La coerenza dell’acqua ci salvera’

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La coerenza dell’acqua ci salvera’

Memoria dell’Acqua

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Da un particolare fenomeno indotto dalle piante, scaturisce un’analisi sull’importanza di mantenere
l’acqua in coerenza per l’equilibrio di tutti gli esseri viventi.

Redazione – Scienza e Conoscenza – 27/09/2021

Da anni osservo nei giorni più rigidi dell’inverno un fenomeno parti-colare sui vetri della veranda
che ospita le piante sensibili alle gelate.

Nelle notti in cui la temperatura esterna scende molto sotto zero, sulla parte interna dei vetri si
ghiaccia l’umidità dell’aria a forme che assomigliano a piante. Si tratta di un evento conosciuto,
ma forse mai osservato con attenzione. Altrimenti avremmo già un’altra visione sull’acqua e il
mondo. All’attenta osservazione non può sfuggire che i “disegni” sui vetri cambiano forma in
relazione alla pianta che si trova vicino al vetro. Ogni pianta induce l’acqua a ghiacciare con
forme archetipiche della specie, anche quando la pianta è a oltre mezzo metro di distanza.

Come fa la pianta a indurre l’acqua contenuta nell’aria a ghiacciarsi in forme archetipiche? Una
domanda a cui ho cercato a lungo una risposta che spiega in che modo avviene questo processo. Mi
sono venuti in aiuto decenni di studio sulle proprietà sconosciute dell’acqua, in cui ho avuto la
fortuna di incontrare, nei libri o dal vivo, studiosi come Schauberger, Del Giudice, Emoto e altri.

Ognuno ha aggiunto un importante tassello alla comprensione delle eccezionali qualità nascoste
dell’acqua.

Il cristallo dell’acqua di camomilla

Il ricercatore giapponese Masaru Emoto negli anni ’80 ha iniziato a fotografare sotto
l’ingrandimento di un microscopio i cristalli dell’acqua a una temperatura di circa -4 °C. Nel suo
primo libro, tra le tante foto di cristalli d’acqua, mi ha colpito in particolare quella dell’acqua
di camomilla, che assomiglia sorprendentemente al fiore da cui prende il nome.

Perché l’acqua di camomilla si congela a forma di un fiore di camomilla? Perché in quest’acqua si
trovano naturalmente delle componenti proprie della camomilla. Una spiegazione potrebbe essere
quella data da Masaru Emoto che avrebbe fotografato una componente che, secondo la teoria dei
frattali di Mandelbrot, rispecchierebbe il fiore.

Nei vegetali è facile osservare che determinate forme si ripetono a vari livelli di ingrandimento.
Un esempio tipico è la felce, dove questo fenomeno è visibile a occhio nudo.

Questa spiegazione però non vale per i cristalli di ghiaccio sul vetro (vedi immagine), dove non c’è
contatto con la pianta e dove la forma non corrisponde alla forma della pianta, ma probabilmente
alla sua energia. In effetti per spiegare il fenomeno dobbiamo riconoscere una forma di emanazione
da parte della pianta che si estende per un certo raggio. Un’emanazione che non si vede e non si
riesce a misurare con gli strumenti scientifici e che è tipica di ogni specie di pianta.

A questa descrizione corrisponde il campo morfogenetico scoperto da Rupert Sheldrake. Perciò in
qualche modo l’acqua entra in risonanza con il campo morfogenetico della pianta. Ma in che modo?

La coerenza dell’acqua

Sappiamo da tanto tempo che le molecole dell’acqua si legano tra di loro tramite il legame idrogeno.
Così formano dei gruppi che vengono chiamati cluster, parola che possiamo tradurre con “ammasso”. In
realtà non si tratta di un ammasso.

Le molecole, quando le varie forme di inquinamento non lo impediscono, tendono a formare delle
strutture esagonali. Emilio Del Giudice, che ha studiato a lungo il comportamento delle molecole
dell’acqua, ha usato un nome più appropriato: domini di coerenza.

I domini di coerenza sono formati da milioni di molecole che ballano in modo sincronico. Dal punto
di vista elettrodinamico le molecole dell’acqua possono unirsi in gruppi estesi solo quando il loro
movimento termico diventa coerente. Ma cosa porta le molecole a sincronizzare il loro movimento?
[continua…]

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che cos’è la coerenza dell’acqua

I campi morgogenetici

la coerenza nei sistemi viventi

la distruzione di coerenza

come diffondere la coerenza

Scienza e Conoscenza n. 77 – Luglio-Settembre 2021 – Rivista >> bit.ly/2U9EjDF

Nuove scienze, Medicina Integrata

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