Ci annoiamo nel vedere le stesse facce giorno dopo giorno. Ma
Krishna non annoia mai perché le Sue qualità trascendentali sono sempre nuove e in continua
espansione. Nei Veda è detto che anche se gli scienziati potessero contare tutti i granelli di
sabbia che si trovano su una spiaggia o tutti gli atomi dell’universo non potrebbero valutare
nemmeno una goccia delle meravigliose e affascinanti qualità di Dio. Il Nettare della Devozione
offre un illuminante riassunto delle qualità spirituali di Krishna. Studiando questa grande opera
con uno spirito di devozione, possiamo aumentare il nostro apprezzamento per il Signore e sviluppare
il desiderio di conoscere la Sua sublime amicizia. Per esempio, il Nettare della Devozione spiega
che nessuno è più benevolo di Krishna e questo è dimostrato dalla Sua relazione con i Suoi amici.

Una volta un devoto molto povero di nome Sudama offrì a Krishna un po’ di riso. Sudama era così
povero che non poteva offrire al Signore un dono prezioso, come era suo desiderio, ma siccome la sua
semplice offerta era piena di amore, Krishna la accettò e mangiò il riso con grande gusto. Con
profonda gratitudine Krishna ricambiò il dono di Sudama dandogli così tanta ricchezza che nemmeno la
persona più ricca del mondo avrebbe mai potuto immaginare, ed infine gli garantì l’entrata nel Suo
regno spirituale. Conoscendo le illimitate capacità di apprezzare e reciprocare l’amore dei Suoi
devoti potremo essere ispirati a ravvivare la nostra amicizia con Lui. Krishna è anche l’amico più
leale e sincero. Non ci abbandonerà mai ne ci farà sentire abbandonati. Anche se la Sua propensità
ad amare è così grande che Egli desidera avere una relazione con innumerevoli esseri viventi
simultaneamente, Egli può farlo senza trascurare nemmeno uno di loro.

Quando Krishna è apparso in questo mondo, con il Suo supremo potere mistico si è espanso in molte
forme personali e ha donato la gioia spirituale a ognuna delle Sue sedicimila regine, e ognuna di
loro pensava che Krishna vivesse con lei solamente. Un’altra ragione per la quale l’amicizia con Dio
è auspicabile è perché è eterna. Nel mondo materiale a volte diventiamo amici di qualcuno che sembra
possedere delle grandi qualità, ma anche quella relazione presto si dissolve come un sogno. Al
momento della morte il karma di quelli che erano i nostri amici ci fa separare da loro come
pagliuzze che si incontrano per un attimo sulla cresta dell’onda e si separano per sempre quando le
onde si infrangono sulla spiaggia. Fortunatamente questo non succede se facciamo amicizia con
Krishna. La relazione tra Dio e l’essere vivente non finisce mai. Anche se cominciamo i nostri
tentativi di avvicinarci a Krishna in questa vita e non otteniamo il successo completo nel nostro
sviluppo spirituale, potremo ricominciare la prossima vita da dove abbiamo lasciato, finché infine
raggiungeremo la perfezione.

Poiché siamo tutti servitori di Krishna, per noi è importante ricordare che ogni tentativo di
avvicinarci a Lui deve essere accompagnato da un’attitudine di servizio. Proprio come il Signore,
grazie alla Sua gentilezza, è sempre impegnato a cercare di rendere i devoti felici, anche noi
dobbiamo agire per il Suo piacere. Questo è l’inizio del vero amore. Non perdiamo nulla se decidiamo
di coltivare i nostri sentimenti di devozione. In effetti servire Krishna è così piacevole che
Krishna stesso appare nella forma di un devoto, Caitanya Mahaprabhu, per gustare questo piacere e
per mostrarci con l’esempio pratico che non esiste un traguardo più elevato per gli esseri viventi
di quello di avere l’amicizia di Krishna. Il Movimento per la coscienza di Krishna discende
direttamente da Caitanya. E’ stato fondato da Srila Prabhupada per aiutare chi è seriamente
interessato a ravvivare il suo assopito amore per Dio. Le porte sono aperte a tutti. Chi aspira
all’amicizia perfetta accoglierà certamente questa rara e meravigliosa opportunità fatta per trovare
una felicità spirituale infinita, in eterna compagnia di Krishna, l’amico perfetto.

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