LA LEGGE DI RISONANZA

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LA LEGGE DI RISONANZA

Tratto da: “Il destino come scelta – psicologia esoterica”

di Thorwald Dethlefsen

Noi tutti conosciamo dalla fisica il concetto di risonanza. Un diapason vibra ad un suono solo se
questo suono corrisponde alla sua propria frequenza. Se questo non avviene, il suono per il diapason
non esiste in quanto non può percepirlo. Una radio ricevente predisposta per le onde medie riceverà
soltanto onde medie, proprio sulla base della risonanza. Onde corte e onde lunghe non vengono
percepite, non fanno parte del suo mondo. Allo stesso modo l’uomo per ogni percezione ha bisogno in
se stesso di una corrispondenza in grado di “vibrare all’unisono” e di trasmettergli quindi la
percezione attraverso la risonanza…

Ogni persona può percepire solo quegli aspetti della realtà per i quali possiede capacità di
risonanza. Questo non vale soltanto per il campo della percezione puramente sensoriale, ma per tutta
la percezione della realtà. Dato che tutto ciò che si trova fuori dalla propria capacità di
risonanza non può essere percepito, per la persona in questione non esiste affatto. Per questo
ognuno crede di conoscere tutta la realtà e che al di fuori di quella non ci sia niente. Se uno
legge un libro, crede di averlo capito fino in fondo, sebbene di quanto legge possa percepire solo
quello che si trova in armonia col suo stato di coscienza del momento. Che le cose stiano così, lo
si capisce quando si rileggono certi libri dopo anni. La coscienza in questi anni si è ampliata, e
quindi si capisce il libro “ancora meglio”.

Queste cose sono evidenti ad ognuno e hanno solo lo scopo di rendere più chiaro il principio che
vogliamo appunto applicare al destino in generale. Si può venire in contatto soltanto con le idee,
le persone e le situazioni per le quali abbiamo una nostra risonanza, o …una affinità. Senza una
adeguata affinità non si potrà mai arrivare a una manifestazione. Se uno si trova in una rissa o in
una baruffa, questo non avviene mai a caso, ma sempre sulla base della propria affinità con simili
esperienze. La colpa per le eventuali conseguenze di questa rissa è quindi anche di chi afferma di
essercisi trovato coinvolto senza alcuna responsabilità sua. Senza affinità non ci si sarebbe mai
trovato coinvolto. Se qualcuno viene investito per strada, la semplice colpa funzionale
dell’automobilista non cambia nulla al dato di fatto che l’investito era maturo per quella
esperienza, altrimenti l’evento in questione non avrebbe mai potuto entrare nel suo campo di
esperienze…

Il cosiddetto mondo esterno è in realtà uno specchio in cui ognuno vive se stesso, in quanto dalla
realtà vera, oggettiva, uguale per tutti, filtra solo quello per cui ha personalmente un’affinità.
Chi non è consapevole di questo fatto, finisce per commettere errori di comportamento.
Quando la mattina mi guardo allo specchio e in questo specchio vedo un viso che mi guarda in modo
poco amichevole, posso strapazzare per bene questo viso…il viso nello specchio non si lascia per
questo impressionare, anzi invia altrettanti insulti. In questo modo è facile arrabbiarsi sempre di
più finché non si incomincia a colpire il viso incriminato e lo specchio va in frantumi. Nessuno
però si comporterà in questo modo con lo specchio del bagno, perché siamo ben consapevoli della sua
funzione di specchio. Tuttavia quasi tutti gli uomini si comportano nella vita quotidiana nel modo
sopra descritto. Lottano contro i loro nemici nel mondo esterno, contro i vicini o i parenti
indisponenti, contro le ingiustizie dei superiori, contro la società e altro ancora.

Tutti in realtà combattono soltanto se stessi…

La legge di risonanza e dello specchio vale naturalmente sia in senso positivo che negativo. Se
nelle nostre considerazioni citiamo quasi esclusivamente esempi negativi, è perché è qui che si
produce il dolore umano…Se l’uomo si rende conto della funzione di specchio del mondo che lo
circonda, si procura una insospettata fonte di informazione… è uno dei metodi migliori per
conoscere se stessi,… Se l’uomo impara a chiedersi il senso di tutto ciò che gli capita, non solo
imparerà a conoscere meglio se stesso e i propri problemi, ma scoprirà anche le possibilità di
cambiamento…

Più consapevole diviene l’uomo, più impara a dare un ordine alle cose, a chiedersi quali
informazioni esse possono fornire. Di importanza fondamentale è restare in armonia con tutto ciò che
è. Se questo non riesce, se ne cerchi il motivo in se stessi. L’uomo è il microcosmo e di
conseguenza un’immagine esatta del macrocosmo. Tutto ciò che percepisco all’esterno, lo ritrovo
anche in me…. Tutte le persone cattive e gli eventi sgradevoli sono in realtà solo messaggeri,
mezzi per rendere visibile l’invisibile. Chi capisce questo ed è disponibile ad assumersi
personalmente la responsabilità del proprio destino, perde ogni paura del caso che lo minaccia…
Chi modifica se stesso, modifica il mondo. In questo mondo non c’è niente da migliorare, molto
invece c’è da migliorare in se stessi. La via esoterica è una via di continua trasformazione, di
nobilitazione del piombo a oro…

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