La guarigione immediata
di Noah Mckay
Il miracolo della salute è a portata di tutti: la scelta di una vita di benessere è nelle nostre
mani – in anteprima un estratto dal rivoluzionario libro “Guarigione immediata” (Macro Edizioni 2010)…
Tratto libro “Guarigione immediata” di Noah Mckay (Macro Edizioni 2010).
È in corso una rivoluzione che presto toccherà ogni aspetto della vostra vita. È iniziata
silenziosamente e senza clamore quasi un secolo fa nelle menti di pochi acuti osservatori che
scrutavano il mondo con gli occhi dellimmaginazione e videro qualcosa in più: qualcosa di assolutamente impossibile e tuttavia indubitabilmente vero.
Ciò che questi uomini scoprirono riguardava il cambiamento del proprio schema di pensiero, di vita,
e cosa forse ancor più importante, il proprio percorso di guarigione. Questa rivoluzione ha già
toccato la mia vita. I cambiamenti sono giunti inaspettatamente come un terremoto e hanno scatenato
una serie di conseguenze: una malattia che ha messo a repentaglio la mia vita, una guarigione
miracolosa, un incredibile successo negli affari e in medicina, la reclusione in un carcere federale, un intervento chirurgico a cuore aperto e altri miracoli.
Io sono un medico formatosi secondo la tradizione medica più rinomata del mondo, ma nellautunno del
1989 tutti i miei anni di studio, di pratica e di teoria nel campo della medicina mi franarono
addosso quando fui improvvisamente colpito da una malattia incurabile, invalidante e quasi sempre
letale, chiamata cardiomiopatia virale. La prognosi era spietata. La malattia è letale soprattutto
nei giovani; alletà di trentatré anni, la mia aspettativa di vita crollava ad appena ventiquattro
mesi. Divenni invalido da un giorno allaltro. Costretto a letto e completamente dipendente
dallossigeno, non mi rimaneva molto da fare se non leggere, proprio come state leggendo voi ora.
È qui che ebbe inizio il miracolo. Oggi sono qui a raccontarvi la mia storia perché ciò che ho
imparato dal lavoro di un fisico irlandese di nome John Stewart Bell mi ha salvato la vita, e può
salvare anche la vostra. Il Teorema di Bell mintrodusse nello strano mondo della fisica
quantistica, in cui le basi comuni della vita quotidiana non valgono più. Le implicazioni del lavoro
di Bell mi colpirono con la piena potenza di una rivelazione. In quellistante vidi improvvisamente
molti dei più spinosi quesiti medici sotto una nuova luce. Questo mi garantì il passaggio al regno
dei miracoli. Trovai la speranza. Trovai la mia strada per il benessere istantaneo. E voi siete pronti a trovare la vostra?
Tutto nelluniverso, compreso il vostro corpo, è composto di atomi. Gli atomi e le particelle
subatomiche che compongono i dieci trilioni di cellule del vostro corpo sono in costante movimento,
e viaggiano quasi alla velocità della luce: 186.000 miglia (300.000 chilometri) al secondo! Se il
nostro corpo agisce alla velocità della luce al proprio interno, ossia al nostro livello di
esistenza fondamentale, perché non lo sentiamo allesterno, dove trascorriamo le nostre giornate
vivendo al doloroso e lento ritmo dei comuni mortali? Perché cè un divario tra questi due mondi?
Noi non sentiamo la velocità delle operazioni cellulari allinterno del nostro corpo per la stessa
ragione per cui non sentiamo la velocità della Terra che si muove nello spazio. In questo preciso
istante, il pianeta sotto i vostri piedi sta ruotando attorno al sole alla incredibile velocità di
66.780 miglia allora, eppure non ve ne accorgete. Ancora più alta è la velocità del nostro sistema
solare, che corre attraverso la galassia alla stupefacente velocità di 487.353 miglia allora! E non vi accorgete nemmeno di questo. Perché?
Il vostro cervello e la rete neurale che esso controlla formano il sistema di gestione di dati più
sofisticato del mondo, un sistema che lavora costantemente più velocemente di tutti i super-computer
più veloci del Pentagono statunitense messi insieme. Eppure, persino questo sistema di elaborazione
così raffinato farebbe fatica a gestire limponente flusso di dati che vi raggiungono ogni secondo.
Il vostro corpo è stato brillantemente progettato per proteggervi dal rischio di sovraccarico
sensorio tramite il posizionamento di cinque organi di senso tra voi e il mondo esterno. I nostri
cinque sensi primari (vista, olfatto, udito, gusto e tatto) vengono spesso definiti le porte della
percezione. È una buona definizione. Noi riceviamo informazioni attraverso i sensi, ma, come tutte
le porte costruite bene, essi sono stretti e non permettono che entri qualunque cosa tutto in una
volta. Il compito degli occhi, delle orecchie, del naso, della lingua e della pelle è quello di
organizzare e tradurre la massiccia quantità di informazioni che riceviamo dal mondo esterno in
frammenti gestibili di dati. Senza un efficace metodo di controllo del bombardamento di dati in
entrata, sareste costantemente sopraffatti ed esausti. Il vostro cervello è già troppo impegnato a
elaborare i suoi oltre cinquantamila pensieri al giorno per potersi occupare anche di un continuo
flusso dinformazioni sulla velocità di rotazione della terra, la sua traiettoria e il movimento di particelle subatomiche allinterno del vostro corpo.
Sebbene la maggior parte di noi limiti la propria consapevolezza a eventi che si verificano al ritmo
relativamente lento della vita quotidiana, è importante ricordare che ciò che percepiamo attraverso
i nostri sensi primari rappresenta meno dell1% di ciò che accade veramente attorno a noi, o dentro
di noi. Ed è il resto, ciò che si trova appena oltre il raggio della percezione ordinaria, a fare
veramente la differenza nella nostra vita. Il filosofo greco Platone aveva ragione quando, nel 440
a. C., osservò che «linvisibile è più grande del visibile». Ciò che i più profondi leader
spirituali hanno capito da sempre è che la nostra sopravvivenza ed evoluzione come individui e come
specie dipende dalla velocità con cui noi ampliamo la nostra banda di consapevolezza e di
comprensione, perché è nel regno dellinvisibile che noi umani possiamo maggiormente influenzare il nostro destino e il nostro benessere.
Ma come possiamo noi, esseri umani comuni, andare oltre i limiti del nostro schema sensoriale? Mille
anni fa la risposta a questa domanda sarebbe stata disponibile solo a un ristrettissimo gruppo
diniziati devoti alla ricerca a tempo pieno della vita spirituale. Non è più così. Se state
leggendo queste parole, congratulatevi con voi stessi. State vivendo nellera della più grande rivoluzione nella storia dellumanità: la rivoluzione quantistica.
Nella classifica dei principali progressi del XX secolo eventi come il viaggio nello spazio, lo
sviluppo degli antibiotici e linvenzione del computer sono spesso in cima alla lista. La storia
presenterà il nostro tempo in modo molto diverso. Fra duecento anni i nostri pro-pronipoti
onoreranno il XX e il XXI secolo per le importanti, unificanti scoperte che hanno nutrito il campo della fisica quantistica.
Nei primi anni del XX secolo i fisici svilupparono due diversi sistemi per descrivere luniverso.
Gli astrofisici che esploravano le ampie distese del cosmo stabilirono un insieme di regole per
spiegare gli eventi del mondo su grande scala (pianeti, stelle e galassie), ma mancava un modello
completamente diverso per descrivere lo strano mondo del minuscolo (atomi e particelle subatomiche).
I fisici quantistici accettarono la sfida e iniziarono a mappare il minuscolo mondo dellatomo, dove
eventi impossibili sono la norma e le regole del senso comune non valgono più. I fisici pionieri che
esplorarono il campo della scienza quantistica rimasero sbalorditi dalle implicazioni delle proprie
scoperte. Persino Albert Einstein, noto per la sua genialità e per il suo pensiero fuori dagli
schemi, trovò difficile andare oltre i confini della logica umana e del proprio background di
scienze newtoniane per accettare lassurdo, strano nuovo campo della scienza quantistica. Einstein
era particolarmente turbato dalla nozione secondo cui le coppie di particelle quantiche potrebbero
essere legate in modo tale che le misurazioni effettuate su una particella avrebbero simultaneamente
influenzato laltra a prescindere dalla distanza che le separava: un concetto noto come
non-località. Se la comunicazione in qualche modo passava tra le particelle separate, allora tale
comunicazione si verificava a una velocità superiore a quella della luce. Einstein credeva che
questo fosse impossibile. Nel 1935, screditando la nozione di un tale stretto collegamento
definendolo azione fantasma a distanza, lui e i colleghi Boris Podolsky e Nathan Rosen
intrapresero una serie di ben pubblicizzati dibattiti con il fisico danese Niels Bohr su ciò che divenne noto come il Paradosso EPR.
La maggior parte dei fisici che presero parte al dibattito si schierò dalla parte di Bohr, ma
passarono quasi trentanni prima che John Stewart Bell si facesse avanti con una prova matematica,
proponendo di risolvere la questione una volta per tutte con mezzi sperimentali. Finalmente, nel
1982 un team di fisici francesi guidati da Alain Aspect eseguì lesperimento proposto da Bell. I
risultati furono conclusivi e inconfutabili: Einstein aveva torto. La velocità della luce non è la
fine: è soltanto linizio. La non-località governa luniverso quantico, e questo dimostra
laffermazione del fisico David Bohm secondo cui viviamo in un universo unico e indivisibile, unito
e integro a prescindere da quanto noi cerchiamo di dividerlo o frammentarlo. È la stessa
fondamentale verità insita negli insegnamenti di base di Krishna, Zaratustra, Buddha, Gesù, Maometto
e del Dalai Lama. La non-località ci fornisce una concreta prova matematica che conferma gli
insegnamenti spirituali che lumanità ha a lungo cercato di mettere in pratica. Ciò che fate oggi ha
importanza. Le vostre azioni e decisioni influenzano tutto e tutti attorno a voi, a prescindere da
dove si trovino. Siamo tutti collegati. Vi è una sola nazione, una sola famiglia, un solo Dio da servire e da contemplare. Il resto non è che semantica.
Tratto libro “Guarigione immediata” di Noah Mckay (Macro Edizioni 2010). http://www.macrolibrarsi.it/libri/__guarigione-immediata.php?pn=1567
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