La meditazione fa lo yoghi

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La meditazione fa lo yoghi di Paramahansa Yogananda

Da < L'eterna ricerca dell'uomo >

(di Paramahansa Yogananda)

Edizioni Astrolabio

< La meditazione fa lo yoghi >

Per trovare Dio, si deve meditare ogni mattina e ogni sera, e ogni
qualvolta si trovi un po’ di tempo libero durante il giorno. In più, è
importante meditare per sei ore un giorno alla settimana. Questo non è
irragionevole; alcuni si esercitano al pianoforte per dieci ore, ogni
giorno della settimana, e ciò non sembra loro una cosa straordinaria. Per
diventare un Maestro spirituale, è necessario dare più tempo a Dio. Dobbiamo
farGli sentire che Lo amiamo più di qualsiasi altra cosa. Quando sarete
esperti nella meditazione, capaci d’inoltrarvi profondamente nella
supercoscienza,
cinque ore di sonno vi basteranno. Il resto della notte dovrebbe essere
usato per la meditazione. Si possono impiegare le notti, le ore
mattutine e le feste per meditare su Dio. In questo modo chiunque, anche
l’indaffarato Occidentale, può essere uno yoghi. Perciò, diventate uno yoghi
occidentale.

Non avete bisogno di portare un turbante o capelli lunghi come me!

Noi abbiamo bisogno di chiese che siano alveari spirituali, ma abbiamo
anche bisogno di riempire queste chiese col “miele” della nostra propria
realizzazione del Sé[1]. Dio è presente anche nelle chiese,
naturalmente;

ma solo il fatto di andarvi non Lo persuaderà a rivelarsi. Andare in
chiesa è bene, ma la meditazione quotidiana è meglio ancora. Fate
entrambe le cose, perché senza dubbio trarrete ispirazione andando in
chiesa, e dalla quotidiana meditazione riceverete un’elevazione anche maggiore. E’
quando un devoto ha il cuore ardente e lancia un proiettile di preghiera
dopo l’altro che Dio gli si arrende. Questa devozione incessante è essenziale per
poterLo trovare. Per essere uno yoghi e, nello stesso tempo, tenere il passo
col mondo moderno, è necessario meditare a casa propria, disciplinarsi e
svolgere tutti i doveri con l’atteggiamento interiore di chi rende un
servizio a Dio.

E’ mio più grande desiderio è quello di erigere templi di Dio nelle
anime degli uomini; di vedere il sorriso di Dio sui volti degli uomini. Il
raggiungimento più importante di tutti, nella vita, è quello di erigere
un tempio di Dio nella propria anima. E ciò si può fare facilmente. La
Self-Realization Fellowship è stata mandata all’Occidente per questo.

Chiunque abbia reso Dio sovrano nel tempio della propria anima è uno
yoghi. Egli sarà d’accordo con me nel dire che lo Yoga è fatto per
l’Oriente, per il Nord, il Sud e l’Ovest, per tutte le genti, così che
passate per le viuzze della teologia, esse possano imboccare la
superstrada dello Yoga. La vera via porta al palazzo della beatitudine di
Dio. Colui
che vi arriverà, “non andrà mai più fuori”[2].

———————————-

[1] Realizzazione del Sé (o autorealizzazione), è conoscere il Sé come
l’anima, e conoscere che l’anima è tutt’uno con Dio.

[2] Apocalisse, 3, 12.

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