La melodia delle Twin Towers

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La melodia delle Twin Towers

a cura di Fiorella Operto / CNR

Twin Towers, simbolo ambizioso ora tristemente famoso della città di New York, è anche il nome di
uno strumento musicale. Per la verità uno strumento molto particolare, un iperstrumento, la cui
tecnologia si basa sui raggi infrarossi. Si tratta di un dispositivo di riconoscimento gestuale che
permette di comporre ed eseguire opere multimediali. Allo sviluppo delle scienze informatiche e
all’evoluzione dell’elettronica digitale si debbono le conoscenze tecniche che hanno portato alla
messa a punto di Twin Towers e di un altro iperstrumento, il PAGe (Painting by Aerial Gesture),
entrambi costituiti da un controllore fatto di sistemi di sensori, un computer come generatore di
segnali, e sorgenti sonore vere e proprie che in questi casi, invece che essere strumenti che
emettono precise sonorità, sono altoparlanti che emettono suoni generati dal computer e modulati con
le mani. Infatti, alla base di questi c’è l’idea del rilevamento dei movimenti delle mani o di altre
parti del corpo umano che, senza avere alcun contatto fisico con il sistema, si costituiscono però
come interfaccia per dare espressione a performance artistiche emesse attraverso tecnologie
informatiche.

Infatti, con Twin Towers, costituito di un supporto planare appoggiato su un tavolo da cui viene
emanata luce infrarossa sensibile a rilevatori che misurano l’altezza di un ostacolo in maniera
proporzionale alla quantità di luce, vengono rilevate le diverse distanze, angolazioni, movimenti
delle mani, trasformati in informazioni che controllano algoritmi di sintesi audio e strutturazioni
musicali diverse, ovvero i suoni, che l’esecutore avrà addirittura la sensazione di “toccare”.

Diversamente funziona il PAGe – basato questo sulla elaborazione real-time di immagini in movimento
– dove una telecamera riprende l’esecutore e trasmette il segnale ad un computer che rileva la
gestualità delle mani nell’aria eseguita con modalità ben precise, come se l’esecutore dipingesse,
la proietta su un maxischermo per generare immagini e controllare anche la generazione sonora.

Nel computerART Lab, creato nell’Area della Ricerca di Pisa del CNR, i ricercatori Leonello
Tarabella e Graziano Bertini svolgono le loro ricerche in questo settore cui l’Istituto CNUCE, del
quale fanno parte e che ora è sezione dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione, ha
dato spazio fin dagli anni ’70. Con le due nuove espressioni artistiche sono state presentate opere
multimediali in vari contesti di rilievo internazionale nel mondo.

Autore: Isabella Vannutelli
Fonte: Leonello Tarabella e Graziano Bertini
Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Informazione “Alessandro Faedo” di Pisa
Phone: +39 050/3152043
E-mail: l.tarabella@cnuce.cnr.it

www.cnuce.pi.cnr.it/tarabella/cART.html

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