La maternita’ cambia il cervello della donna

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La maternita’ cambia il cervello della donna

Essere madre ti cambia la vita e anche il cervello. Ti mostriamo come la plasticità cerebrale aiuta
le donne a far fronte alla maternità.

Le donne spesso descrivono la maternità come una delle esperienze più speciali della loro vita. Ma
questo, più che una percezione soggettiva, è un dato di fatto.

Dall’inizio della gravidanza, il corpo della donna inizia a subire molteplici cambiamenti, e questo
è noto e atteso da tutti. Ciò che non sempre viene preso in considerazione è il modo in cui la
maternità cambia il cervello e quale impatto hanno questi cambiamenti sulla vita quotidiana delle
donne.

Molte donne in gravidanza e neo mamme riferiscono perdita di memoria, difficoltà di concentrazione e
distrazione, oltre a maggiore sensibilità e intensità emotiva.

Queste lamentele non vengono sempre ascoltate e trattate correttamente e possono persino preoccupare
la donna. Tuttavia, si tratta di processi naturali e utili per affrontare la sfida della maternità.

In che modo la maternità cambia il cervello?

Gli ormoni sono i principali responsabili dei numerosi cambiamenti che il corpo e il cervello
sperimentano con la maternità. Estrogeni, progesterone e prolattina generano alterano le dimensioni
e la struttura del cervello, provocando deficit cognitivi e i disturbi emotivi sopra menzionati.

Diversi studi indicano che con la maternità si verifica una perdita di materia grigia in varie aree
cerebrali. Le dimensioni del cervello possono diminuire fino al 7% durante la gravidanza e nei primi
mesi di vita del bambino.

Tuttavia, ciò non indica una perdita di facoltà o intelligenza; al contrario, implica una
riorganizzazione che consente di ottimizzare le funzioni cerebrali per la maternità.

L’affascinante plasticità cerebrale

Il cervello è un organo plastico con una grande capacità di adattamento. Per esempio, con l’arrivo
dell’adolescenza avviene la potatura sinaptica che elimina le connessioni neuronali superflue
aumentando così l’efficienza di quelle più utilizzate.

Accade un fenomeno simile anche durante la maternità. Il cervello della donna viene modificato per
permetterle di svolgere il suo lavoro in modo ottimale. Le principali alterazioni sono le seguenti:

Migliora il funzionamento delle aree legate all’empatia, alla socializzazione e alla teoria della
mente. Ciò consente alla madre di essere più ricettiva ai bisogni e alle richieste del suo bambino e
di rispondere a essi in modo migliore.

Si verificano perdita di memoria e difficoltà di concentrazione perché tutta l’attenzione è
focalizzata sul bambino e tutte le risorse sono dedicate all’elaborazione delle informazioni sul
bambino.

Nei mesi successivi al parto si verifica una maggiore attivazione dell’amigdala quando il bambino
piange. Ciò genera uno stato di allarme che guida la madre a rispondere al disagio del bambino.
Tuttavia, in seguito, saranno altre aree, come l’ippocampo, ad attivarsi poiché l’apprendimento è
già avvenuto e il pianto non genera più tanta ansia, al contrario è più facile da interpretare per
la donna.

Una maggiore attivazione della corteccia orbitofrontale si verifica in risposta alle espressioni
facciali del bambino, in particolare quelle di gioia o felicità. Questi agiscono come rinforzi per
la madre e promuovono il legame tra lei e il suo bambino.

Cos’altro sapere su come la maternità cambia il cervello?

Le ricerche che hanno analizzato il modo in cui la maternità influenza il cervello della donna
offrono altri dati interessanti.

Per esempio, è stato riscontrato che nelle donne che hanno difficoltà a connettersi con il proprio
bambino, questi cambiamenti cerebrali si verificano in misura minore. È il caso, ad esempio, delle
donne che soffrono di depressione postpartum o che mostrano comportamenti negligenti o disattenti
nei confronti del neonato.

D’altra parte, alcune di queste modificazioni cerebrali scompaiono dopo i sei mesi di vita del
bambino; altre perdurano dopo due anni o addirittura coprono l’intera prima infanzia del bambino.

Oltre a ciò, gli studi condotti sugli uomini dimostrano che questi non vivono i suddetti cambiamenti
in relazione alla loro paternità.

Conclusioni

Sebbene cause fisiologiche e naturali spiegano molti dei disturbi cognitivi espressi dalle madri,
anche la mancanza di sonno e il sovraccarico di compiti svolgono un ruolo importante.

Questi due fattori contribuiscono ad aumentare le difficoltà di memoria, è dunque fondamentale
cercare di riposare e farsi aiutare dalla rete di supporto sociale.

Bibliografia

Escolano-Pérez, E. (2013). El cerebro materno y sus implicaciones en el desarrollo humano. Revista
de Neurología, 56(2), 101-8.

Hoekzema, E., Barba-Müller, E., Pozzobon, C., Picado, M., Lucco, F., García-García, D., … &
Vilarroya, O. (2017). Pregnancy leads to long-lasting changes in human brain structure. Nature
neuroscience, 20(2), 287-296.

www.nature.com/articles/nn.4458

bit.ly/3LGTLNQ

da lista mente gg

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