La purezza di ogni nostra motivazione

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La purezza di ogni nostra motivazione

di Marco Ferrini

Noi non siamo soli, viviamo in un mondo di relazioni che divengono parte integrante della nostra esistenza, di cui tenere conto consapevoli che siamo partecipi di un meraviglioso disegno, che potremmo definire “Io e gli altri nel gioco della vita”.

Non sempre ne siamo coscienti quando agiamo.

Alle volte riconosciamo la partecipazioni degli altri, altre questa interazione ci risulta invisibile, così come alle volte non cogliamo neanche il sorgere dei nostri pensieri, l’accrescere dei desideri prodromi delle nostre azioni. Ciò che vediamo è soltanto l’atto finale del nostro agire, ma non la motivazione che ci ha sospinto e su cui non abbiamo riflettuto prima.

Dovremmo interrogarci profondamente sulle nostre motivazioni, per trarne comprensioni e intuizioni delle nostre tendenze e delle possibili conseguenze. Dovremmo riflettere e contestualizzare le nostre motivazioni in rapporto all’ambiente in cui viviamo e in cui l’azione dovrebbe essere intrapresa. L’egocentrico, invece, agisce senza curarsi degli altri, senza ponderare le possibili ripercussioni su coloro che sono parte integrante del contesto in cui opera, ignorando il benessere altrui a vantaggio esclusivo del proprio. La persona egoista agisce a un livello ancora più basso e gretto dell’egocentrico, cercando di ottenere ciò che brama a qualsiasi prezzo.

Questi comportamenti, che si radicano nel tempo, sono pericolosi non solo per gli altri, ma per l’individuo stesso la cui visione è sempre più ottenebrata, scavando delle voragini nella personalità e rischiando di essere risucchiati nell’abisso. Purtroppo, lo specchio non è in grado di riflettere il nostro livello di coscienza, né vediamo se l’abito che indossa è di color nero, rosso o bianco, in altri termini se è sotto l’influenza dell’energia di tamas (peculiare all’ignoranza, alla stolidità, all’apatia, alla letargia), di rajas (corrispondente ad agitazione, ansietà, iperattività ed eccitazione) o di sattva, che favorisce il conseguimento di un equilibrio interiore, sviluppando armonia, bontà e rendendo la coscienza luminosa.

Nel linguaggio alchemico questi stadi del processo di purificazione erano definiti nigredine, rubedine e albedine.

Ognuno di noi è una cassa di risonanza unica e diversa per carattere, esperienza e sensibilità a cui l’universo risponde.

La nostra unicità è data dalla combinazione di guna (tamas, rajas, sattva, energie strutturanti delle materia) e karma, ma oltre ad avere una natura umana, siamo anche esseri spirituali che, se risvegliati, sono consapevoli della propria eternità, capaci di correggersi e favorire il processo di evoluzione in questa esistenza incarnata.

Se a qualcuno non piace il proprio carattere, non deve viverlo passivamente o con facile rassegnazione, perché attraverso la consapevolezza e un forte atto di volontà lo si può modificare.

La soluzione é sempre in noi.

Se adottiamo una disciplina costruttiva, un metodo e una epistemologia, sviluppiamo quella capacità critica costruttiva nel divenire capaci di fare non solo proteste ma anche proposte.

La coerenza è la cifra ultima per verificare chi siamo da come ci comportiamo, nel rispetto e in armonia con l’ambiente che ci circonda e con tutti gli altri esseri viventi. Non si può parlare come dotti e agire come stolti. Possiamo correggerci in funzione della nostra natura spirituale, grazie ad una guida esperta che sappia orientarci e renderci consapevoli della nostra eternità, dandoci la visione nello scoprire che siamo capaci di superare una vita di temporanea sofferenza e costruire la nostra autentica felicità.

Marco Ferrini

www.marcoferrini.net/

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