La guarigione sciamanica

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La guarigione sciamanica

di Nello Ceccon

Lo sciamano non agisce sul corpo fisico, nella dimensione materiale, ma sul corpo energetico nella dimensione spirituale, attivando un processo che sarà poi la persona stessa a portare avanti,
conquistandosi la guarigione.

Dal punto di vista sciamanico la malattia ha prima di tutto un aspetto spirituale che deve essere guarito, e solo dopo ci si può attendere di avere anche la guarigione fisica, in questa realtà.

Lo sciamano lavora nella realtà spirituale dei mondi invisibili, dove può incontrare le anime degli esseri viventi e i poteri dell’universo, riportando guarigione e saggezza.

Ogni malattia è la manifestazione di una disarmonia interiore, dovuta essenzialmente a tre possibilità:

* Presenza di energie o poteri in eccesso
* Mancanza di poteri
* Mancanza di parti d’anima.

Andiamo a vedere la prima circostanza, quello della presenza di energie o poteri in eccesso. C’è la possibilità che per un momento di debolezza, per qualche piccolo trauma o per la presenza di poteri forti, possa entrare nell’anima delle energie che non le appartengono. Lo sciamano non giudica queste energie, semplicemente pensa che non siano nel posto giusto.

Immaginate di trovarvi un formica nel letto, non pensate che la formica sia un essere cattivo, pensate solo che il letto non è la sua ubicazione più appropriata e, se siete persone attente, la prendete e la riportate nella natura, o comunque fuori dal letto.

Nello stesso modo opera lo sciamano, nello stato alterato di coscienza ottenuto generalmente dal suono monotono del tamburo e con l’aiuto dei suoi spiriti, “vede” queste intrusioni che gli possono apparire come oggetti più diversi, chiodi, polveri, insetti, poltiglie, o altro, ed effettua una “estrazione”, proprio come il chirurgo in un intervento operatorio. Da notare che questo avviene sempre nel mondo invisibile.

Un aspetto più complesso è relativo all’intrusione di altre anime o spiriti, quando la persona è “posseduta” da altre anime, ed in questo caso lo sciamano, con rituali particolari e molto delicati, va ad effettuare una vera e propria “depossessione”.

Nel caso che lo sciamano, con l’aiuto dei suoi spiriti che possono essere degli animali guida o maestri spirituali dalle sembianze umane, “vede” che nell’anima della persona manca un determinato potere, lo recupera soffiando il potere di un animale guida, ciò che è necessario affinché la persona possa ottenere la guarigione.

Nel caso in cui la persona abbia subito particolari traumi o situazioni di violenza, potrebbe avere perso una parte della sua anima. Lo sciamano in questo caso va a recuperare l’anima o come la chiama Sandra Ingerman, la pura essenza, che durante il trauma se ne è andata per sopravvivere.

Anche dal punto di vista diagnostico lo sciamano segue le indicazioni che vengono fornite dagli spiriti, per questo motivo le malattie non vengono mai trattate sempre nello stesso modo. Sono gli spiriti della realtà non ordinaria, o mondi invisibili, che fanno il lavoro vero e proprio di estrazione o di recupero e lo sciamano è il tramite di tutto questo.

Nelle società tradizioni in cui opera lo sciamano è ben nota la differenza che c’è tra il curare una persona ed il portare la guarigione alla persona.
Nella “cura” la persona ha un ruolo passivo, aspetta o delega a qualcun altro la risoluzione della propria malattia. È il caso tipico di chi pensa di poter aggiustare qualche cosa di rotto andando dallo specialista, che gli farà la riparazione se non la sostituzione.

Nella “guarigione” invece la persona ha un ruolo attivo, agisce con lo scopo di riportare armonia e bilanciamento nella propria vita. È cosciente che la guarigione è un processo, che lo sciamano ha attivato, ma sarà la persona a doverlo portare avanti, in prima persona.

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