La legge del karma

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“Se e’ vero che che si deve raccogliere quel che si e’ seminato, se si pensa che la legge del karma
sia inesorabile, bene, allora e’ come se si dicesse che non esiste vita spirituale, ne’ evoluzione
interiore e non si da’ alcuna possibilita’ di por fine alla confusione. Ma se si dice che si
raccoglie a seconda di quel che si e’ seminato, allora la vita spirituale puo’ esistere e si da’
un’opportunita’ di realizzazione (Anguttara Nikaya)”

Una volta un visitatore disse a Gandhi che il suo successo politico era meritato grazie al karma.
Questa fu la risposta di Gandhi: “Niente affatto. Non sono buono al punto di meritare
l’indipendenza dell’India. Se mi fossi cullato in una simile convinzione filosofica del karma,
avrei fatto parecchi capitomboli. Il mio karma non mi sarebbe venuto in aiuto. Anche se credo
nell’inesorabile legge del karma, mi impegno a fare cosi’ tante cose che ogni momento della mia
vita e’ un tentativo di creare nuovo karma, per annullare il passato e sostituirlo col presente.
Percio’ e’ sbagliato dire che nel presente mi accadono cose belle perche’ e’ bello il mio passato.
L’effetto del passato si esaurisce subito, e io devo costruire il futuro. Il karma, credetemi, da
solo e’ impotente. Posso dire a me stesso: ‘Accendi un fiammifero’, ma non succede nulla se questo
pensiero non e’ accompagnato da un atto”.

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