La mente è una miniera di potere infinito (Paramahansa Yogananda) – Parte 1 di 4

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La mente è una miniera di potere infinito 1

(Paramahansa Yogananda)

– Parte 1 di 4

Casa Madre della Self-Realization Fellowship,
Los Angeles, California, 12 ottobre 1939

Secondo gli occidentali Dio può essere conosciuto per mezzo dei libri ma un difetto di questo metodo sta nel fatto che ogni studio deve avere un lato pratico e uno teorico. Potete formarvi un’idea leggendo un libro, ma resta sempre da dimostrare il suo valore pratico nella vita quotidiana. Troppo spesso l’intelletto si accontenta di una mera teoria su Dio. Grande e gloriosa è la storia della presenza di Dio; ma più grande e gloriosa è l’effettiva percezione dell’Infinito. Io parlo solo di ciò che ho sperimentato, perché l’esperienza personale è l’aspetto concreto della religione.

Se metterete in pratica la milionesima parte di ciò che vi dico in questi incontri del giovedì sera, troverete Dio. Tuttavia non otterrete alcun risultato se ascolterete soltanto le mie parole, senza mettere in pratica quanto vi dico. Oggi imparerete a sviluppare i semi delle innate facoltà mentali di cui Dio vi ha dotato.

La nostra piccola mente fa parte della mente onnipotente di Dio

La mente di Dio ha creato le stelle e i mondi. La mente è il fattore supremo che opera in tutta la creazione e che mantiene unite le cellule del nostro corpo. Questa meravigliosa intelligenza insita in ogni particella della materia è l’opera della mente divina, che non ha bisogno di strumenti per realizzare il proprio obiettivo.

La nostra piccola mente fa parte della mente onnipotente di Dio. Sotto l’onda della nostra coscienza permane l’infinito oceano della coscienza di Dio. Poiché ha dimenticato di essere parte integrante dell’oceano, l’onda si separa dal potere dell’oceano. Di conseguenza la nostra mente è stata indebolita dalle prove e dalle limitazioni materiali e ha smesso di lavorare. Vi sorprenderà vedere cosa può fare se la libererete dalle limitazioni che le avete imposto.

La mente pura del bambino, aperta e piena d’immaginazione, libera dai pregiudizi e dalle abitudini, è più in sintonia con la mente di Dio. Però, quando il bambino cresce e scopre gli ostacoli della vita materiale, la sua mente assorbe tutte le limitazioni dell’esistenza e riduce il proprio raggio di azione. Vi trasformate nel vostro peggiore nemico quando limitate il potere mentale. Usare la mente è straordinariamente importante. Non avete assolutamente messo alla prova i suoi poteri. Infrangere le limitazioni mentali è ciò che dovreste cercare di fare. Io l’ho sempre fatto perché volevo essere diverso dagli altri, e quando ho incontrato il mio Guru, lo Swami Śrī Yukteswar, mi sono reso conto di quanto egli fosse divinamente diverso. Molti sono soltanto la copia di qualcun altro, imitano il comportamento altrui e non hanno un’opinione propria. Voi dovreste essere diversi, dovreste esprimere nel modo migliore la vostra natura, che come tale è unica.

Perché non dovreste sviluppare il potere della mente e usarlo per raggiungere gli scopi che desiderate? Siamo immersi nelle tempeste delle difficoltà, ognuno pensa soltanto a se stesso e nessuno pensa a voi. In questo conflitto di individualità, voi siete una piccola mente che sta per essere annientata e spazzata via. Ma se ragionate in questo modo: “Dio mi ama proprio come ama Gesù, Kṛṣṇa e Buddha. Non può essere parziale; mi ha dato una mente in cui è racchiuso il seme del potere infinito e io lo coltiverò”, voi vincerete.

I semi del successo sono racchiusi in voi

Il successo non viene dal mondo esterno, ma dalla vostra mente. Non appena formulate un pensiero giusto, mettetelo in pratica. Alcuni hanno delle buone idee, ma non hanno la tenacia di elaborarle e di attuarle. Dovete avere coraggio e perseveranza e pensare: “Realizzerò la mia idea. Può darsi che non ci riesca in questa vita, ma farò comunque di tutto per realizzarla”. Pensate e agite, pensate e agite. Questo è il modo di sviluppare il potere della mente. Ogni idea è un piccolo seme, ma dovete farlo germogliare.

Supponiamo che abbiate deciso di guadagnare mille dollari. Continuate a pensarci, vi date da fare e guadagnate i mille dollari. In effetti è la mente che li ha guadagnati perché se non fosse esistito il pensiero di volere i mille dollari, non li avreste guadagnati.

I semi sono così piccoli, eppure da un minuscolo seme potrebbe nascere un enorme albero dal tronco torreggiante e dai frondosi rami. Ma il seme non fa l’albero; dovete seminarlo, innaffiarlo e averne cura. Poi, quando l’albero sarà completamente cresciuto, potrete dire che quel piccolo seme ha prodotto l’albero gigantesco. La stessa cosa accade con il successo: è un piccolo pensiero-seme che dovete sviluppare; non crescerà senza il vostro aiuto, proprio come i semi non crescono senza le vostre cure. Tutti i semi del potere sono racchiusi dentro di voi e aspettano che li facciate crescere.

Il pensiero può essere materializzato

La verità è più reale del pensiero o della fantasia, ma qualsiasi cosa pensiamo o immaginiamo può, talvolta, avverarsi. Anni fa, Jules Verne scrisse numerosi romanzi di avventura scientifica che a quel tempo furono considerati mera fantasia, ma da allora molte delle sue idee sono divenute realtà.1 L’immaginazione è un’importantissima componente del pensiero creativo, ma deve trasformarsi in un forte convincimento e ciò non accade se non ricorrete alla forza di volontà; ma se immaginate qualcosa con tutto il potere della vostra volontà, l’immaginazione si trasformerà in una convinzione. E quando manterrete tale convinzione contro tutti i pronostici negativi, diventerà una realtà. Il maestro [lo Swami Śrī Yukteswar] diceva che se la vostra volontà è forte, qualsiasi cosa immaginiate sarà creata per voi. Proprio così.

Voi potete sviluppare questo tipo di immaginazione. Ad esempio, potreste figurarvi un castello che fluttui nell’etere e, se la vostra fantasia è abbastanza forte, potete vederlo; se poi l’immaginazione si trasforma in una convinzione, riuscirete a materializzarlo o a causarne la costruzione con mezzi naturali. Non si tratta di un sogno ma di una cosa possibile. Nel Kashmir e in parecchie altre occasioni, molto tempo prima che io venissi in America, mi è apparso in una visione questo edificio che ora ospita la Casa Madre di Mount Washington.2 Ho trovato e scelto il posto io stesso, senza l’aiuto di nessuno; è stato costruito a tale scopo perché questo pensiero era nell’etere.

Il pensiero funziona! E una forza meravigliosa. Credete nel potere del pensiero, che viene da Dio, e usate tutta la forza del cuore e tutta la volontà per cercare di materializzare il pensiero. Ricordate, Dio è con voi. State esercitando il potere che proviene da lui, e quando lo fate, egli vi sarà vicino per aiutarvi.

Molte delle cose che ho pensato si sono avverate. Tanto tempo fa pensavo che avremmo avuto bisogno di un tempio più vicino a Hollywood di quanto non fosse Mount Washington. Rivolsi la volontà su questo pensiero e ottenemmo il nostro secondo tempio3. Avevo anche desiderato un tempio lungo il Gange in India. È stato grazie al desiderio e alla benedizione di Lahiri Mahasaya e di Babaji che ho potuto acquistare una bellissima proprietà proprio sulle rive del Gange a Dakshineswar, il nostro Yogoda Math.4 Si trova a circa venti minuti da Calcutta ed è un’importante risorsa per la nostra opera. Ne sono molto soddisfatto.

“Ogni cosa che domanderete con fede, l’otterrete”.5 Dovete crederlo. I devoti che si recano in pellegrinaggio al tempio di Tarakeswar in India, famoso per le guarigioni miracolose, se pensano e immaginano con forza che Dio li guarirà, saranno guariti. Le guarigioni istantanee testimoniano la loro fede. Le vostre preghiere o i vostri desideri non vengono esauditi perché non avete volontà e non avete fede. Se chiedete a Dio di guarirvi, e al tempo stesso continuate a dubitare, non guarirete. Oppure se chiedete debolmente: ” Signore, avrò un eremitaggio sulle rive del Gange? Lo so che è impossibile, ma mi piacerebbe averlo”, Dio vi risponderà: “Non lo avrai”. Ma se dite: “Lo avrò; sarò come un mastino che non molla la presa”, e poi vi servite della volontà per raggiungere il vostro scopo, ci riuscirete.

1 Jules Verne (1828-1905) previde con notevole accuratezza molte scoperte tecnologiche del futuro, quali il sottomarino, la televisione e i viaggi spaziali.
2 Vedere l’Autobiografica di uno Yogi, capitolo 21.
3 I servizi religiosi della Self-Realization Fellowship furono tenuti in questo tempio, al 711 della 17ª Strada a Los Angeles, dal dicembre 1934 al settembre 1939. L’area fu successivamente espropriata dalle Autorità locali per il passaggio di un’autostrada.
4 È stato inaugurato nel 1939. ‘Yogoda’ è una parola coniata da Paramahansa Yogananda nel 1916, e deriva da yoga, unione, armonia, equilibrio, e da, ciò che conferisce. Un math è, in senso stretto, un monastero, ma il termine indica spesso anche un āśam o un eremitaggio.
Lo Yogoda Math di Dakshineswar è ora la sede della Yogoda Satsanga Society of India, il nome con cui è conosciuta l’organizzazione di Paramahansa in India. In Occidente, Yoganandaji ha tradotto il nome della sua società in inglese, registrando la sua opera come Self-Realization Fellowship. Śrī Daya Mata è presidente fin dal 1955 della Yogoda Satsanga Society of India e della Self-Realization Fellowship.
5 Matteo, XXI, 22.

(continua)

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