La musica per curare i tumori: dal progetto di musicoterapia del comitato Chianelli nasce un libro
29 novembre 2012 Ultimo aggiornamento alle 16:26
Il progetto partito nel 2007 funziona da supporto al reparto di onco-ematologia pediatrica
DAL PROGETTO DI MUSICOTERAPIA NASCE UN LIBRO
di Ilaria Maiolino – umbria24.it
Lessere umano è fatto di suono. Egli stesso è suono e strumento. La comunicazione di una madre con
il suo bambino che abita nel suo ventre, per 9 mesi avviene attraverso i suoni. La musica ed il
suono sono dunque gli elementi primordiali della nostra essenza, un canale che consente di arrivare
a toccare le corde della profondità spirituale di ognuno di noi. Quando la capacità di ascoltare,
interagire e curare attraverso la musica diventa oggetto di studi e ricerche, si entra nel campo
della musicoterapia. La musicoterapia come terapia di supporto nella cura dei tumori infantili: la
singolare esperienza del reparto di enco-ematologia dellOspedale Santa Maria della Misericordia di Perugia diventa un libro.
La musicoterapia in ambito medico
Questa disciplina viene applicata in diversi contesti terapeutici e tra questi, assume un
particolare ruolo sociale quello nellonco-ematologia pediatrica. La città di Perugia, grazie al
sostegno del Comitato per la vita Daniele Chianelli Associazione per la Ricerca e la Cura delle
Leucemie, Linfomi e Tumori di Adulti e Bambini – può vantarsi di avere un centro di eccellenza per
la cura dei tumori infantili: il reparto di onco-ematologia pediatrica dellOspedale S.Maria della
Misericordia. Dal settembre del 2007, la musicoterapia è stata accettata come terapia di supporto
allinterno di questo reparto, grazie alla sensibilità del professor Franco Aversa. Da un anno, a
continuare il lavoro del suo predecessore è subentrato il prof. Maurizio Caniglia, che ha sostenuto
fortemente limportanza del gruppo multidisciplinare, formato da musicoterapisti, arteterapisti,
insegnanti, volontari, fisioterapisti, assistenti sociali che con il loro impegno quotidiano svolgono un valido sostegno anche per la stessa equipe medica.
Un progetto e un libro
Nel corso degli anni, voluta e sostenuta dal Comitato Chianelli, dai medici, dai familiari e dagli
stessi piccoli ammalati, la musicoterapia nel reparto di onco-ematologia pediatrica dellospedale di
Perugia, si è organizzata in un progetto dal nome non solo note (www.nonsolonote.it). Da questo
progetto, grazie anche al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, è nato un libro,
Musicoterapia in onco-ematologia pediatrica, metodologia di lavoro e valutazione dei risultati,
scritto da Lorenzo Capolsini e Mariolina Rossi, con la collaborazione di Maria Letizia Massetti,
Enzo Longo, Francesca Nobili e Sara Sassi. Il testo, unico riferimento letterario fino ad oggi sul
lavoro dei musicoterapeuti in un reparto di onco-ematologia pediatrica, è stato scritto con il
duplice obiettivo di proporre da un lato un metodo di lavoro con suggerimenti pratici, frutto di
esperienza sul campo, dallaltro aiutare il musicoterapeuta sul piano dellemotività: non è infatti
facile gestire la stabilità emotiva quando si lavora accanto al dolore, allincertezza della vita,
alla sofferenza non solo fisica ma spirituale. Limpianto teorico si arricchisce poi di narrazioni:
sono le storie vere dei bambini, quelle che si leggono arrivando alla fine con gli occhi lucidi, ma anche con una grande desiderio di speranza futura.
Un riconoscimento professionale in corso
Oggi la musicoterapia, nonostante operi in contesti così delicati, è una professione intellettuale
non ancora riconosciuta come tale. Ferdinando Suvini, presidente di AIM, lunica associazione di
musicoterapeuti presente su scala nazionale, in unintervista ci spiega qual è la situazione di
fatto.Oggi la musicoterapia non è ancora riconosciuta come professione intellettuale, come in altri
stati europei, ma molto si sta facendo in questa direzione: il disegno di legge sulle professioni è
attualmente in discussione alla Camera, per la definitiva approvazione. E inoltre in corso da parte
di AIM la procedura per il riconoscimento della sua certificazione ISO, che dovrebbe concludersi
entro sei mesi: la nostra associazione garantisce già ai musicoterapeuti una preparazione secondo
prassi rigide e metodi rigorosi quali corsi di formazione con criteri minimi di 700 ore, nelle aree
musicale-musicoterapica-psicologica-medica, e almeno 250 ore di tirocinio, aggiornamento
professionale ogni tre anni e servizi fiscali, legali e assicurativi rivolti ai suoi soci.
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