La Scienza dell’Alimentazione. Cosa fare e cosa non fare 4 parte di Yoganandaji

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– La Scienza dell’Alimentazione Yoga –

DIETA E SALUTE

di Yoganandaji

(Quarta parte)

MODERAZIONE PER LA SALUTE

Ci viene detto: “Moderazione, in tutte le cose”. Questo consiglio si applica alla salute nelle sue
diverse fasi, nel lavoro, nel mangiare, nel riposo e nella ricreazione. Molti di noi esagerano,
almeno in una direzione. Molti di noi mangiano troppo; pochi, in verità, lasciano la tavola con la
sensazione che potevano prendere di più per arrivare alla sazietà; eppure, questo è uno dei segreti
principali per mantenere il corpo sano e ottenere dei benefici reali dal nostro cibo.

Altri amano talmente il loro lavoro che tutto il resto diventa secondario e la salute di conseguenza
ne soffre. Le proprie prospettive si restringono, la spugna dell’energia viene spremuta, quando
nelle proprie attività quotidiane non viene iniettata la diversità di interessi. Il lavoratore
estremamente coscienzioso necessita di frequenti periodi di completo rilassamento, oltre a dei
giochi e altre forme di divertimento, per allontanare totalmente l’attenzione dal lavoro. Tuttavia,
mentre è bene indulgere in qualche forma di sano e semplice divertimento, anche qui bisogna
praticare la moderazione.

Tutto ciò che mangiamo, pensiamo, facciamo e contattiamo reagisce sulla salute del corpo e una volta
ogni tanto sarebbe bene fare un inventario personale. Dovremmo fare il controllo di noi stessi e
vedere verso cosa stiamo mirando realmente. Dovremmo scoprire se stiamo progredendo onestamente
verso quella meta, a spese della nostra salute, “guadagnando così il mondo intero, ma perdendo la
nostra anima”. Perché ricordate sempre che il corpo fisico è lo strumento di espressione dell’anima
durante il suo soggiorno su questo piano terreno.

MENTE E DIGESTIONE

Nel processo alimentare e digestivo, la mente è più coinvolta di quanto non venga comunemente
riconosciuto. Se si vuole mantenere un alto livello di salute ed efficienza, bisogna imparare e
seguire prima di tutto alcune semplici leggi della nutrizione.

Di grande importanza è la giusta selezione e preparazione del cibo come pure la giusta atmosfera e
l’ambiente in cui mangiarlo. Una presentazione attraente e l’odore delizioso del cibo prepara
l’apparato digerente a riceverlo. Anche le emozioni svolgono un ruolo importante nel processo della
digestione. Sia le impressioni piacevoli che quelle spiacevoli causano una reazione nel sistema
nervoso simpatico che controlla la digestione.

Gli organi della digestione rispondono prontamente alle impressioni mentali, mediante la loro
connessione col sistema nervoso simpatico, e perciò in nessun momento della giornata le impressioni
spiacevoli fanno tanto danno come all’ora dei pasti. L’ansia, la depressione, la paura, la collera,
ecc., ritardano la digestione; mentre il buon umore, la speranza, il coraggio e la serenità
stimolano la buona digestione. Tutte le preoccupazioni, gli affanni e i pensieri delle difficoltà
devono essere messi da parte, in particolare mentre si mangia. E si dovrebbe mangiare sempre con il
cuore pieno di gioia e di gratitudine. Se l’apparato digerente deve funzionare normalmente, la mente
deve assumere il controllo ed essere padrona dell’ambiente, per fare in modo che vi sia solo calma e
affabilità quand’è ora di mangiare.

LA VOSTRA MEMORIA STRABILIANTE

L’arte di sviluppare la memoria è importante non solo per ricordare tutte le cose buone di questa
vita, ma anche quelle di tutte le vite passate. Tramite essa potete ricordare il vostro puro Se’
dimenticato, la vera immagine di Dio e il puro Spirito dimenticato dentro di voi.

La mente cosciente opera attraverso i sensi di vista, udito, odorato, gusto e tatto durante lo stato
di veglia, ma la notte dorme. La mente subcosciente opera attraverso la memoria durante lo stato di
veglia e di notte attraverso i sogni. Durante il giorno è sveglia e lavora nella mente cosciente
facendo registrazioni per lei; e come un vecchio portiere rimane sveglia anche durante il sonno, la
notte, badando alle funzioni del cuore, dei polmoni e di altri organi del motore umano, agendo nel
contempo come direttore-operatore dei film mentali di sogno nella terra dei sogni. La supercoscienza
opera dapprima nella mente subcosciente e poi nella mente cosciente, senza farsi irretire in esse.

Le stelle, i fiumi, gli oceani, le nebulose, le fornaci del sole, i cataclismi, i nubifragi, i
lampi, gli spazi immensi, gli inverni nevosi, le primavere piene di fiori, le estati assolate, gli
autunni ricoperti di foglie, la pioggia piangente e le nuvole tristi, sono tutti pronti ad aiutarci
a rappresentare lo spettacolo della vita e della morte, di arrivi e partenze, di apparizioni e
scomparse, e forse ricomparse.

PROVA DELL’ESISTENZA DI DIO

La grande prova dell’esistenza di Dio si può trovare solo dentro, praticando profondamente ogni
giorno qualche giusto metodo di meditazione appreso da un guru competente. L’Autorealizzazione non
verrà mai attraverso credi non verificati. La luce di Dio non potrà mai splendere attraverso le
porte chiuse del cieco sentimento. Dio si può trovare spalancando le finestre della ricerca logica.
La soddisfazione di credere in Dio senza stabilire un vero contatto con Lui è la morte della
saggezza e del rapporto d’amicizia divina. Non rimanete oziosi e nascosti dietro il manto della
religione confessionale, cessando così di fare un vero sforzo per conoscere Dio in questa vita. Non
morite nell’ignoranza; al contrario, morite nella saggezza, per vivere per sempre in Dio.

La pratica sincera della meditazione porta profonda Beatitudine. Questa Beatitudine sempre nuova non
nasce dal desiderio. Essa si manifesta nel momento in cui ogni inquietudine e tutte le altre qualità
indesiderabili scompaiono al magico comando della vostra calma interiore, nata dall’intuizione.
Manifestate sempre questa serenità. Quando la Beatitudine verrà a voi, la riconoscerete come
l’Essere universale cosciente e intelligente al quale potrete rivolgervi, e non come un astratto
stato mentale. Questa è la prova più sicura che Dio è Beatitudine Eterna, sempre cosciente e sempre
nuova.

CIBI E METODI CURATIVI

“E Dio disse: “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero in
cui vi è il frutto, che produce seme; saranno il vostro cibo. A tutte le bestie selvatiche, a tutti
gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita,
io do in cibo ogni erba verde” E così avvenne”. – (Genesi 1: 29-30).

– Non ho tempo per me Stesso –

Spesso ricevo questa risposta dalle madri che si sacrificano e dai padri che lavorano duramente –
persone buone e modeste, cadute nella solita routine di pensiero e azione – che servono quelli che
dipendono da loro per considerazione e sostentamento: “Ma, Maestro, praticamente io non ho tempo per
me stesso”. Questo è un punto di vista sbagliato, un alibi improvvisato e mostra una scarsissima
organizzazione e utilizzazione delle ventiquattr’ore.

Non sto dicendo di trascurare i doveri che vanno adempiuti; ciò, naturalmente, sarebbe contrario
alle leggi dello sviluppo spirituale. Io chiedo ai miei studenti, di qualsiasi ceto, di dedicare una
parte del giorno allo sviluppo fisico personale. Solo così si può accelerare il progresso e
sbocciare spiritualmente. Non si guadagna nulla trascurando la propria persona; anzi, in questo modo
si ritarda l’evoluzione.

La cura che prestiamo a noi stessi ci permette di rendere un più grande servizio all’umanità;
altrimenti è come il caso di un cieco, che conduce un altro cieco. Possiamo ancora vederla in questo
modo: la vita stessa ci è data da Dio; il nostro veicolo fisico proviene dalla stessa fonte; come
possiamo quindi trascurare o abusare coscientemente di ciò che ci è stato dato in prestito per il
limitato periodo del nostro soggiorno sulla terra? Mentre non possiamo imporre a un altro la
salvezza con la forza, possiamo fare del nostro meglio per dare un esempio di benessere; e poiché la
salute fisica è un magnete che attira l’attenzione degli altri su di noi, in tal modo li si ispira
di più.

Sia che ne siamo benedetti sin dall’inizio del nostro pellegrinaggio in questa vita, o che
l’acquisiamo, la buona salute è un simbolo di progresso. Un tempo, da qualche parte, nell’eternità,
noi ci siamo sforzati per averla, abbiamo lavorato per essa. Se adesso stiamo soffrendo, allora la
salute è un tesoro che abbiamo perso – se non in questa vita, di certo nelle incarnazioni passate –
e la sua assenza c’insegna una lezione importante, che siamo venuti qui ad imparare attraverso la
strada della cattiva ereditarietà, dell’ignoranza, dell’ingordigia e dell’indifferenza. Nella vita
non esiste il caso; ma, solo l’azione provocata da una causa precedente.

Queste piccole pepite di salute sono state accumulate negli anni da informazioni raccolte attraverso
l’ispirazione, l’osservazione, le applicazioni e gli esperimenti di laboratorio. La nostra speranza
è che voi li facciate diventare parte della vostra campagna della salute. Prendete la decisione di
guarirvi, quale che sia la difficoltà, sostituendo le cattive abitudini con le buone e attaccandovi
ad esse con tutta la forza di volontà che potete raccogliere.

– Combinare i cibi correttamente –

Per ottenere dal vostro cibo i migliori risultati bisogna prestare un attenta considerazione alla
corretta combinazione degli alimenti usati in un pasto, riducendoli quanto più al minimo. Meno sono
gli alimenti usati in un pasto, soprattutto se si hanno delle difficoltà di digestione, e meglio
sarà. Anche riguardo ai frutti, è bene usarne solo un tipo alla volta. In effetti, pasti frequenti
fatti di un solo frutto sono un’idea eccellente. Riempiono, soddisfano e hanno un grande valore
nutritivo, oltre a essere una fonte importante di vitamine e sali minerali. Usate qualsiasi frutto
di stagione.

Se consideriamo che nel corpo vi sono cinque diversi succhi gastrici, designati a risolvere il
problema di trattare la varietà di cibi di cui abbiamo bisogno, comprenderemo facilmente il motivo
della semplicità nei pasti. Il primo processo di digestione di amidi e zuccheri ha luogo nella
bocca. Per questo è molto importante che mastichiamo bene i carboidrati. Nello stomaco ci si prende
cura delle proteine. Inoltre, la bile, prodotta dal fegato e dalla cistifellea, si prende cura dei
grassi. I succhi pancreatici aiutano a ben digerire i cibi che contengono carbonio, come pure le
proteine e i grassi. I succhi intestinali operano su tutti i cibi, preparandoli per una più completa
digestione e assimilazione.

Imparate a combinare i cibi propriamente. I cibi agiscono come veleni se non sono combinati come si
deve. Un alimento innocuo e nutriente preso nella combinazione sbagliata diventa velenoso. Per
esempio, l’olio d’oliva è buono e anche le noci sono buone, ma se friggete le noci nell’olio
d’oliva, o in qualsiasi altro tipo di olio buono, diventano indigeste e agiscono nel corpo come
veleni.

DA FARE

Di tanto in tanto usare una mono-dieta per dare agli organi vitali il riposo di cui hanno molto
bisogno.

Usare solo un tipo di amidaceo per pasto. Combinare le proteine con la frutta; i vegetali con il
pane.

DA NON FARE

Non usare più di una proteina per pasto. Per esempio, pesce e formaggio, uova e latte.

Non usare insieme amidi e agrumi. Per esempio, limonata e pane.

Non usare proteine e amidi nello stesso pasto. Per esempio, pane e pesce; pane e formaggio.

BUONE COMBINAZIONI

Siero di latte e datteri. Latte e frutta. Vegetali e pane. Pesce e pomodori, e altri vegetali non
amidacei.

– Preparazione del cibo –

Certi cibi non si prestano a essere consumati e assimilati crudi dall’apparato digerente dell’uomo,
almeno in questo stadio della sua evoluzione anatomica, al di là di quello che possa essere stato il
suo potere e la sua capacità in un lontanissimo passato. Ciò è vero particolarmente per gli amidacei
e i cereali.

Raramente possiamo incontrare qualcuno che mangia con gusto una patata cruda. Le cellule degli amidi
necessitano del processo di rottura che i denti umani e i succhi gastrici sembrano essere incapaci
di compiere, specialmente quando il vigore giovanile ha cominciato a recedere. Perciò, in queste
lezioni diamo dei suggerimenti su come preparare il cibo mantenendo nello stesso tempo molte delle
proprietà nutritive originarie, migliorando il sapore rispetto ai vecchi metodi di preparazione,
aumentando la condizione igienica dei cibi serviti, migliorando l’apparenza del prodotto finito, e
riducendo il tempo effettivamente necessario alla preparazione delle pietanze.

In questi giorni di fanatica evangelizzazione in numerosi altri campi, oltre che nella religione,
desideriamo ammonire i nostri lettori contro la forte tendenza a seguire le proprie manie in materia
di dieta. In genere queste sperimentazioni sono seguite da reazioni drastiche. Non è saggio fare
cambiamenti radicali che siano in totale e improvviso contrasto con ciò che, in passato, ha formato
il nucleo delle proprie abitudini alimentari, a meno che non siano fortificati da un adeguato
addestramento e una globale comprensione dei principi implicati, come pure della loro relazione con
l’individuo interessato.

Dobbiamo coltivare una calma, chiara e ponderata capacità di considerare l’argomento della
preparazione del cibo. Si ha bisogno di forza di volontà per fare i sacrifici necessari quando si
devono abbandonare alimenti e modi di preparare i cibi che una volta avevano esercitato un forte
fascino. I cibi abituali e i metodi di preparazione devono essere sostituiti, e questi sostituti
devono essere compresi accuratamente e adeguati alle necessità dell’individuo.

Abbiamo detto prima che non tutti i cibi possono essere assimilati nel loro stato naturale (crudo).
Inoltre bisogna ricordare che alcuni degli argomenti contro i cibi cucinati non sono più validi
perché dei metodi più moderni di conservare, preparare e cucinare permettono alla brava donna di
casa di mantenere integro il contenuto delle vitamine e dei minerali dei cibi.

Vegetali e frutta devono essere conservati in un posto fresco e con poca luce, e se possibile non
devono essere preparati fino al momento in cui devono essere usati. Quando è necessario preparare i
cibi prima, copriteli accuratamente per prevenire la perdita di vitamine e riponeteli nel
frigorifero.

Non è mai raccomandabile cuocere troppo le verdure e altri vegetali fino a renderli spappolati;
anche il sapore rimane più appetitoso se vengono serviti quando sono ancora freschi e solidi e
mantengono la loro forma. Il tempo di cottura varia per i diversi cibi e dipende dalla loro fibra,
freschezza e tenerezza. La forte bollitura distrugge il vigore vitale che il vegetale ha catturato
originariamente dall’ossigeno atmosferico durante la sua crescita e i sali minerali succhiati dal
terreno attraverso le sue radici.

Lasciate che l’arrosto e il rosolare prendano parzialmente il posto dell’eccessiva frittura. La
bollitura dov’essere fatta con un minimo d’acqua, per il più breve tempo possibile e con la pentola
coperta. Per preparare salse, zuppe, minestroni o brodi vegetali bisognerebbe usare pentole speciali
adatte a cucinare brodi e sughi.

Tra tutti, uno dei più grandi progressi è la pentola a pressione, nella quale i vegetali possono
cuocersi in brevissimo tempo, così che gran parte delle vitamine e dei minerali rimangono intatti.

(continua)

da: lista_sadhana@yahoogroups.com

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