La Fine della Sovranità
Come la dittatura del denaro toglie il potere ai popoli
di Alain De Benoist
Una vera e propria dittatura del denaro sta pian piano assumendo il controllo,
togliendo ai Popoli la loro sovranità.
La crisi attuale è caratterizzata dalla completa estraneità della finanza di mercato rispetto
alleconomia reale, dato che ha causato un indebitamento generalizzato, che ha ormai raggiunto livelli inediti.
La prima conseguenza naturale è stata affidare il potere politico ai rappresentanti di Goldman
Sachs e di Lehman Brothers, le più grandi potenze finanziarie mondiali, ma inutilmente, poiché la
creazione di capitale-denaro fittizio non è più in grado di risolvere il problema.
Ecco quindi che lUnione europea estrae dal cilindro due nuove soluzioni: il Meccanismo europeo di
stabilità (MES) e il Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance (TSCG) che
equivalgono in sostanza a un totale esproprio di ciò che rimaneva della sovranità degli Stati.
I parlamenti nazionali, subalterni e complici, si vedono sottrarre il potere di decidere le entrate e le uscite dello Stato, ruolo ormai trasferito alla Commissione europea.
In questo modo lintera Europa viene posta sotto la tutela di una nuova autorità, priva di qualsiasi
legittimità democratica, che assegna il potere ai mercati finanziari rendendoli completamente liberi di imporre ai popoli il proprio volere.
Estratto dal Libro – Luscita dalleuro è una soluzione?
La decisione dei dirigenti della Commissione europea e della Bce di aiutare i Paesi in difficoltà
aggiungendo però allaiuto delle condizioni, che in realtà ne aggraveranno la situazione consiste
nello «stabilizzare il sistema pur mantenendo intatti i suoi catastrofici funzionamenti interni», come scrive Frédéric Lordon, il quale aggiunge:
«Eccoci dunque entrati in quello che potremmo chiamare un regime di austerità sub-atroce. [ ]
Le popolazioni, che avevano ormai solo le speranze paradossali del peggio, cioè la prospettiva di
farla finita con le loro sofferenze, grazie al crollo endogeno della costruzione europea, [
] ripiomberanno in pieno nellaggiustamento strutturale senza nemmeno il soccorso delle contraddizioni
europee, temporaneamente contenute dalla Bce, e la cui divergenza costituiva il solo modo per mettere un termine alle loro prove. [
]
Per finire, la chiusura di fortuna della breccia da parte della Bce lascia lausterità come unico orizzonte»
La crisi attuale, innanzi tutto, è una crisi del debito o una crisi delleuro?
A nostro avviso, è in primo luogo una crisi del debito, ma è evidente che le condizioni in cui
leuro è stato creato lhanno notevolmente aggravata, volendo ignorare le disparità economiche tra i
Paesi chiamati ad applicarlo; tuttavia, nelle sue radici più profonde, essa non è stata
fondamentalmente provocata dallindebitamento pubblico, che ne è stato solo la conseguenza.
Come ha di recente fatto notare un collettivo di circa centoventi economisti, laggravamento dei deficit pubblici è in realtà il risultato:
«della caduta delle entrate fiscali dovuta in parte ai regali fiscali fatti ai più agiati,
dellaiuto pubblico concesso alle banche commerciali e del ricorso ai mercati finanziari per
trattenere quel debito a tassi dinteresse elevati. La crisi è inoltre spiegabile con la totale
assenza di regolamentazione del credito e dei flussi di capitali a spese dellimpiego, dei servizi pubblici e delle attività produttive»
Infine, come ha innumerevoli volte sottolineato Jacques Sapir, è una crisi di competitività,
aggravata dagli effetti perversi delleuro, che si è tradotta nellaggravamento dei deficit
commerciali, nella scomparsa di interi settori dellattività industriale, nella moltiplicazione dei piani sociali e delle distruzioni di posti di lavoro.
Uscire dalleuro è la soluzione?
Questa è ormai lopinione di Emmanuel Todd e, da più tempo, quella di Jacques Sapir, per il quale
lunico scopo del TSCG è quello di «rendere credibile la politica di salvataggio delleuro».
Noi ci andremo un po più piano.
Luscita dalleuro permetterebbe certamente una svalutazione, che a sua volta renderebbe possibile
un calo senza dolore dei costi salariali, ma un siffatto modo di agire ha senso solo se lo si
assume in modo concertato, al fine di consentire un ritorno alle monete nazionali, che vada di pari
passo con il mantenimento di una moneta comune riservata agli scambi internazionali.
Orbene, è chiaro che nessuno, oggi, desidera una simile soluzione. Tutto dimostra che i dirigenti
dellUnione europea sono anzi pronti a qualunque cosa, anche al peggio, pur di non toccare leuro.
La stessa Grecia, che pure forse alla fine sarà costretta a uscirne, sta facendo di tutto per
evitare un ritorno alla dracma. La Germania, dal canto suo, vuole impedire ai Paesi mediterranei di
uscire dalleuro, perché sa che ciò le costerebbe più di quanto le farebbe guadagnare, ma
logicamente non vuole neanche essere la mucca da mungere dei Paesi del Sud; per questo, è la prima a
battersi a favore di un controllo rigoroso della spesa pubblica allinterno della zona euro.
Indice
Prefazione
La crisi strutturale della forma-capitale e la sovranità
Capitolo 1- La fine del mondo c’è stata, eccome!
Capitolo 2 – Mondializzazione, Demondializzazione
La mondializzazione, lo stadio supremo dellespansione del capitale Capitolo 3 – Il Debito infinito
Capitolo 4 – Crisi finanziaria: a che punto siamo?
Il MES, un impegno irrevocabile
Con la condiscendenza degli eletti socialisti
Istituzionalizzata la delazione fra Stati
Una rinegoziazione fantasma
Un colpo di Stato europeo”
La macchina per ricattare
La follia della politica di austerità
Capitolo 5 – Il mito dei Mercati Efficienti
Una vera marcia verso la miseria
Il punto di rottura
L’illusorio obiettivo “deficit zero”
L’uscita dall’euro è una soluzione?
L’industria finanziaria alla conquista del potere
La “economia pura” non esiste
Le credenze liberali
Per un protezionismo europeo
Capitolo 6 – Sfiducia ovunque, speranza da nessuna parte?
Capitolo 7 – Il “Grande Mercato Transatlantico”: un’immensa minaccia
Capitolo 8 – La Mondializzazione come ideologia
Capitolo 9 – Miserere dell’Altermondialismo
Appendice
Piccola genealogia del Patto di bilancio europeo
La sovranità popolare violata
Mercato comune o mercato interno?
Banche centrali senza controllo democratico
Alain De Benoist
La Fine della Sovranità – Libro >>> http://goo.gl/EGcxgQ
Come la dittatura del denaro toglie il potere ai popoli
Editore: Arianna Editrice
Data pubblicazione: Aprile 2014
Formato: Libro – Pag 128 – 15×21 cm
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-fine-della-sovranita-libro.php?pn=1567
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