La musica del cielo

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Musica

La musica del cielo

C’ERA UNA VOLTA IL TUONO… che sconvolgeva tutti gli esseri viventi dotati di orecchie e non, li
lasciava muti e indifesi, li costringeva al riparo, poichè da quel momento tutto era più scuro, il
vento soffiava di nuovo più forte, il suono diventava tanti piccoli suoni, e tutto era in movimento,
l’acqua scorreva fra le rocce trasportando rami e foglie che ne aumentavano il volume, là, dove poco
prima del tuono c’era il silenzio

Per provare tutto ciò basta andare in una foresta pre-amazzonica (è meno rischiosa della foresta
vera e propria!), immaginare di non aver mai avuto un vicino di casa, uno stereo, una coscienza
formale delle cose, cercandosi più interiormente, che con gli occhi di chi ci è vicino in quel
momento… Il tuono rappresenta la musica nel suo più grande concerto udibile, con il suo potenziale
elettromagnetico copre la banda più bassa, (dal brontolio al botto) e non contento si mostra in
tutto il suo vigore con saette che schioccano acutissime, fornito del miglior riverbero : lo spazio
intero! Tutto ciò non riguarda solo le nostre orecchie, poichè la forma di energia che ci è stata
assegnata (il nostro corpo) vibra ben più profondamente al ricevere simili scariche accentrate in un
solo momento. (Quella sana e sottile sensazione di angoscia nell’udire un energia/suono/tuono che si
scatena ci fà sentire piccoli, come effettivamente siamo se ci misuriamo in energie manifeste). C’è
un esempio che ci descrive in piccolo l’effetto, le note basse del nostro stereo, (o in una
discoteca) fanno vibrare la nostra pancia, altre più acute sono sopportabili ma ben identificabili
con la zona della testa, altri modi quindi di ascoltare la musica, sensazioni da integrare alle
nostre orecchie per immergerci nel suono, che sia della nostra musica preferita, o di un
meraviglioso temporale.

Buon’Armonia a Tutti

Marco Baldi

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