La Fisica degli Angeli
Un dialogo eretico tra scienza e spirito
di Matthew Fox, Rupert Sheldrake
Da qualche anno a questa parte il discorso sugli angeli è tornato al centro dell attenzione.
In questo libro gli autori, un teologo e uno scienziato, dialogano intorno alla reale natura di
queste entità, attraverso lanalisi approfondita dei testi e delle tesi di Pseudo-Dionigi
lAreopagita, San Tommaso dAquino e Ildegarda di Bingen. Un testo colto e affascinante che indaga lincontro tra spiritualità e scienza.
“È importante ritornare alla nostra tradizione spirituale per esaminare ciò che ci dice sugli
angeli, e per connettere questa saggezza alla cosmologia evolutiva contemporanea.
Dalla quarta di copertina
Cosa sono davvero gli angeli? Che messaggi possono dare all’uomo contemporaneo? Può la scienza
dialogare con la tradizione teologica e mistica per fare luce su questo antico mistero? Sono solo
alcune delle domande da cui prende spunto il dialogo tra il teologo ribelle Matthew Fox e il biologo Rupert Sheldrake.
Attraverso un confronto appassionato e intenso, ragionano insieme sulla natura di quegli esseri
invisibili che chiamiamo angeli, attingendo ai testi di Dionigi Areopagita, San Tommaso d’Aquino, Ildegarda di Bingen, e alle più recenti scoperte scientifiche.
I due autori auspicano una nuova consapevolezza cosmica che ricollochi l’uomo all’interno di un
universo vivo e non meccanicistico. Per questo gli angeli, messaggeri per eccellenza, e gli uomini,
creatori per natura, devono ricominciare a collaborare ridefinendo e scuotendo i confini del mondo.
Leggi un estratto dal libro “La Fisica degli Angeli” di Matthew Fox e Rupert Sheldrake
Prefazione – La Fisica degli Angeli – Libro di Matthew Fox e Rupert Sheldrake
Può sembrare insolito che uno scienziato e un teologo discutano di angeli nel ventunesimo secolo.
Alla fine dell’era moderna, entrambe le discipline appaiono ugualmente imbarazzate da questo argomento.
Tuttavia, sebbene gli angeli siano stati ignorati sia dall’establishment scientifico che da quello
teologico, recenti indagini hanno mostrato che ancora molte persone credono in loro. Negli Stati
Uniti, per esempio, più di due terzi della popolazione crede nella loro esistenza, e un terzo
afferma di aver percepito direttamente una presenza angelica nella propria vita. La metà crede nell’esistenza dei demoni. Gli angeli sono ancora attuali.
Stiamo entrando in una nuova fase della scienza e della teologia, e il tema degli angeli torna a
essere sorprendentemente rilevante. Sia la nuova cosmologia che l’antica angelologia sollevano
domande significative sull’esistenza e il ruolo di forme di coscienza oltre l’umano. Quando noi due
abbiamo parlato per la prima volta di questo argomento, siamo rimasti affascinati dai parallelismi
tra il discorso sugli angeli fatto da Tommaso d’Aquino nel Medioevo e quello di Albert Einstein sui fotoni. Da qui il titolo di questo libro. La fisica degli angeli.
Il rinnovato interesse della gente comune per gli angeli capita al momento opportuno. Gran parte di
questa attenzione si concentra sulle esperienze di aiuto e conforto in situazioni di bisogno. E’ un interesse intensamente personale e ha uno spirito individualistico.
Di recente abbiamo avuto entrambi il privilegio di incontrare Lorna Byrne, un’umile donna della
campagna irlandese, quasi analfabeta, che ha pubblicato tre libri sugli angeli con i quali è in
contatto da quando era bambina. Le è stato impartito di non raccontare i suoi incontri fino
all’arrivo di un segno, e questo segno le arrivò poco dopo la morte del marito. I suoi libri sono
diventati rapidamente dei bestseller internazionali, tradotti in ventisei lingue al momento di questa prefazione.
Parlando con Lorna, fu chiaro a entrambi che è genuina proprio così come appare, una sincera “zolla
di terra” della verde Irlanda, diretta e concreta, piena di gioia, laboriosa e generosa.
Lorna insiste nel dire che gli angeli hanno degli importanti messaggi per noi e per il nostro tempo,
messaggi carichi di disapprovazione per i miserevoli passi avanti che abbiamo fatto come specie e,
con sorpresa, messaggi sul ruolo che l’America può e deve avere nel risveglio spirituale del mondo –
un ruolo basato sul fatto che in America si sono raccolte innumerevoli tradizioni religiose e la
pratica interconfessionale è molto sviluppata. Nel suo libro più recente La speranza degli angeli
Lorna sottolinea che «tutti abbiamo un ruolo da assumere nell’evoluzione spirituale dell’umanità».
Lorna preferisce intervenire nel corso di “eventi interconfessionali” anziché tenere conferenze
pubbliche da sola. Uno di questi eventi ebbe luogo a New York presso la Chiesa Episcopale di San
Bartolomeo, in cui battisti afroamericani, ebrei, buddisti, induisti, cristiani e musulmani si
riunirono per un suo intervento pubblico. Noi eravamo presenti, e Lorna ci disse che la chiesa era
«gremita di angeli»; ci rivelò inoltre che «questo fantastico incontro tra fedi diverse aveva creato
tra loro grande gioia ed entusiasmo». Gli angeli, come lei, erano lieti perché le persone erano
venute non per fare proselitismo ma con i cuori aperti «per ascoltare, pregare e celebrare, e non giustificare la loro stessa religione o proclamarne la sua superiorità».
Lorna descrive gli angeli come “palle di fuoco”, in maniera simile ad alcune delle visioni di
Ildegarda di Bingen, che illustreremo in questo libro nella parte dedicata ai suoi scritti sugli
angeli. Inoltre, la stessa Ildegarda ci racconta che gli angeli elogiano il lavoro dell’uomo; anche
Lorna fa diversi riferimenti al loro apprezzamento per ciò che gli uomini fanno – e dovrebbero fare per essere ancora più consapevoli.
L’obiettivo è contribuire alla nostra evoluzione, per portarci al di là della dinamica “vinco/perdo”
della mente rettiliana, verso un’autentica pratica di profonda interdipendenza con gli altri e con tutto il creato.
Io, Matthew, conosco molto bene gli insegnamenti di Tommaso d’Aquino, secondo il quale gli angeli
«trasmettono i pensieri da profeta a profeta», «annunciano il silenzio divino» e «non possono
aiutare, ma solo amare»; gli angeli imparano esclusivamente con l’intuizione, così più noi la
sviluppiamo e la onoriamo, più facilmente incontreremo gli angeli sulla nostra strada. Essi ci
assistono in molti modi, compreso lo svelamento del processo evolutivo. Quando ho incontrato Lorna
ho condiviso alcuni degli insegnamenti dell’Aquinate, e lei li ha supportati basandosi sulla sua
esperienza, e li ha inoltre evidenziati nei suoi libri sugli angeli. Possono accadere grandi cose con l’aiuto degli angeli.
E tu? Percepisci gli angeli tra di noi? Ti capita di imbatterti nel “granello di luce” (Eckhart lo
chiamava “la scintilla dell’anima”) che è dentro di noi? Se è così, qual è il messaggio? Cosa dobbiamo imparare?
Spero che questa nuova versione del libro prosegua il tentativo di fondare l’angelologia in un reale
dibattito, religioso e scientifico, su ciò che gli angeli stanno facendo insieme a noi umani per venire a capo di questi tempi così importanti e impegnativi.
L’interpretazione tradizionale degli angeli in occidente
L’interpretazione tradizionale occidentale degli angeli è molto più profonda e ricca di quanto
suggerisca la moderna letteratura individualistica sull’argomento; inoltre, tiene in maggiore
considerazione la comunità e lo sviluppo collettivo e i rapporti con gli altri, con Dio e con
l’Universo. Questi valori sono adeguati a una visione più olistica oppure organica della natura e della società.
Oltretutto, è importante riconoscere le esperienze comuni che emergono in tutte le culture e le
religioni del mondo, giacché viviamo in un villaggio globale sempre più piccolo. Tutte le culture,
inclusa la nostra, riconoscono l’esistenza di spiriti a dei livelli al di là dell’umano. Noi li
chiamiamo angeli, ma hanno nomi differenti nelle altre tradizioni (i nativi americani li chiamano “spiriti”).
Gli angeli costituiscono uno dei temi fondamentali dell’esperienza spirituale e religiosa dell’uomo.
E’ difficile immaginare lo sviluppo di un ecumenismo profondo o dell’interconfessionalità tra le
culture e le religioni del mondo senza riconoscere gli angeli tra di noi e nelle nostre tradizioni.
Tra le esperienze che gli esseri umani sono chiamati a fronteggiare c’è la crisi ecologica, per la
quale è necessaria tutta la saggezza che possiamo mettere insieme. Gli angeli possono essere in
grado di assisterci in questo lavoro, e si possono rivelare degli alleati indispensabili, veri
angeli custodi che ci istruiscono su come salvaguardare l’eredità di un pianeta che un tempo era in buona salute, ma che oggi è a rischio.
Per questi motivi è importante ritornare alla nostra tradizione spirituale, per esaminare ciò che ci
dice sugli angeli, e connettere questa saggezza alla cosmologia evolutiva contemporanea. Questo è
necessario affinché si prepari il terreno per ricerche più profonde per il futuro – un futuro che
crediamo sarà caratterizzato da un sempre più appassionato sforzo nell’esaminare la coscienza in questo pianeta e oltre.
Per aiutarci nel lavoro di esplorazione della nostra tradizione spirituale, abbiamo scelto di
concentrarci su tre giganti della cultura occidentale, il cui modo di affrontare il tema degli
angeli è particolarmente ampio, profondo e influente. Si tratta di Dionigi Areopagita, monaco
siriaco la cui opera De coelesti hierarchia è stata scritta nel VI secolo; Ildegarda di Bingen,
badessa tedesca del XII secolo; e San Tommaso d’Aquino, teologo e filosofo del XIII secolo.
Dionigi Areopagita ha compiuto una straordinaria sintesi delle correnti filosofiche neoplatoniche
del Medio Oriente alla luce della sua esperienza e della teologia cristiana. Ildegarda di Bingen,
sebbene si rivolgesse al retaggio angelologico tramandato dalla tradizione monastica della chiesa
occidentale, ha elaborato in special modo le sue esperienze visionarie dei regni angelici. Tommaso
d’Aquino ha creato una sintesi dello studio sugli angeli, includendo le idee del filosofo islamico
Averroè, gli scritti di Dionigi Areopagita, la scienza e la filosofia di Aristotele, e la tradizione
biblica. Ha inoltre sollevato delle questioni speculative profonde che, ancora oggi, rimangono
audaci, e rivestono uno speciale interesse soprattutto alla luce della cosmologia che sta emergendo dalla scienza contemporanea.
E’ probabile che questi tre pensatori abbiano dedicato il proprio sforzo intellettuale all’angelologia più di qualsiasi altro grande filosofo occidentale.
Inizieremo questo lavoro con un dialogo introduttivo nel quale esploreremo la storia
dell’interpretazione occidentale degli angeli, e la loro centralità nella tradizione della Chiesa
delle origini e nella teologia medievale. Esamineremo come la rivoluzione meccanicistica nella
scienza del XVII secolo non abbia lasciato spazio per gli angeli all’interno di un cosmo meccanico,
e abbia condotto a una perdita di interesse per l’argomento sia nella scienza che nella teologia.
Discuteremo anche il recente rinnovato interesse popolare per gli angeli (di cui fa sicuramente
parte il lavoro di Lorna Byrne) e l’importanza attuale di una visione ecumenica e interreligiosa, o interculturale, dei regni spirituali.
Ci rivolgeremo poi ai nostri tre autori principali. Abbiamo selezionato i loro passi più importanti
e rilevanti sul tema degli angeli, e a ognuno di questi abbiamo fatto seguire una discussione in cui
proviamo a estrapolare il loro significato sia da una prospettiva teologica che scientifica.
In questi dialoghi il nostro principale interesse è rivolto alle possibilità della scienza e della
teologia di domani, e non al passato. Abbiamo trovato entrambi illuminante questo modo di ragionare.
Ha portato ognuno di noi al di là di ogni interpretazione che avremmo potuto formulare
individualmente, con le nostre limitate prospettive. Speriamo che quello che per noi è stato un processo creativo possa aiutare gli altri a ragionare e riflettere.
Concluderemo prendendo in considerazione come la ricerca degli angeli nel cosmo vivente possa
illuminare e arricchire sia la religione che la scienza alla soglia del nuovo millennio. Termineremo il nostro lavoro con una serie di domande.
Chi è interessato a studiare i passaggi delle Sacre Scritture più a fondo e nel dettaglio troverà un’appendice con i riferimenti biblici.
Indice
Nota del traduttore
Guida bibliografica
Prefazione
Introduzione
Dionigi Areopagita
San Tommaso d’Aquino
Ildegarda di Bingen
Conclusione
Appendice
Matthew Fox, Frate domenicano come Savonarola e Giordano Bruno, entrò nell’ordine nel 1960 e venne ordinato sacerdote sette anni dopo.
È stato espulso dall’ordine domenicano nel 1993, definito dall’allora cardinale Ratzinger “pericoloso e fuorviante”. Oggi è un semplice prete “post-denominazioni”.
Studioso dei grandi mistici cristiani come Ildegarda di Bingen e Meister Eckhart, è autore di decine
di libri di successo, professore universitario e uno dei più famosi e controversi teologi americani.
Definito dall’arcivescovo di Canterbury “il profeta verde”, promuove una spiritualità ecologica e in dialogo con la scienza.
Rupert Shedrake vive a Londra, e’ biologo e autore di numerosi saggi scientifici e alcuni libri. Ha
studiato scienze naturali a Cambridge, dove ha conseguito un dottorato in biochimica ed e’ stato
membro del Claire College e ricercatore presso la Royal Society. Inoltre, ha studiato filosofia ad Harvard e ha collaborato con numerosi quotidiani e riviste inglesi.
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Un dialogo eretico tra scienza e spirito
Matthew Fox, Rupert Sheldrake
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