La Meditazione riduce del 50 per cento il rischio di attacco cardiaco

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La Meditazione riduce del 50 per cento il rischio di attacco cardiaco

di J.D.Heyes

Secondo il National Institute of Mental Health (L’Istituto
Nazionale di Salute Mentale), la meditazione, attraverso la continua
ripetizione di un mantra,
può ridurre l’ipertensione, l’ispessimento delle arterie e il
colesterolo. I ricercatori sostengono che può perfino aiutare a
proteggere dal diabete.
tratto da www.naturalnews.com del 5 luglio 2011 a firma di J.D.Heyes e
tradotto da Pamio Lodovico

(NaturalNews) Ci sono numerose alternative naturali, scientificamente
provate, per ridurre il rischio di attacco di cuore, ma una delle più
efficaci, dimostrata da una nuova ricerca, è la meditazione.

Secondo il National Institute of Mental Health (L’Istituto Nazionale
di Salute Mentale), la meditazione, attraverso la continua ripetizione
di un mantra, può ridurre l’ipertensione, l’ispessimento delle arterie
e il colesterolo. I ricercatori sostengono che può perfino aiutare a
proteggere dal diabete.

Il Dr. Norman Rosenthal del NIMH (L’Istituto Nazionale di Salute
Mentale) sostiene che questa sia una scoperta fondamentale.

La prevenzione dagli attacchi di cuore, dagli ictus ed un reale
allungamento dell’aspettativa di vita attraverso un trattamento
alternativo è rarissima, senza precedenti. Il Dr. Norman Rosenthal
dice: “Se la Meditazione Trascendentale fosse una medicina che procura
tutti questi benefici, sarebbe un successo commerciale da un miliardo
di dollari.

I ricercatori sostengono che la ragione dell’efficacia della
meditazione è dovuta alla sua capacità di ridurre lo stress, che come
è noto, è responsabile o corresponsabile di una serie infinita di
disturbi.

Scienziati e ricercatori del Medical College of Wisconsin hanno tenuto
sotto controllo 201 uomini e donne Afro-Americani, con un’età media di
59 anni e che soffrivano di restringimento delle arterie da nove anni.
Metà del gruppo, assieme al trattamento tradizionale, ricevette
istruzioni sulla Meditazione Trascendentale, mentre all’altra metà fu
chiesto di modificare la loro alimentazione e seguire un ciclo di
esercizi.

Quelli ai quali fu proposto di meditare lo fecero per 20 minuti, due
volte al giorno.

Lo studio ha riscontrato che coloro che avevano meditato, rispetto a
coloro che erano stati trattati in maniera tradizionale, avevano il 47
per cento di probabilità in meno di morire o di avere un attacco di
cuore o un ictus.

I ricercatori verificarono che nei partecipanti particolarmente
entusiasti della meditazione o in quelli che avevano livelli di stress
più elevati della norma, i risultati finali furono ancora più
sensazionali.

Il Prof. Theodore Kotchen co-autore dello studio, sostiene che gli
effetti prodotti da un intervento del corpo-mente sui disturbi
cardio-vascolari sono largamente documentati. Il Prof. Theodore
Kotchen inoltre dice: “L’effetto della meditazione è paragonabile o
superiore alla maggior parte delle medicine utilizzate per i disturbi
cardiovascolari”.

L’altro co-autore Dr. Robert Schneider aggiunge: “Questo studio basato
su precedenti ricerche dimostra che un programma di Meditazione
Trascendentale riduce l’alta pressione, l’eccesso di colesterolo, la
resistenza all’insulina, lo stress psicologico, l’arteriosclerosi e
comporta un abbassamento dell’indice di mortalità, degli attacchi di
cuore e degli ictus.

Benché lo studio fosse limitato a partecipanti Afro-Americani, i
ricercatori sostengono che non ci siano ragioni per non aspettarsi
analoghi risultati su tutte le altre persone.

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