di Alice Anne Bailey
GUARITORI
LEGGE II (da Guarigione esoterica di Alice Ann Bailey).
La malattia è causata e condizionata da tre influssi:
– a. Il passato del soggetto, per cui egli paga il prezzo degli antichi
errori.
– b. L’eredità, per cui spartisce con tutto il genere umano correnti di
energia impura di origine collettiva.
– c. Partecipazione, con tutte le forme della natura, a ciò che il Signore
della Vita impone al Proprio corpo.
Questi tre influssi sono denominati “antica Legge di partecipazione al
male”. Un giorno “l’antica Legge di partecipazione al bene” sostituirà la
precedente.
Ciò avverrà per azione del volere spirituale dell’uomo.
Questa legge induce a riflettere sul Karma, che, come si sa, è un principio
fondamentale e inevitabile, quasi completamente trascurato dalle scuole di
guarigione moderne. Già abbiamo discusso di queste cause, di queste
predisposizioni, e non vale la pena tornarci su: basti osservare che sia il
paziente che il guaritore farebbero bene a ricordare che la malattia ha
radici nel passato (individuale e collettivo) e che, in ultima analisi,
potrebbe anche essere benefica, nel senso che compensa e smaltisce antichi
debiti.
Il paziente ne ricaverebbe un’acquiescenza costruttiva – non inattiva -, ma
foriera di giuste azioni condotte con senso di responsabilità. Potrebbe
trattarsi di pagare il prezzo con la morte, o di recuperare la buona salute.
Il guaritore riconoscerebbe, dal canto suo, le forze potenti che agiscono
nel paziente, accettando il fatto inevitabile; in entrambi i casi si
eviterebbe quell’ansia febbrile che tanto spesso si intromette fra le
intenzioni del guaritore e il malato, e ne ostacola il progresso.
Altra cosa importante che l’infermo deve rammentare, se lo può, è che quanto
gli accade è destino comune a moltissimi, e che non è li solo a
sopportarlo. Un giusto comportamento in caso di cattiva salute è
efficacissimo per infrangere separazioni, solitudine e isolamento; ecco
perché un periodo di malattia vissuto in tal modo raddolcisce il carattere e
conquista le simpatie. A spartire e a condividere, in senso ampio, si impara
nel dolore: anche questa è una legge.
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