La natura dell’anima è beatitudine

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La natura dell’anima è beatitudine

di Yoganandaji

QUANDO L’ANIMA, che è Spirito individualizzato, ha la possibilità di
rivelarsi, può manifestare tutto l’appagamento e la soddisfazione dello
Spirito. È attraverso il contatto prolungato con la materia mutevole che si
sviluppano i desideri materiali. Proteggi l’anima dal turbamento della
mente provocato dalla folle danza del desiderio che genera dolore. Impara a
dominare il desiderio malvagio e selvaggio. Comprendi di non aver bisogno
delle cose che provocano infelicità, perché se cerchi nella tua anima,
troverai la vera felicità e la pace duratura, o beatitudine. Diventerai
così un “miliardario di beatitudine “.

La natura dell’anima è beatitudine, uno stato interiore e duraturo di gioia
sempre nuova e sempre mutevole che ti intrattiene in eterno, persino quando
attraversi le pene della sofferenza fisica o della morte. La mancanza di
desiderio non è una negazione; è piuttosto il raggiungimento
dell’autocontrollo di cui hai bisogno per riconquistare l’eredità del
completo appagamento custodita nella tua anima.

Per prima cosa, dai all’anima l’opportunità di manifestare questo stato
attraverso la meditazione. Poi, vivendo costantemente in questo stato,
compi il tuo dovere verso il corpo, la mente e il mondo. Non hai bisogno di
rinunciare alle tue ambizioni e diventare negativo; al contrario, lascia
che la gioia eterna, che è la tua vera natura, ti aiuti a realizzare tutte
le tue nobili ambizioni. Vivi le esperienze nobili con la gioia di Dio.
Compi i tuoi doveri con la gioia divina.

Tu sei immortale, dotato della gioia eterna. Non dimenticarlo mai durante
la commedia della tua vita mutevole e mortale. Questo mondo non è altro che
un palcoscenico su cui reciti la tua parte sotto la direzione del Regista
Divino. Recita bene il tuo ruolo, tragico o comico che sia, ricordando
sempre che la tua* vera* natura è la beatitudine eterna, e nient’altro.
L’unica cosa che non ti abbandonerà mai è la gioia della tua anima.

Impara quindi a nuotare nel mare calmo della beatitudine immutabile, prima
di provare a tuffarti nel vortice della vita materiale, che è il regno del
dolore, del piacere, dell’indifferenza e della pace illusoria ed effimera.

La pratica sincera della meditazione porta profonda beatitudine. Questa
beatitudine sempre nuova non nasce dal desiderio; si manifesta al magico
comando della tua calma interiore, nata dall’intuizione. Esprimi sempre
questa serenità. Quando sopraggiunge la beatitudine, la riconoscerai come
un Essere universale consapevole e intelligente al quale puoi rivolgerti, e
non come uno stato mentale astratto. Questa è la prova più sicura che Dio è
sempre esistente, sempre cosciente, sempre nuova beatitudine.

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