La preghiera: armonizzare mentepancia

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La preghiera

Armonizzare mente-cuore-pancia

L’ uomo non ha spiegazione della sua presenza sulla terra, dell’ esistenza della natura che lo
circonda, degli eventi naturali, della vita e della morte… Giocoforza immaginare esseri superiori,
‘’dei’’ ai quali rivolgere suppliche, offerte di fiori, frutti, bruciare legni preziosi, resine,
bacche odorose ( la parola profumo proviene dal latino ‘per fumum’ cioè attraverso il fumo far
giungere agli dei il rispetto, la preghiera degli uomini ), fino ai sacrifici umani: si trattava in
genere di dei capricciosi, vendicativi fino all’ irrazionalità, talora antropomorfi, talora
rappresentati da animali chimerici. Un tentativo di imporre un Dio unico venne fatto nell’ antico
Egitto quando il faraone Akhenaton cancellò tutti gli dei per imporre il dio unico Athon, non ebbe
grande successo, infatti alla sua morte i sacerdoti riportarono in auge l’ antica religione come
religione ufficiale del regno. Addirittura si cercò di cancellare monumenti e iscrizioni che
potevano ricordare il faraone accusato di apostasia. Il Dio unico si ripropose con l’ avvento dell’
ebraismo, del cristianesimo e dell’ islam. L’ uomo cercò, comunque, delle prove che attestassero l’
esistenza di Dio e molti uomini dotti, monaci, mistici, dedicarono la loro vita a questa ricerca. S.
Anselmo (1033 – 1109) che, dalla natia Aosta fu, chiamato, essendo divenuto uno degli intellettuali
più influenti del suo tempo, alla cattedra arcivescovile di Canterbury con la sua ‘’prova
ontologica’’cercò di provare l’ esistenza di Dio: ‘’se ciò di cui non può pensarsi nessuna cosa
maggiore può essere pensato non esistente, ciò di cui non può pensarsi nessuna cosa maggiore non è
ciò di cui non può pensarsi nessuna cosa maggiore. E ciò è contradditorio. Dunque qualcosa di cui
non può pensarsi nessuna cosa maggiore esiste in modo così vero che non si può pensare non
esistente.’’ (Anselmo Proslogion)

Al di là dell’ eloquio complesso come si conviene ad un dotto dell’ epoca, Anselmo afferma che non
si può pensare a nulla di più perfetto del Creatore, per noi il Dio dei cristiani. Per dovere di
cronaca non tutti gli studiosi accettarono le sue teorie, Kant fu tra questi; a favore si espressero
Cartesio, famosa la sua affermazione: ’cogito ergo sum’ ed il filosofo tedesco Hegel. La logica
cartesiana, comunque, influenzò profondamente la sua epoca e le successive fino ai giorni nostri e
fu la causa della dicotomia dell’ uomo che fino al medioevo era considerato un tutt’ uno ( anima,
spirito, corpo) e di quella scienza che impera ancora attualmente e che devolve la cura del corpo
alla medicina, l’ anima alla religione, lo spirito alla filosofia….. Ad un ritorno all’ unicità
dell’ uomo stiamo assistendo coll’ avvento, oggi, della medicina olistica, considerata medicina non
convenzionale e non ancora ufficialmente accettata e della PNEI ( psico-neuro-endocrino-immunologia
) nella medicina ufficiale e al ritorno dell’ importanza della preghiera, sia diretta che a
distanza, anche se il soggetto ne è inconsapevole, provato da esperimenti in doppio cieco effettuati
dal dr. R. Byrd (già cardiologo dell’ Università di Berkley, California ) e da altri.

Questa immagine è nel pubblico dominio perché il relativo diritto d’autore è scaduto – da Wikipedia
– E’ d’ obbligo citare Santa Ildegarda di Bingen, mistica medievale di origine tedesca, che ebbe i
natali nel 1098 nell’Assia e dopo una vita trascorsa tra studi di medicina, musica, erboristeria,
dietologia, preghiera, morì all’ età di 81 anni già in odore di santità. Ildegarda diffonde racconti
delle sue visioni; e, in forma di visione, tratta argomenti di teologia, di dogmatica e di morale.
Esaltando le “opere di Dio”, include tra esse le piante, i frutti, le erbe, i minerali, la Luce,
intesa come fede, che possono concorrere a risanare il corpo e l’ anima. Santa Ildegarda insegna ad
esprimere l’amore a Dio attraverso il canto: gli effetti terapeutici del canto e della musica ( oggi
si parla di musicoterapia ) erano ben note alla santa che era convinta che nel canto si ricomponesse
la triade dell’ uomo e per questo mezzo fosse guidato verso Dio e considerò questo la più alta forma
di preghiera tesa al raggiungimento di una guarigione globale. Secondo santa Ildegarda la salute non
è considerata soltanto come sanità di corpo, ma come ripristino dell’ armonia della triade corpo
anima e spirito così come Dio lo ha creato, per questo ella si prodigò perchè tecniche e metodologie
restituissero l’uomo alla sua unità da lei definita ‘’integritas’’. La migliore cura secondo
Ildegarda non è soltanto tecnica o medica ma include il perdono, la consapevolezza, l’attenzione e
l’intenzione del cuore, cioè la preghiera.

Una preghiera di Santa Ildegarda I DONI DELLA LUCE “O Fuoco dello spirito consolatore, Vita della
vita di tutte le creature! Santo se Tu che animi il Creato Santo sei Tu che risani le ferite
purulente. O Tu, potente Via che tutto attraversa, in alto, nei cieli, in basso sulla Terra Tu
unisci e racchiudi ogni cosa in una.

Fluttuano le nuvole attraverso Te Soffiano forte i venti Gocciolano le pietre E i ruscelli sgorgano
dalle fonti, Tu fai spuntare il verde dalla Terra. E poi in ogni istante crei uomini Capaci di
comprensione, Colmati di gioia dall’alito della saggezza. E per questo sia lode a Te, a Te Voce
della lode a Te Gioia della Vita a Te Speranza e potente gloria perché concedi i doni della Luce”
(Preghiere, 120-121) * la Bibbia ci presenta Dio come “Colui che guarisce ” (Es 15, 26; Dt 32, 29).

La fiducia nella propria ripresa è legata alla certezza della grazia di Dio. E’ la fede che Cristo
esalta nei suoi miracolati, dove fede non indica solo riconoscimento del potere taumaturgico di
Cristo, ma esprime l’attesa, il proposito, la certezza della guarigione, così che tutte le
superstiti energie psicofisiche siano mobilitate nell’accogliere e assecondare l’opera della grazia.
La guarigione, infatti, altro non è che l’amore di Dio versato nei nostri cuori dallo Spirito Santo:
un amore che ci guarisce (13). Parliamo del cuore, il cuore sede dei dolori, dell’ amore, delle
emozioni: è infatti un organo molto sensibile agli attacchi emotivi che si esplicano con aumento dei
battiti ( tachicardia ), alterazioni del ritmo ( aritmia ) fino all’ arresto cardiaco… tra i
popoli di tutto il mondo si parla di ‘’morire di crepacuore’’ Il movimento del cuore ‘’sistole e
diastole’’ scandisce il nostro ritmo della vita… quando il cuore si ferma, si ferma la nostra
vita. In astromedicina , l’ antica medicina che considerava l’ uomo partecipe del cosmo, famosa l’
asserzione di Ermete Trimegisto nella Tavola Smeraldina ‘’così in alto come in basso’’ quindi il
riconoscimento dell’ uomo che, nella sua complessità, riflette il cielo.

Nel sistema tolemaico la terra era al centro dell’ universo ed era rappresentata come una sfera,
circondata da altre sette sfere celesti, cioè i pianeti, quelli che gli uomini potevano vedere e che
secondo la sequenza caldaica erano rappresentati partendo dall’ alto: – Saturno, Giove, Marte, Sole,
Mercurio, Venere, Luna. La sequenza dei pianeti si può comprendere attraverso lo studio della
mitologia greca: i pianeti non erano considerati nella loro materialità, ma come entità superiori,
metafisiche, dei appunto, che si riflettevano nella funzionalità degli organi. I greci avevano
mutuato questa concezione dagli antichi egizi: nella terra dei faraoni gli organi-dei erano chiamati
Neter. I pianeti rappresentavano la funzione, non l’ organo, che era invece rappresentato dal segno
zodiacale. Iniziando da Saturno che rappresentava l’ ipofisi si giunge al Sole, definito il grande
luminare, collegato al cuore e che, pur non essendo una ghiandola, era considerato così importante
da attribuirgli la funzione del sole, la stella più luminosa, quella che permette la vita sulla
terra. Una piccola parentesi per acclarare la validità di questa concezione anche dopo la
rivoluzione copernicana: il fatto che la terra non fosse più al centro dell’ universo non poteva
interessare gli uomini che vedevano la sequenza sempre delle stesse stelle, le medesime stagioni,
sempre l’ inizio della primavera al punto dell’ equinozio sia pur spostato di anno in anno in quanto
già gli antichi egizi erano a conoscenza della precessione degli equinozi. Anche nella religione
cristiana c’è un richiamo all’ importanza del sole: i santi venivano rappresentati con l’ aureola (
sole ), ma la testa appiattita, cioè si eliminava quella parte di cervello cui si attribuiva l’
influenza della luna che rappresenta il riflesso del sole, infatti la luna non splende di luce
propria, ma riflette quella del sole.

Torniamo al cuore: nell’ iconografia cristiana spesso vediamo il Cristo che mostra il cuore da cui
scaturiscono fiamme o circondato da un’ aureola di raggi luminosi; è il cuore circondato dal fuoco
dell’ amore o circondato dai raggi caldi del sole. In Medicina Tradizionale Cinese il cuore è
associato all’ elemento fuoco, al colore rosso ed il suo organo complementare è l’intestino tenue.
Il cuore è sede dello Shen cioè dell’ energia mentale, ha una posizione molto importante in quanto
presiede allo psichismo generale. Il cuore invia lo Shen a tutti gli altri organi, i quali, a loro
volta,danno ad esso ognuno la caratteristica peculiare dell’ organo stesso. La pancia, da sempre
considerata esclusivamente un laboratorio chimico e, in ultima analisi un insieme di organi non
dotati della ‘nobiltà’ che si è sempre attribuita al cervello, si è dimostrata, secondo ricerche
recenti, essere il secondo cervello, tanto nobile quanto quello contenuto nella scatola cranica. In
tutte le culture, nei modi di dire, nel senso comune, la pancia è tradizionalmente la sede
principale dei sentimenti e delle emozioni, delle reazioni un pò rozze, quasi animalesche, oserei
dire.. niente di più errato alla luce di recenti studi. Come il cervello della testa anche quello
addominale produce sostanze psicotrope che influenzano gli stati d’animo, come la serotonina, la
dopamina, ma anche oppiacei antidolorifici, endorfine. Alberga il 70% delle cellule del sistema
immunitario.

Al secondo cervello sono affidate le “decisioni viscerali”, cioè spontanee e inconsapevoli: ha
quindi un ruolo importante nella gioia e nel dolore. Fissa i ricordi legati alle emozioni, si
ammala, soffre di stress e di nevrosi ( coliti spastiche ) Prova sensazioni, pensa e ricorda.
L’intestino si emoziona, soffre, gioisce: l’intestino è “intelligente” Emeran Mayer, docente
all’università della California, ha scoperto che una parte dei messaggi del cervello addominale
arriva nel sistema limbico, che è la parte intermedia del cervello tra il cervello protopatico o
rettiliano e la corteccia e che è la sede delle emozioni, influenzato anche dai suoni, quindi dalla
musica e dal canto e dai colori e dai profumi, comprende le fibre neurovegetative che si
distribuiscono agli organi degli apparati digerente, respiratorio e al cuore unendosi con le fibre
del sistema simpatico. Apro una parentesi per parlare dello sviluppo cerebrale nell’ evoluzione
umana. Questa nuova parte del cervello aggiunse al repertorio cerebrale le reazioni emotive che
hanno più specificamente a che fare con le quattro funzioni della sopravvivenza ( nutrizione, lotta,
fuga, riproduzione) e le emozioni che gli sono proprie: ira, rabbia, paura, piacere, desiderio ecc.
Quando si evolse ulteriormente, il sistema limbico perfezionò altri due strumenti: l’apprendimento e
la memoria. La neocorteccia rende possibili anche le finezze e la complessità della vita emozionale.
Ciò conferisce ai centri emozionali l’immenso potere di influenzare il funzionamento di tutte le
altre zone del cervello, compresi i centri del pensiero. aiuta a mantenere l’omeostasi, ossia un
ambiente costante di benessere nel corpo. Si potrebbe parlare a lungo del secondo cervello, ma, in
questa sede, volevo soltanto richiamare l’ attenzione sull’ importanza del cervello addominale. A
questo punto dobbiamo parlare del nervo vago che, originato nel midollo allungato con le sue fibre
parasimpatiche controlla tutta la muscolatura liscia ( non dominabile dalla volontà ) in particolare
innerva sia lo stomaco. che l’ intestino, fa eccezione il cuore, che, pur costituito da fibre
muscolari striate non può essere dominato dalla volontà. Questo significa che il nervo vago è
responsabile della frequenza cardiaca, della peristalsi gastrointestinale, della sudorazione e di
alcuni movimenti della bocca, inclusi i muscoli del palato e della respirazione (tenendo aperta la
laringe), riceve informazioni dall’orecchio esterno, attraverso il nervo di Alderman,e parte delle
meningi.

Doveroso un richiamo, sia pur stringato alla PNEI ( psico-neuro-endocrino-immunologia ) che sta
trsasformando il concetto fin qui perseguito dalla medicina cartesiana, allopatica e che sta
dimostrando come nell’ essere umano tutto è correlato e nonostante o forse grazie agli studi sempre
più approfonditi possiamo tornare alla scienza antica per risanare l’ Uomo Uno. Da queste scarne
notizie si può desumere quanto possa influire l’ affidarsi a Dio con la fiducia di una preghiera
sentita profondamente sul ristabilimento dell’ armonia dell’ essere umano che spera dal Creatore
salute globale, armonia, ritorno alle origini della creazione edenistica. Gli effetti della
preghiera sulla guarigione sono stati studiati scientificamente. Alcuni esperimenti svolti sul
finire de XX sec. hanno confermato che siamo immersi in un campo di energia che collega tutti noi
agli eventi che avvengono in tutto il mondo. La ricerca ha dimostrato che grazie a questo campo
energetico, chiamato in vari modi ‘’ologramma quantico’’ ‘’Mente di Dio’’ ecc. le convinzioni e le
preghiere che esprimiamo sono trasmesse al di fuori di noi. Uno studio dello Yeshiva College di New
York, pubblicati sulla rivista Psychology and Health ha provato la stretta correlazione tra
preghiera e benessere fisico, perciò, rifacendoci alla dottrina olistica, anche mentale e
spirituale. Lo studio è durato 7 anni ed ha coinvolto 95000 donne, è risultato un 20% di mortalità
inferiore nel gruppo che effettuava pratiche di preghiera e si recava nel luogo di culto una volta
alla settimana. Del 15% nel gruppo che non frequentava settimanalmente la chiesa. Harvard Medical
School ha introdotto nei programmi di laurea delle facoltà di medicina anche corsi di “Religione,
spiritualità e salute”.

E. Mayer afferma, a seguito di prove sperimentali, che ‘’l’addome crea l’atmosfera per la testa: la
testa è la “banca delle emozioni” perciò raccoglie tutte le reazioni e i dati, soprattutto nella
corteccia frontale, particolarmente legata all’addome. Il cervello addominale, che è un’enorme
fabbrica chimica, produce una quarantina di neuromediatori con i quali comunica col cervello della
testa. Le cellule di entrambi i cervelli infatti parlano la stessa lingua chimica: questo spiega
perché spesso nei malati di Alzheimer e di Parkinson si riscontra lo stesso tipo di lesioni in
entrambi i cervelli ( cranico e addominale ) infatti i farmaci psichiatrici agiscono anche
sull’intestino e quelli gastroenterici anche sul cervello. Un ormone gastrico, la secretina, viene
sperimentato nella terapia dell’autismo, una malattia psichiatrica. Un medicinale per la terapia
dell’ emicrania seda gli intestini iperattivi, gli antidolorifici calmano alcune infiammazioni del
tratto digerente e alcuni antidepressivi agiscono sull’umore cerebrale, ma anche sul cervello
addominale causando diarrea o stitichezza. Queste scarne notizie dirimono il quesito posto nel
titolo e danno ragione alla medicina olistica, vibrazionale che si prefigge di curare l’ uomo
‘’uno’’ così come concepito da Dio, microcosmo nel macrocosmo ed il contributo fondamentale della
preghiera che coinvolge i tre organi cervello, cuore, pancia.

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