La fisica degli UFO

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La fisica degli UFO
gravità, spazio, tempo, riferimenti all’esperimento Filadelfia ed al cronovisore di Padre Ernetti

di Carlo Morsiani da Nexus Italia

– Sunto della relazione presentata da Carlo Morsiani al Convegno USAC 2002 –

Il compito dell’ufologia è prima di tutto di raccogliere informazioni e dati sugli avvistamenti, poi
successivamente di analizzare i dati. I fenomeni classificati come ufologici però non sono
spiegabili in base alle leggi della fisica conosciute, ovvero quelle insegnate nelle università.
Nel corso della mia ormai trentennale ricerca, mi sono reso conto che la scienza ufficiale non
considera quei ricercatori che hanno dato contributi decisivi per trovare spiegazioni ai fenomeni
Ufo.

Gli esponenti della scienza ufficiale non si limitano a negare l’esistenza degli ufo, ma hanno
addirittura eliminato dalla storia della scienza tutti quei ricercatori il cui contributo è di
fondamentale importanza non solo per la comprensione dei fenomeni Ufo, ma per la comprensione di
tutto quello che ci circonda, il nome più importante è senza dubbio quello di Nikola Tesla, su cui
ho ampiamente riferito al meeting Usac 2000 www.usac..it/i_dischi_volanti_e_reticolo_elet.htm

Nel percorso di ricerca da me seguito poi ho richiamato l’opera di molti altri, a riguardo della
gravitazione e dell’elettromagnetismo e della trasformazione della energia in materia, e ho sfiorato
soltanto l’argomento del tempo, nel senso dei viaggi del tempo.
Di recente è stato pubblicato dall’ editore francese Albin Michel un libro sul cronovisore di padre
Pellegrino Ernetti. Da molto tempo questo interessante ricercatore era caduto nel dimenticatoio.
La possibilità di vedere e udire fatti del passato è sicuramente affascinante, certamente il
viaggiare nel tempo fisicamente lo sarebbe ancora di più, ma comunque anche il poter assistere
mediante una apposita apparecchiatura ai fatti del passato sarebbe assai interessante, e sicuramente
meno pericoloso che andarvi di persona.

La rivelazione di nuovi dettagli mi dà lo spunto per approfondire ulteriormente l’argomento del
tempo. Con la diffusione di videocamere si sono accumulati molti interessanti documenti in cui si
vedono le straordinarie capacità di manovra di forme luminose, dette ufo, che seguono traiettorie
tali da non potere essere che determinate da intelligenza e volontà. In alcuni casi si è poi notata
la capacità di scomparire per poi riapparire a breve distanza, come nei famosi filmati di Città del
Messico. In altri casi persone rapite, riportate indietro dopo poco tempo secondo i nostri orologi,
presentavano chiari segni e ricordi di un periodo di tempo ben maggiore. In un famoso caso,
l’individuo riapparso dopo 20 minuti aveva la barba cresciuta di tre giorni.

Il famoso esperimento Filadelfia è interessante per gli ufologi, perché da esseri umani è stato
ricreato un fenomeno simile a quello degli Ufo, ovvero la sparizione alla vista di un oggetto, in
questo caso una nave, e poi il suo riapparire. A conferma c’è un argomento inoppugnabile, questo
fenomeno è stato riprodotto in laboratorio dal canadese Hutchinson, mediante l’impiego di bobine di
Tesla. Queste producono variazioni di peso e di velocità dello scorrimento temporale, con
apparecchiature piccole spariscono solo oggetti piccoli, ma l’importante è l’aver verificato il
metodo. Anche la luminescenza caratteristica degli avvistamenti notturni di Ufo è stata ricreata in
laboratorio, come l’effetto antigravitazionale Biefeld-Brown, si vedano le foto nel sito
jnaudin.free.fr .

Tutto questo fornisce una base fondata per sospettare che possano anche esistere ufo “poco extra e
molto terrestri”, almeno nel senso della costruzione, se non del progetto, ma riguardo a questo
argomento in questo convegno è stata presentata la relazione dell’amico Tom Bosco.
Invece lo scopo di questo mio intervento è di spiegare che l’esperimento Filadelfia, i successivi
esperimenti a Montauk ed il cronovisore di Padre Ernetti sono riconducibili agli stessi principi
fisici, e che tutto questo può apparire incredibile solo a chi non ha un quadro completo delle
ricerche utili a comprendere questi fenomeni.
Nella fisica ufficiale si vorrebbe far credere che nell’elettromagnetismo sia stato capito tutto, e
che rimane solo da comprendere meglio la gravitazione; quanto ai viaggi nel tempo, non manca chi
pensosamente asserisce che teoricamente sarebbe possibile andando a fare un giro intorno ad un buco
nero.

E poi questi scienziati trattano gli ufologi come dei poveri creduloni.
Si noti che a tutt’oggi non solo non esiste una teoria unificatrice di tutte le forze, ma nemmeno
quelle che dovrebbero essere note lo sono per davvero. In realtà chi si affaccenda a trovare teorie
sulla formazione dell’universo non sa nemmeno perché i suoi piedi stanno attaccati alla terra, e
pretende di farci credere che la terra continui a girare intorno al sole, perché tanto tempo fa le è
stata impartita una bella spinta e, poiché nello spazio vuoto non c’è attrito, da allora continua
imperterrita nel suo moto, con buona pace di tutti i campi gravitazionali…

Il concetto di tempo non è comprensibile se non insieme ai concetti di spazio, materia ed energia
elettromagnetica e gravitazionale.La maggiore difficoltà per me non è nel capire i concetti base, ma
nell’esporli a persone che sono state istruite secondo la scienza ufficiale, per cui ad ogni termine
vengono associati certi concetti, che in realtà sono soltanto vagamente descrittivi di apparenze;
per poter ben spiegare si deve costruire una nuova terminologia, esplicativa della vera sostanza di
ogni concetto. Alla parola tempo si associa il concetto dello scorrere inesorabile del medesimo in
avanti, in un flusso apparentemente inarrestabile. I più vicini al vero sono i musicisti, che col
termine tempo indicano una successione di battute separate da intervalli uguali, la maggiore o
minore durata dei quali definiscono la velocità del tempo: adagio, medio, allegro, etc.
In effetti il tempo, per quanto appaia un flusso continuo, in realtà non può non avere una unità
fondamentale, osservò il Todeschini: se la sua unità fosse uguale a zero, una successione di zeri
avrebbe come risultato sempre zero, non esisterebbe alcunché, per cui l’unità temporale deve essere
diversa da zero. Quindi al concetto di tempo, che scorre come l’acqua di un fiume, dovremo
sostituire il concetto di una natura oscillatoria, ritmica, come un onda. Todeschini è anche autore
di una spiegazione della gravità semplicemente perfetta che più volte ho esposto; ricordo solo
brevemente che l’effetto di gravitazione che noi avvertiamo come peso, che ci trattiene a terra, è
l’effetto di un flusso di etere rotorivoluente che ci spinge verso il centro della Terra, ma che
flussi di etere rotorivoluenti in senso opposto si respingono, dando luogo a quella che
impropriamente per comodità viene chiamata antigravità, ma sarebbe corretto definire repulsione
gravitazionale: in sostanza,come esistono attrazione repulsione magnetica, non diversamente esistono
attrazione e repulsione gravitazionale.

Per legge di simmetria, essendo parimenti la natura del tempo oscillatoria, ne consegue che ad un
tempo positivo debba fare riscontro un tempo negativo. Esattamente come alla materia fa da
controparte l’antimateria. Prevengo chi volesse obiettare che non si sono mai viste le lancette
dell’orologio andare all’indietro dicendo che Tesla lo ha visto in laboratorio, e di qui è scaturita
l’idea che avrebbe poi messo nelle mani di alcuni sconsiderati, dopo la morte di Tesla,
l’apparecchiatura con cui hanno combinato quel pasticcio chiamato esperimento Filadelfia. Ma è
assolutamente inutile descrivere le apparecchiature senza che sia stato compreso il principio
fisico.

Luce, elettromagnetismo, tempo, gravità e materia non sono cose indipendenti fra di loro, ma sono
strettamente interdipendenti fra di loro esattamente nell’ordine in cui le ho elencate.
Dopo Todeschini,chi secondo me ha fatto un passo decisivo nella comprensione della realtà è il
capitano Bruce Cathie,di cui ho riferito già in precedenti relazioni.
Soltanto da poco si comincia a segnalare che la velocità della luce non ha un valore massimo,ma c’è
chi inascoltato se ne è accorto ben prima,e ne ha dedotto tutto quello che ne consegue. La velocità
della luce non è la stessa nello spazio interstellare ed in prossimità di campi gravitazionali, e
nemmeno fra l’equatore ed i poli terrestri. La insuperabilità della velocità massima della luce è l
‘argomento chiave per negare la possibilità che qualche extraterrestre possa, anche solo per
sbaglio, capitare dalle nostre parti. Il celeberrimo prof Carlo Rubbia dichiarò in un’intervista
televisiva che, essendo tanto grandi le distanze interstellari, ammesso che si possa viaggiare alla
velocità della luce, un ipotetico extraterrestre, accortosi che sulla terra c’è vita, impiegherebbe
tanto tempo, per cui al suo arrivo la civiltà terrestre avrebbe fatto in tempo ad essersi estinta,
dal che occorre dedurre che gli ufo debbono avere qualche altra spiegazione.

La vita c’e sicuramente nel cosmo da qualche altra parte, chi potrebbe negarlo? Ma è tanto
irraggiungibile, che è come se non esistesse, per cui si vuol far credere che gli extraterrestri non
possono essere qui. Ciò veniva esposto con fare nervoso e falsamente cortese,come quando si dice
qualcosa per non dispiacere a qualcuno, ma si è convinti del contrario… Un vero attore avrebbe
recitato questa scena con più convinzione. Ma non si può pretendere che uno scienziato sappia anche
recitare.

Ebbene non uno solo di questi dogmi è vero, a partire dalla massima velocità della luce, uno dei
presupposti della famosa teoria della relatività di Einstein. Dove, stabilendo un limite
invalicabile alla velocità della luce, si è dovuto far ricorso alle contrazioni di Lorentz e poi,
per aver voluto negare l’esistenza dell’etere, si sono dovute attribuire proprietà allo spazio
vuoto, ma il nulla non può aver alcuna proprietà, come fa ed esistere un nulla curvo? Il nulla non
può essere altro che nulla, né dritto né curvo; se la luce, incontrando un campo gravitazionale,
invece di tirar dritto per la sua strada come se niente fosse, si sente in dovere di seguire un
percorso curvo, vuol dire che quel nulla attraversato non è poi così nulla come si vorrebbe far
credere.

Ma gli scienziati hanno il dono di complicare le cose, al punto che nessuno ne capisce più nulla, ma
per non fare brutta figura si ripete a pappagallo qualcosa che non si capisce che, essendo stato
detto da qualcuno famoso, nessuno osa criticare per non rendersi un antipatico guastafeste, e magari
nemmeno perdere il posto tanto sudato all’università.

Bruce Cathie ha trovato la relazione armonica fra la diminuzione della velocità luce e il formarsi
di un campo gravitazionale, da cui si forma la materia. Riassumendo quelle che vengono chiamate
particelle materiali, non sono altro che vortici di luce, formanti una onda stazionaria, che noi
chiamiamo materia. Non è certamente una novità affermare che la materia altro non è che energia
condensata, ma è nuovo il fatto che Cathie ha risolto la famosa equazione di Einstein esprimendo la
massa m nel corrispondente valore energetico. La trasformazione della luce in materia avviene
mediante lo stabilirsi di un campo elettromagnetico, che corrisponde al corpo eterico che ogni cosa
ha, questa oscillazione è l’inizio della linea temporale, a cui fa seguito lo stabilirsi del campo
gravitazionale, a cui fa seguito la materializzazione. Il tempo è il ritmo a cui oscilla una
determinata realtà materiale, esattamente come vi sono nello spazio contemporaneamente oscillazioni
elettromagnetiche di differente frequenza provenienti da differenti trasmettitori, altrettanto
esistono differenti realtà materiali caratterizzate solo da una differente frequenza base.

Come ruotando la manopola di sintonia dei nostri apparecchi radio possiamo ascoltare differenti
stazioni, così variando la nostra frequenza base è possibile passare da una dimensione all’altra,
vedasi l’esperimento Filadelfia Fosse così semplice, si dirà, ma in linea di principio lo è, in
pratica per far cambiare di dimensione qualcosa occorre mettere in moto ben più energia di quanta
non ne serva per ascoltare la radio o vedere la televisione. E soprattutto occorre trovare le giuste
frequenze e forma d’onda per formare il vortice eterico necessario.

Ma in natura c’è già tutto, comprendendo come l’energia si trasforma in materia si capisce tutto
quello che serve. Purtroppo la scienza cosiddetta moderna fino ad ora ha mostrato solo di saper
trasformare la materia in energia,come un bambino che impara prima a distruggere i giocattoli
regalatigli dai suoi genitori, e solo da adulto impara a costruirne di nuovi.
Ma se la scienza attuale non esce alla svelta dallo stato infantile, rischia di non divenire mai
adulta, e con essa l’intera umanità.
Il cronovisore di Ernetti è basato sul principio che nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si
trasforma… Ogni avvenimento produce suoni ed immagini, questa energia non svanisce nel nulla, ma
mediante sensibilissime antenne può essere captata.

Che l’energia non si distrugga è vero: Tom Bearden, il più grande studioso di Tesla, ha
perfettamente capito il principio della free energy. Lo spazio è energia allo stato potenziale, dove
noi non vediamo alcunché, diciamo che non c’è nulla, nulla che i nostri sensi, fisici od elettronici
possano captare, perché noi chiamiamo energia solo il manifestarsi della medesima, ciò che è allo
stato potenziale lo chiamiamo nulla, ma ciò è uno sbaglio, perché quel nulla, quando comincia ad
organizzarsi in vortici sempre più complessi per noi diventa energia, luce, campo elettrico e
magnetico, tempo, gravità, materia, e quando si disorganizza ritorna allo stato iniziale, ma in
realtà ciò che noi chiamiamo creazione e distruzione sono soltanto trasformazioni.
Parimenti noi diciamo a proposito di una dinamo o di un alternatore che generano energia, e che
l’energia è la capacità di compiere un lavoro, il compimento del lavoro consuma l’energia, e ne
abbiamo bisogno di nuova. In realtà l’energia non viene generata, questo è un termine descrittivo
che non spiega affatto come avvengono le cose, ma anzi confonde le idee e svia dalla giusta
spiegazione.

Noi usiamo lo stesso termine a proposito di un bambino che viene generato dalla madre, in realtà si
tratta di una serie di trasformazioni, lo stesso per l’energia, noi confondiamo una cosa con quello
che fa, ma noi quando dormiamo, anche se no facciamo nulla, non cessiamo di essere noi stessi, così
l’energia potenziale, quando non si manifesta come lavoro, non cessa di esistere, ha solo una forma
differente, con i nostri apparati non facciamo altro che cambiarne la forma, ovvero trasformare
l’energia potenziale in energia attuale, alla fine del processo si dice che l’energia è stata
dissipata, in realtà è restituita all’ambiente da cui è stata prelevata.
Perciò il primo assunto di Ernetti è confermato.

Il secondo principio è che, per captare le onde, occorrono antenne, cosa ovvia, però l’unico punto
in cui non è deliberatamente chiaro è su chi fa la sintonizzazione e come la fa.
Ma allora che segreto sarebbe?
Padre Ernetti sapeva bene di aver detto abbastanza per chi fosse a conoscenza di certe altre
faccende, ma poiché non tutti le sanno, occorre riepilogarle.

Con il termine radioestesia si intende la sensibilità che talune persone dimostrano alle emissioni
radianti, l’esempio più noto è chiamato rabdomanzia, ovvero la sensibilità di individuare sorgenti
d’acqua nascoste, che talune persone dimostrano di avere; vi sono casi tanto famosi che è inutile
soffermarsi su questo punto, ma oltre a questo tale sensibilità si spinge ben oltre, rendendo
possibili molte altre ricerche. Sempre di più si parla di “Remote viewing” ovvero osservazione a
distanza, detto così all’americana sembra un brevetto fresco fresco di qualche intraprendente
multinazionale, ma in realtà trattasi di cosa vecchia quanto le più antiche tradizioni sciamaniche
ed iniziatiche. Detto questo la cosa assume un aspetto decisamente meno attraente, e sembra far
parte di superstizioni da poveri selvaggi, poveri sicuramente, visto come sono stati depredati dalla
cosiddetta civiltà moderna, selvaggi in quanto vivono nella selva, finché dura, ma se continua il
disboscamento al ritmo attuale, anche questo termine diverrà obsoleto, o forse saremo prima obsoleti
noi tutti. Se per selvaggi intendiamo degli ignoranti, essi ignorano alcune cose che noi sappiamo,
ma dovrebbe venirci il dubbio che forse essi conoscono qualcosa che noi ignoriamo. So bene che
esiste una certa diffidenza nei confronti di tutto ciò che viene dall’oriente a proposito di
santoni, sciamani e guru, non sono mancati gli imbrogli e le avventure, cominciate con le migliori
intenzioni, ma finite tristemente, tuttavia occorre discernimento nel cogliere ciò che di positivo è
arrivato a noi occidentali, senza lasciarci distogliere da pregiudizi, e da dogmi ben radicati ma
tutti da dimostrare.

La capacità telepatica di comunicare da mente a mente a qualunque distanza, di vedere nel passato e
prevedere il futuro, nel senso di vedere le possibilità in base alle proiezioni del Karma, sono
facoltà possedute da maestri di Yoga, sciamani neri e pellerossa, saggi cinesi e giapponesi, anche
da santi della chiesa cattolica, e da iniziati sapienti come Nostradamus, ma anche da tante persone
che se le ritrovano per effetto Karmico dalle precedenti esistenze, senza che facciano parte di
nessuna consorteria, come per esempio il famoso dott Rol. I veggenti al giorno d’oggi non mancano,
anzi, forse sono anche troppi, il difficile sta nel distinguere chi vede il vero da chi vede solo le
proprie fantasie: alle volte le due cose sono mescolate in modo tale che uno che non sia a sua volta
veggente, non ce la può fare. Solo il tempo è giustiziere dei falsi profeti, ma nell’immediato
l’impresa è ardua.

Ma allora, se la visione del passato può essere attuata con le sole facoltà umane, a cosa serve il
cronovisore?
Serve come ad un miope servono gli occhiali, a un cieco non servono, perché non ha gli occhi
funzionanti, ma a chi li ha funzionanti in modo imperfetto, gli occhiali servono a migliorare la
vista.

La psicotronica consiste nell’applicazione della tecnologia elettronica alle facoltà psichiche, per
amplificarle, registrarle, riprodurle. Una volta appreso che formando un campo energetico con bobine
di Tesla si cambia dimensione, per non viaggiare a casaccio occorre stabilire dove e quando andare,
l’onda contenente le coordinate tempo-spazio è formata nella mente umana, ed irradiata dal corpo
astrale, e perciò captabile, registrabile ed amplificabile. Su questa base sono stati svolti gli
esperimenti alla base di Montauk. Purtroppo fra gli autori della celebre saga pare, almeno da quanto
leggo nei relativi siti internet, vi sia un certo disaccordo su chi stia facendo disinformazione, ma
confrontando i contenuti con altre fonti, la base non è sbagliata, forse vi sono molte aggiunte
fuorvianti, ma l’essenza è fondamentalmente corretta. Poi troppa verità dà fastidio, mescolando
anche qualche storia inventata si passa nella pseudo fiction e la faccenda viene lasciata correre,
tanto pare incredibile. Fino ad ora è l’unico modo di mettere in circolazione certe idee senza
rimetterci le penne.

Anche in Russia è stata sviluppata la psicotronica, addirittura in anticipo rispetto agli Usa.
Mettendo insieme quanto abbiamo visto, sapendo creare un campo energetico adeguato, sintonizzandolo
a dovere, la distanza spazio-temporale fra l’apparato ricevente e quello registratore diviene nulla,
per cui sono come contemporanei ed il trasferimento di suoni ed immagini può aver luogo, se si
innalza di più il livello energetico si può entrare fisicamente nel vortice, finché lo si chiama
“stargate”allora è un film americano, o sono i trucchetti televisivi del simpatico Giacobbo, ma non
si pensi che sia solo una fantasiosa trovata.

In realtà definire gli ufo navi spaziali è riduttivo, almeno gli esseri più evoluti non viaggiano
fisicamente attraverso lo spazio, ma si trasmettono istantaneamente come un’onda telepatica, alla
faccia di Einstein e della massima velocità della luce.
Ce ne sono anche di meno evoluti, e proprio per questo alcuni sono stati abbattuti, vedasi Roswell.
Quelli ancora meno meno evoluti sono imitazioni terrestri, buone solo per i non intenditori.
Mi auguro che la mia trattazione sulla fisica degli ufo e viaggi nel tempo possa esservi utile .

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