La natura dei nostri poteri mentali Cap.1

pubblicato in: AltroBlog 0
La natura dei nostri poteri mentali

Le Chiavi Mistiche dello Yoga: “La natura dei nostri poteri mentali”

di Guido Da Todi

Capitolo 1:

– LA NATURA DEI NOSTRI POTERI MENTALI

Una delle verità espresse da Gotamo, il Buddha, fu che l’uomo è l’unico
responsabile delle sue catene.

Egli intendeva parlare della natura mentale di ognuno di noi.

Per riuscire a cogliere realisticamente ed obiettivamente l’essenza ed i
significati del concetto occorre sintetizzarne alcuni altri, che ne sono
connessi.

Il primo riguarda la natura elastica dell’esistenza. Ossia, lo scambio
costante che appare tra la modalità energetica dell’essere e quella
sostanziale.

In effetti, si tratta di un nodo puramente teorico. Difatti, non esistono
due aspetti della realtà, bensì un costante avvicendarsi formale di suoi
differenti punti di manifestazione.

Nel volume “Il Tao della Fisica”, di Fritjof Capra, l’autore – descrivendo
la fisica delle particelle – afferma che l’apparente solidità della materia
è dovuta all’estrema velocità con cui si manifesta il muro delle strutture
atomiche soggiacente ad essa. Velocità che dà la sensazione del contrasto,
e della materia, qual è da noi intesa.

Fino a quando, tuttavia, un certo tipo di conoscenza non sarà
riuscita a filtrare nella diretta esperienza quotidiana dell’uomo,
questo ultimo continuerà a vivere in un mondo di sensazioni provocate, in
ultima analisi, dal potere sbalorditivo della sua mente primordiale.

Altro concetto da considerare, nella nostra analisi, è la natura del vuoto
archetipico (sia dal punto di vista della scienza moderna, che da quello
spiritualistico).

Il vuoto non è un contenitore privo di elementi esistenziali; ma, al
contrario è la radice energetica che dà fondamento e continuità alle cose
tutte.
È quel di cui parlano tutte le filosofie dell’essere, come
traguardo della ricerca interiore. Identifichiamo, quindi, questo nulla
(Mulaprakriti, nella letteratura vedica) quale oceano radicale di
sostanza prima, su cui e con cui qualunque forma vitale (dalle più sottili,
all’uomo, ed oltre) è plasmata.

Anche noi, di conseguenza, siamo una condensazione di energia, in costante
e mirabile movimento ed espressione.

Il valore di ogni gamma di meditazione (dalla più informale, alle tecniche
squisitamente iniziatiche) risiede nel potenziale di possibilità che l’uomo
ne sviluppa, e che gli offre la rivelazione e la padronanza sempre più
intensa della plasticità universale.

Ognuno di noi, quindi, si confronta, di conseguenza, sempre e solo con la
sua natura mentale, quando decide di cambiare la sua ottica di modulazione
espressiva, in rapporto alla vera natura dell’essere.

Una natura mentale che è intelligenza, progettualità, conoscenza delle
geometrie radicali dell’armonia innata; e che è, pure e tuttavia, la chiave
di entrata in una dimensione universale di forza genetica pura.

L’individuo, da tale punto di vista, si riconosce come un’onda sonora ed
evidenziata di un mare sottostante e molto più ampio di quanto egli stesso
non possa immaginare in un primo tempo.

Sta a lui decidere se dovrà restare succube delle correnti disordinate di
quel mare, oppure, gradualmente ed operosamente, prendere in mano i remi
del proprio destino ed iniziare a guidarlo.

Ecco, quindi, i valori preziosi della visualizzazione, dell’immaginazione
creativa, del controllo del pensiero.

Non si tratta solo di dare un ordine mentale della propria soggettività,
ma, innanzitutto, di decidere se sopravvivere – in prima istanza – e
gestire, poi, quella complicata placenta invisibile di sostanza vivente
primordiale, che circonda tutti noi, a da cui tutti noi deriviamo.

Quel che bisogna necessariamente aggiungere, qui, è che, secondo i
postulati espressi, l’inizio di ogni nuovo ciclo umano (sia esso una
semplice azione, o un complesso rinnovo della propria vita) si trova sempre
coinvolto, nel bene e nel male, da una pesante ed intricata ragnatela
vivente di tutti i pensieri, i desideri e le rappresentazioni spontanee ed
innate che derivano dai cicli precedenti.

Ogni pensiero è composto da una rudimentale intelaiatura di volontà
formale; da un’emissione radiante caratteristica; da un potere di
sintonizzazione e di attrazione verso una banda armonica planetaria della
stessa natura.

La mattina, quando usciamo da casa, qual è il nostro atteggiamento mentale?
L’anfora di quello che ci aspettiamo è mezza vuota, o mezza piena?

Quando ci troviamo di fronte a qualcuno che trattiamo con apparente
cordialità, quali sono le pulsioni reali che la nostra struttura soggettiva
ha nei suoi riguardi?

Siamo sicuri che il suo io occulto non le capti, a sua volta; o che egli
non ne venga influenzato? Qual è l’approccio generale e globale che abbiamo
verso le cose tutte della vita?
Diamo e ci attendiamo amore (la forza elettromagnetica più
potente dell’universo), oppure respingiamo, in cuor nostro, l’afflato
verso l’esistenza tutta?

Quel che daremo, ci ritornerà; anche se nessuno testimone apparente assiste
al nostro modo di pensare soggettivo.

“L’uomo è l’unico responsabile delle sue catene”…

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *