La meditazione di Swami Kriyananda

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La meditazione di Swami Kriyananda

Tratto da:

SRI KRIYANANDA
(J. DONALD WALTERS)

LEZIONI DI YOGA PRATICO

Edizioni Mediterranee

7 MEDITAZIONE.

Non mettete la meditazione nella lista delle cose da farsi quando se ne trova il tempo. Se
stabilite di meditare ogni giorno, vi accorgerete che l’efficienza mentale che ne deriva vi sarà
d’aiuto per sbrigare anche tutto il lavoro che oggi siete convinti di non poter inserire nel vostro
programma.

Ogni problema verrà risolto più facilmente. Eseguirete con celerità le vostre faccende poiché
le energie saranno concentrate, non disperse. Per riuscire in qualche cosa è necessario far partire
l’azione dal vostro intimo, dal centro interiore e non dalle circostanze esterne.

Dato che la meditazione vi porta a questo centro interiore e facilita ogni altra attività, deve
diventare il primo dovere nella vostra vita.

Se in casa potete disporre di una stanza da adibirsi a cappella, vi accorgerete, dopo pochi
mesi, che si è sviluppata in essa un’ “atmosfera” di pace che vi aiuterà ad interiorizzarvi quando
mediterete. In ogni luogo maturano delle vibrazioni che sono in sintonia con le attività che vi si
svolgono. Se non potete disporre di una stanza, cercate almeno di riservare uno spazio nella vostra
camera da letto dove potrete appartarvi a meditare.

Parte del processo di neutralizzazione del turbinio dei sentimenti (o chitta, secondo
Patanjali) è uno sforzo per allinearsi con le energie naturali. In questo modo le principali
correnti di vita potranno usarsi come aiuto per elevarci al di sopra dei nostri egoismi.

Gli yoghi dicono che esistono certe correnti magnetiche le quali precedono da est a ovest. Se,
quando meditate, vi volgete verso l’est, riceverete dei benefici che vi aiuteranno ad ottenere
l’illuminazione interiore. Anche il nord è un buon aiuto per la meditazione e per liberare la nostra
mente dalle limitazioni fisiche. Volgersi all’est è consigliabile per ottenere l’illuminazione e la
liberazione dal karma.

Gli yoghi asseriscono che certe ore della giornata sono particolarmente propizie per la
meditazione: l’alba e il tramonto, quando il sole è nei giusti angoli per l’influenza della terra
sui nostri corpi; mezzogiorno, quando l’influenza del sole si oppone a quella della terra;
mezzanotte, quando i due corpi sono in armonia.

Questi sono chiamati i “punti di riposo” della Natura, in quanto il flusso di energia portato nei
nostri organismi è in temporaneo equilibrio. Se non potete meditare a queste ore, meditate almeno
ogni giorno alla stessa ora, poiché come una camera adibita esclusivamente alle pratiche religiose è
utile, così la puntualità aiuta a bandire dalla mente, e facilmente, i pensieri terreni.

Se si vuole facilitare il flusso delle benefiche correnti della Natura, ci si dovrà proteggere
da tutto ciò che intralcia il nostro sforzo meditativo. Gli yoghi asseriscono che vi sono delle
sottili correnti sulla terra (non ci riferiamo alla forza di gravità) che spingono le correnti di
energia, nel nostro corpo dall’alto al basso. Lo scopo della pratica yoga è di dirigere questo
flusso verso l’alto, nel cervello. Gli yoghi ci insegnano come isolarci per contrastare queste
correnti. Quando meditiamo dobbiamo sedere su quella che loro chiamano asan: una pelle di daino, o
capriolo, o una coperta di lana sulla quale avremo steso un tessuto di seta per isolarci ancora
meglio.

Sarà necessario sedere in una posizione comoda, tenere eretta la schiena, il corpo rilassato.
Vi sono parecchie posizioni raccomandate dai bhatha yoghi, che vi saranno insegnate nel corso di
queste lezioni. Per ora sedete semplicemente a gambe incrociate sulla vostra asan. Anche una
seggiola può servire allo scopo; in questo caso l’asan dovrà essere molto lunga, partire cioè dalla
spalliera, essere collocata sul sedile ed arrivare comodamente fino a terra affinché possiate
appoggiarvi sopra i piedi ed isolare in questo modo tutto il corpo.

Collocate le mani sulle cosce all’altezza dell’inguine con le palme rivolte in alto. Il corpo
deve rimanere eretto, ma rilassato, e le scapole leggermente unite. Così il vostro corpo parrà un
arco teso in una posizione di spirituale prontezza dalla “corda” della spina dorsale.

In questa posizione vi sentirete calmi se praticherete gli esercizi di respirazione.

Ora praticate la meditazione seguendo le istruzioni che vi sono state impartite.

Rilassatevi durante lo meditazione; non rimanete tesi.

Ogni cosa in questo mondo viene eseguita con tensione e questo sembra naturale alla mente
umana. Ma la meditazione riesce bene solamente con il rilassamento sempre più profondo, sia fisico
che mentale, emozionale e spirituale.

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