LA COSCIENZA UNIVERSALE
Da “L’Eterna Ricerca dell’Uomo”, di P. Yogananda, Astrolabio
Sono lieto che il Cristianesimo non venne chiamato “Gesuismo” poiché il
Cristianesimo è una parola molto più vasta. C’è diversità di significato tra
Gesù e Cristo. Gesù è il nome di un piccolo corpo umano in cui nacque la
grande Coscienza Cristica. Benché la Coscienza Cristica si manifestasse nel
corpo di Gesù, essa non può limitarsi a una forma umana. Sarebbe un errore
metafisico dire che l’onnipresente Coscienza Cristica sia circoscritta ad un
corpo di un qualsiasi essere umano.
Jadava Krishna è il Cristo degli indù. Questi due grandi avatar, Jadava e
Gesù, manifestarono pienamente la Coscienza Cristica, la Kutastha Chaitanya,
o divina Intelligenza che risiede in ogni atomo della creazione.
“A tutti quelli però che l’hanno accolto (la Coscienza Cristica
universale)
ha dato il potere di diventare figliuoli di Dio”. (* Giovanni,
1, 12)
Gesù ha detto: “Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure
nemmeno uno di essi cade in terra senza il permesso del Padre vostro.” (*
Matteo, 10. 29) La coscienza di Dio è onnipresente. Egli conosce
simultaneamente tutto ciò che accade nel mondo. Voi siete consci di ogni
cosa che accada in qualsiasi parte del vostro corpo; allo stesso modo Dio
avverte tutto ciò che succede nel Suo corpo, il cosmo. Se potete sentire la
Sua coscienza onnipresente nelle punte delle vostre dita, nel cuore e nella
testa e dovunque vi sia qualsiasi vibrazione nel creato; se potete sentirvi
in ogni punto dello spazio; se la vostra compassione e il vostro amore hanno
dilagato ovunque e voi sentite l’unità con tutte le cose, siete nella
Coscienza Cristica. Entrambi, Gesù e Jadava, erano tutt’uno con
l’onnipresenza della Coscienza Cristica.
Se versate dell’acqua salata in una bottiglia che poi tappate, e mettete la
bottiglia nell’oceano, l’acqua nella bottiglia non può mescolarsi all’acqua
del mare. Togliete il tappo ed esse diverranno tutt’uno, essendo composte
delle medesime sostanze. Così, quando rimuoviamo il tappo dell’ignoranza
dalla bottiglia della nostra coscienza, come fecero Jadava Krishna e Gesù
Cristo, noi diventiamo uno con la vasta coscienza universale.
Da Cristo e Krishna noi impariamo che lo scopo della religione è quello di
espandere la coscienza umana e di unirla all’onnipresente Coscienza
Cristica. In che modo? La via sociale è quella di coltivare l’amore divino
per tutto ciò che esiste. Amare tutti imparzialmente è conoscere la
Coscienza Cristica. La via trascendentale è quella della comunione diretta
con la Coscienza Cristica attraverso la meditazione yoga.
Il corpo vi rammenta continuamente che siete carne. Eppure, ogni notte, nel
sonno, Dio vi toglie la coscienza della carne per dimostrarvi che non siete
il corpo. Non siete l’onda, ma l’oceano dietro di essa. Non siete questa
coscienza mortale, ma la Coscienza Immortale dietro di essa.
Gesù dichiarò: “Io e il Padre siamo Uno.” (*Giovanni, 10, 30) Chi conosce
Dio diviene tutt’uno con Dio. La coscienza di un tale devoto non risiede
soltanto nel corpo; egli sente l’unità con lo Spirito dietro il proprio
corpo e la propria mente. Quando l’onda danza sul mare, crede di esistere
come entità separata. Ma quando si rende conto: “Io non posso esistere senza
l’oceano”, l’onda vede che è l’oceano, che l’oceano ha creato una piccola
onda dal suo seno. Similmente, Dio può manifestarsi come anima nella forma
di un uomo, ma non può essere limitato da quella forma. La Bhagavad Gita
dice: “Lo Spirito Supremo esistente nel corpo è il distaccato Vedente, Colui
che consente, sostiene, sperimenta, è il Grande Signore e il più alto Sé.”
(*XIII, 23) Gesù comprese che “Il Padre è divenuto me”. Questa verità è
anche affermata nelle Scritture indù: “Tat Twam asi”, “Tu sei Quello”.
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