La prova dell’istruzione

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La prova dell’istruzione

di Urmila Devi Dasi

Tradotto da bhakta Sergio

Durante l’ultima settimana dell’ultimo anno di scuola, gli studenti sudano freddo al pensiero
dell’esame finale. Una volta passato l’esame e guadagnato il loro diploma, saranno autorizzati a
considerarsi istruiti.

Ma la cultura Vedica ha un’altro standard. Il saggio Canakya, i proverbi del quale venivano spesso
citati da Srila Prabhupada, metteva alla prova l’istruzione di una persona con tre prove – prove di
carattere e di natura etica.

Donne come madri:

La prima prova: matrvat para-daresu. Nel metodo di istruzione ideale, un giovane uomo correttamente
educato dovrebbe essere in grado di considerare ogni donna, che non sia sua moglie, come se fosse la
propria madre. In altre parole, la sua mente e il suo cuore dovrebbero essere libere dal desiderio
del sesso fuori dal matrimonio. Nello stesso modo, una ragazza dovrebbe vedere ogni uomo, che non
sia suo marito, come il proprio padre.

Nella società Vedica, i ragazzi venivano educati a rivolgersi alle donne chiamandole “madre”. I
membri del movimento della Coscienza di Krishna insegnano tutt’oggi questa regola. Gesù Cristo ha
insegnato un principio simile quando disse che un uomo che desidera una donna che non sia sua moglie
ha già commesso adulterio nel suo cuore.

Spazzatura nella strada:

La seconda prova della vera istruzione riguarda il modo in cui lo studente vede la proprietà altrui.
Canakya dice para-dravesu lostravat: una persona istruita vede la proprietà altrui come se fosse
spazzatura o pietre per la strada.

Un bambino dovrebbe essere educato a non toccare le cose degli altri senza permesso. Se vedo che uno
dei nostri studenti tocca qualcosa sul banco di un altro bambino gli dico : “E’ tuo quell’oggetto?
Il proprietario ti ha dato il permesso di toccarlo? Se non è così, rimettilo a suo posto.” Sono
molto attento a mostrare tanto rispetto per le loro proprietà quanto quello che mi aspetto mostrino
per le cose mie e degli altri studenti. Non tocco e non frugo mai tra le loro cose senza il loro
permesso.

Come vedere gli altri:

Terzo, atmavat sarva-bhutesu: una persona istruita considera gli altri esseri viventi come se
stesso. Seguendo una regola d’oro: tratta gli altri nello stesso modo in cui vuoi essere trattato.
“Gli altri” non significa solo la propria famiglia, i propri concittadini o anche soltanto gli
esseri umani. Come ci farebbe notare Srila Prabhupada, anche gli animali crudeli e feroci, come le
tigri, amano i loro cuccioli. Canakya darebbe una votazione sufficiente soltanto quando una persona
è in grado di applicare questa regola d’oro anche verso un nemico o verso un animale indifeso.

Una persona che ha imparato a vedere gli altri nello stesso modo in cui vede se stesso sarà
naturalmente vegetariana. Penserà : “Non mi piace la sofferenza, allora perchè dovrei far soffrire
un animale solo perchè io possa mangiare?” . Sarà sincero: ” Non mi piace essere ingannato, perchè
dovrei ingannare gli altri?”. E parlerà sempre in modo costruttivo : “Mi piace sentire la verità,
non mi piace essere insultato, e voglio sentire ciò che è utile per me. Voglio parlare agli altri in
questa stessa maniera”. Una persona davvero istruita, quindi, cerca di non fare del male a nessuno,
nemmeno con le sue parole.

Uno studente che conosce le leggi del karma sa che quello che fa agli altri sarà fatto a lui. Anche
solo per interesse personale, quindi, seguirà il principio del “fare agli altri quello che vorremmo
fosse fatto a noi”. Comprendendo la legge del karma, lo studente imparerà ad avere rispetto per il
potere, la giustizia, la misericordia e l’amore di Dio. A quel punto lo studente può andare oltre i
princìpi dell’etica e diventare trascendentalmente istruito.

Krishna da la definizione di “istruzione”:

Krishna definisce come persona istruita colui che vede tutti gli esseri viventi come frammenti
spirituali della Sua Persona. Krishna dice che infine una persona saggia si abbandona a Lui, vedendo
tutto in Lui.

Sfortunatamente, in questa buia Era di Kali migliaia di scuole consegnano diplomi senza considerare
il carattere etico e spirituale dei loro studenti. Quanti studenti universitari hanno il cuore
libero dalla lussuria, dal sesso al di fuori del matrimonio? Quanto hanno imparato a rispettare la
proprietà e i sentimenti degli altri? Sentiamo continuamente notizie di molestie, aggressioni
sessuali e furti nelle università, e vediamo che gli studenti avanzati negli studi sono avanzati
anche nel consumo di carne e nella crudeltà.

Ma non dobbiamo rassegnarci a lasciare che i nostri bambini siano educati da un sistema scolastico
che, secondo gli standard Vedici, insegna solo ignoranza. Piuttosto, impegnamoci per crescere le
nuove generazioni di studenti sotto la protezione di una saggezza etica e spirituale.

www.iskcon.it/prabhupadadesh/L%27esame%20dell%27istruzione.htm

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