La figura dell’Astrologo (Introduzione 6)

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La figura dell’Astrologo (Introduzione 6)

Brihat Parasara Hora Sastra

di Manuele – www.isvara.org

L’Astrologia orientale enfatizza una forte base etica e spirituale dell’Astrologo. Durante l’era
classica dei grandi saggi, l’Astrologo aveva una conoscenza enorme in Astronomia, Matematica,
Numerologia, Filosofia, Disciplina Spirituale, Ginnastica, Medicina, Erboristeria, Terapia,
Gemmologia, Meditazione con le preghiere, Dialogo con gli spiriti, Esorcismo, Benedizioni e
Maledizioni.
Un antico motto afferma che non c’è nessuno tanto utile quanto un buon Astrologo. Colui che conosce
l’arte di interpretazione del linguaggio stellare, ha altissime responsabilità sociali, dà i nomi ai
bambini, combina e benedice i matrimoni, prescrive gemme e talismani, erbe e preghiere per
difendersi dalle influenze negative dei pianeti, salmodia gli Inni e compie i sacri rituali per
rendere propizi gli influssi dei vari pianeti. L’Astrologo dovrebbe essere un sacerdote, un mistico,
un insegnante spirituale, ma in primo luogo soprattutto un amico, un consigliere, un terapeuta.
Un buon Indovino attraverso un corretto uso dell’Astrologia è capace di alleviare quella che è forse
la paura più grande degli esseri umani, l’incertezza e l’ansia del futuro.

L’etica professionale chiede al professionista di vivere in un luogo sacro, di non viaggiare per
dare letture -le persone dovrebbero venire da lui-, di non chiedere mai soldi “a tariffa” ma
accettare sempre quanto viene donato, di accogliere tutti i clienti che arrivano, che siano ricchi o
poveri e senza nessuna distinzione di religione o altro, di fare predizioni solo durante la luce del
giorno, e di dare insegnamenti di Astrologia solo a discepoli meritevoli.

Precise raccomandazioni vengono fornite per stabilire chi può o non può imparare l’Astrologia. Non
si deve insegnare questa scienza a chi non ha fede, non segue il percorso della religione e non
rispetta i grandi Maestri, o anche semplicemente non ha l’intelligenza richiesta per la Matematica,
il calcolo e lo studio dell’Astronomia. In Occidente queste raccomandazioni non sono seguite -anche
volendo sarebbe molto difficile farlo- e chiunque può imparare l’arte, attraverso dei libri o anche
usare programmi software per fare previsioni. A mio parere ciò non deve essere visto negativamente;
è vero che sarebbe una grande fortuna se ogni studente potesse avere gli insegnamenti Astrologici da
un Maestro illuminato, ma nel mondo ci sono pochi veri saggi ed invece molte persone con un grande
desiderio di conoscenza. Come potrebbero queste persone ricevere l’aiuto che questa sapienza può
fornire se non attraverso lo studio personale? Comunque e’ altrettanto vero che conoscere il
linguaggio delle stelle è una “scienza sacra”, il cui studio deve essere affrontato con umiltà e
sincerità d’animo. Chi rifiuta o non comprende ciò, finirà poi inevitabilmente per abbandonarne lo
studio.

L’Indovino deve vivere secondo saldi principi morali. La capacità di leggere i sottili disegni della
natura in un quadro astrale può svilupparsi solo se ci si mantiene ad un’alto livello etico e
morale. Se si è coinvolti in attività immorali, vili o impure la capacità di visione rimane
bloccata. L’etica individuale deve comprendere la non-violenza, la pulizia fisica e la purezza
mentale, la veridicità, l’austerità, la fede in Dio, la misericordia, la tolleranza, la contentezza
e la soddisfazione per quello che si ha. Occorre essere misericordiosi, gentili e rispettosi con
tutti, onesti e veritieri, e soprattutto cercare sempre di aiutare gli altri e dolcemente
incoraggiarli ad elevare il proprio standard. Solo in questa maniera si potrà raggiungere il vero
scopo del lavoro di Astrologo, che è uno dei più nobili: aiutare gli altri.

Manuele

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