(Paramahansa Yogananda)
– Parte 3 di 4
Non accettate mai l’insuccesso
Vivete in un mondo in continua competizione. Se siete decisi, la competizione non vi spaventerà, ma vi renderà più forti. Dovete fare del vostro meglio ogni giorno, in ogni circostanza, allora potrete avere successo. Ma molti esseri umani non si impegnano. Oppure pensano che a loro vada sempre tutto storto e si ritengono sfortunati. Perché le cose non dovrebbero andare male? Non si adoprano per far crescere i semi del successo racchiusi nelle loro menti; sono troppo impegnati con le cose inutili. Molti pensano di non avere dentro di loro i semi del successo, ma voi li avete. Potete riuscire. Potete avere successo. Ma se pensate: “Sono finito”, siete finiti in quello stesso momento; avete già emesso la sentenza del vostro fallimento. Se invece siete positivi e pensate: “Va tutto bene, avrò successo”, e continuate a tentare, riuscirete nel vostro intento.
Non continuate a pensare agli insuccessi passati. Chi ha questa abitudine è persuaso che tutti i suoi progetti finiranno in un fallimento. Perché? Perché la sua mente è convinta che non avrebbero avuto successo. Più di una volta io mi sono trovato senza un centesimo mentre cercavo di provvedere a questa opera, ma ho sempre raggranellato i fondi necessari. Ci vuole coraggio, perché la mente dirà: “Dopo tutti questi anni, sei esattamente al punto di partenza”. Ma io dico alla mente: “Taci. Ti farò lavorare. Vedremo chi comanda”. Dovete fare di tutto per conseguire il vostro scopo. Ogni insuccesso vi dà il privilegio d’imparare qualcosa di nuovo e soprattutto vi aiuta a non ripetere gli stessi errori. Quando la mente si indebolisce, anche il vostro corpo diventa debole e vi rifiutate di lavorare. Allora siete finiti, siete morti. Perciò non arrendetevi mai.
La vita è una grande partita. Fate di tutto per vincerla. Migliaia di persone al mondo soffrono, alcuni non hanno le mani o non hanno i piedi per camminare: come potete voi, con tutte le vostre facoltà perfettamente integre, ammettere il fallimento? Non dovete farlo! Quando vi tirate indietro, il vostro modo di vedere è così confuso da farvi pensare che il mondo intero stia retrocedendo. Ma continuerete a progredire se state realizzando qualcosa. Sviluppate il vostro potere mentale. Fate in modo che il mondo intero sia ai vostri ordini!
Cercate la guida divina
Organizzate la vostra vita. Non perdete tempo. Se conducete una vita sociale troppo intensa, non concluderete nulla. State da soli. Appartatevi e immergetevi profondamente in voi stessi. Domandatevi: “Come posso avere successo?”. Qualsiasi cosa vogliate fare, pensateci finché non sarete completamente immersi in quell’idea. Pensate, pensate, pensate e fate progetti. Poi concedetevi una pausa, non passate subito all’azione. Fate un primo passo, quindi pensateci ancora. Qualcosa dentro di voi vi dirà che cosa dovete fare. Fatelo e riflettete ancora. Sarete ulteriormente guidati. Se imparerete a interiorizzarvi, unirete la vostra coscienza con la supercoscienza dell’anima; così, con forza di volontà, pazienza e intuizione infinite potrete far crescere quelle idee-seme del successo.
Mentre cercate di concretizzare ciò che avete in mente, chiedete sempre al Padre di guidarvi. Se il vostro ego è cieco e ha una voce forte, può soffocare l’intuizione e indurvi in errore. Ma se cercate soltanto di compiacere Dio nel vostro tentativo di fare qualcosa di utile, egli guiderà i vostri passi verso il bene. Il modo giusto di lavorare per ottenere il successo è quello di cercare di piacere a Dio, di fare del vostro meglio e poi di non preoccuparvi.
È così che dovete interpretare la vostra parte nel dramma di Dio; ma se vi immedesimate troppo nello spettacolo, vi renderete la vita impossibile. Saprete troppo tardi di aver sprecato del tempo. Perché non fate girare voi la ruota della vita anziché esserne travolti?
Siete voi che create la vostra debolezza o la vostra forza
Dovete essere capaci di realizzare qualsiasi cosa decidiate di fare. Quanti esseri umani si lasciano paralizzare dalle proprie cattive abitudini! Evitate le persone che vi inducono a fare del male. L’inerzia che sentite è causata solo da voi. La vostra mente debole è trattenuta proprio dai legami che vi siete creati con le cattive abitudini. Molti si lasciano ipnotizzare dall’ambiente, dalle brutte abitudini, dalle tendenze e dagli stati d’animo che derivano dalle vite passate. Permettere a queste limitazioni di ipnotizzarvi è un insulto alla vostra mente e all’immagine di Dio racchiusa in voi. Dovete eliminare le cattive abitudini e sviluppare il potere della mente grazie al quale assumerete il controllo sulla vostra vita.
Cominciate a vivere correttamente. Fate esercizio fisico, nutritevi saggiamente e così via. Non pensate di uscirne impunemente se mangiate e vivete in modo sbagliato, anche se per ora non ne soffrite. I devastanti effetti del vostro comportamento si faranno sentire anche troppo presto. Ricordo una studentessa che pesava più di novanta chili e aveva un aspetto poco giovanile e poco attraente. Mi domandò se poteva fare qualcosa per la sua salute. “Certo che puoi”, le dissi, “a condizione che eserciti la volontà. Per troppo tempo hai pensato di non poter fare nulla per te stessa; hai ipnotizzato la tua volontà costringendola ad accettare questo pensiero”. Le dissi di fare lunghe passeggiate, di mangiare in abbondanza frutta, verdura e noci e di eliminare tutti i cibi ricchi di amido e i dolci. Le ricordai che all’inizio la mente l’avrebbe spinta a mangiare qualcosa di dolce e che sarebbe stata tentata di cedere. “Ma devi decidere di dimagrire e poi agire di conseguenza con molta volontà”, dissi. Parecchi mesi più tardi la rividi e le domandai: “Ma sei proprio tu?”. “Sì”, rispose; “È meraviglioso”. Era veramente dimagrita e appariva molto più giovane e felice.
Avete controllato sul vostro conto corrente mentale se le entrate delle esperienze positive sono superiori alle uscite delle azioni negative? No. Vedreste che, in massima parte, le dispendiose abitudini cattive hanno divorato i profitti della felicità. Avevo l’abitudine di autoesaminarmi in questo modo per cercare di trasformare la mia vita come volevo che fosse.
Analizzate la vostra vita. La mattina vi alzate, dite in fretta una breve preghiera poi fate colazione e andate a lavorare. Più tardi pranzate, poi lavorate ancora; quindi arriva l’ora di cena, seguita da qualche passatempo inutile e, poco dopo, siete già a letto. La stessa, solita cosa ogni giorno! E ogni giorno la vostra volontà è indebolita dalle imposizioni delle abitudini e dell’ambiente. Perché permettete questo? Vi giustificate dicendo: “Un giorno o l’altro cercherò di fare le cose che so di dover fare”, ma quel giorno potrebbe non arrivare mai. Perché limitate le vostre capacità adattandovi al proverbio: “Non fare il passo più lungo della gamba”? Io penso che dobbiate fare il passo più lungo della gamba e poi mantenerlo. Non siate inutili. Rendete la vostra vita degna di essere vissuta.
(continua)
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