LA SCIENZA NEL TERZO MILLENNIO

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LA SCIENZA NEL TERZO MILLENNIO

Unire la scienza, la moralità e il progresso economico sostenibile a una vita piena
e soddisfacente che porti l’uomo a conoscere veramente Dio.

di S.S. Bhakti Svarupa Damodara Swami con il Prof. Dr. Richard Ernst.

(da Movimento ISKCON di novembre-dicembre 2004)

Ecco alcune dichiarazioni di autorevoli e famosi esponenti della scienza della politica e della
cultura che si avvicinano alla visione della coscienza di Krishna.

La scienza al servizio dell’uomo per aiutarlo a comprendere Dio

Prof. Dr. Richard Ernst (Svizzera) premio Nobel 1999 in chimica.

“Scienza e tecnologia da sole non possono risolvere i problemi del nuovo millennio. Necessitiamo di
ulteriori linee guida per le nostre azioni, per selezionare i nostri progetti e obiettivi della
ricerca. Questi orientamenti necessitano di etica, filosofia e fede. Non dobbiamo reinventare
l’etica. Il nostro sistema etico ha già migliaia di anni di tradizione. Sono le fondamenta
permanenti della civiltà umana. Questi preziosi valori sono o dovrebbero essere incisi nei
differenti contesti liturgici, spaziando dall’elementare animismo e manifestazioni sciamaniche a
quelle più elevate, sofisticate, esoteriche ed intellettualmente edificanti quali i Veda dell’antica
India.

Sono convinto che tutti dobbiamo dedicare parte dei nostri sforzi per ottenere progressi nella
direzione del ristabilimento di un sistema etico unificato di valori, che serva come base per futuri
e benefici sviluppi della scienza e della società su scala globale. Ho incontrato molti scienziati
Indiani e Giapponesi probabilmente più maturi di quelli che si possono incontrare tra quelli
occidentali. Sfortunatamente ho imparato che questi saggi sono solo una piccola minoranza, e che i
restanti non cercano che di imitare la superficialità occidentale. La conoscenza delle loro
filosofie e religioni è spesso scarsa anche in Asia, sebbene qualche rito superficiale legato alla
tradizione, permanga nella quotidianità……

Quello di cui abbiamo bisogno non è un nuovo assortimento di leggi assolutiste e dogmatiche (come il
Marxismo, i talebani, la rivoluzione culturale Cinese iniziata da Mao e accoliti), ma piuttosto di
una base etica flessibile con concetti basilari (puri) che non siano in conflitto con le tradizioni
umanistiche (dei Veda, Bibbia, Corano, Buddismo) e neppure con la scienza moderna. Sono convinto che
la comunità scientifica Indiana ha a questo riguardo un ruolo essenziale da giocare, l’India è in
una posizione unica a riguardo:

1) L’India è la sorgente di alcune tra le più profonde scuole di pensiero dell’umanità con il
Mahabharata e la Bhagavad-Gita espressioni della filosofia indu ed il Tripikata come sommario della
visione buddista. Entrambi i sistemi filosofici attraverso il rispetto per tutti gli esseri e
l’espressione della compassione sono fruttifere risorse per un sistema etico universale.

2) L’India è un universo di per sé, non solo come numero di abitanti, ma anche come nazione
ultramoderna e informatizzata che mostra tutti i segni dello sviluppo, che convive con aree ferme al
medioevo piene degli immaginabili problemi di una società tradizionalista esposta all’influenza
della moderna industrializzazione. Un sistema etico funzionante in India deve pertanto funzionare al
meglio altrove.

3) L’India ha una comunità accademica ben sviluppata con un nutrito numero di scienziati altamente
creativi, con probabilmente una particolare inclinazione verso gli aspetti più teoretici della
scienza mantenendo un collegamento con l’antica cultura indiana.

Sono convinto che l’India potrà diventare nuovamente la culla della nuova scuola di pensiero che
potrà significativamente influenzare il destino del globo nel terzo millennio. Forse il contributo
dell’India al potere tecnologico nucleare e la scienza spaziale risulterà irrilevante, ma l’apporto
per una nuova fondazione etica farà girare la ruota della storia nel giusto (equilibrato) modo.”
Arun Gandhi (Gandhi institute for nonviolence)

“Dalle ceneri del materialismo sorgerà lo spirito della vera moralità ed il significato della vita.
Ci sarà grande compassione per gli umani e la natura…”
Helmut Schmidt (ex cancelliere tedesco)

“Il nuovo secolo sarà benedetto se tutti noi desidereremo qualcosa di più della stressante
condizione odierna e vivremo con i principi morali di responsabili esseri umani.”
Phil Collins (rock star)

“Dobbiamo imparare a comprendere il nostro simile ed essere rispettosi verso il suo credo e la sua
religione. Altrimenti diventeremo autodistruttivi.”
Hal Prince (Produttore cinematografico)

“L’odierna ossessione per la tecnologia è una strada cieca, a meno che nel prossimo millennio
risorga la fede per lo sconosciuto, il mistero miracoloso dell’anima.”
Robert S. Mc Namara (ex segretario alla difesa U.S.A.)

“Credo che le innumerevoli combinazioni legate alla fallibilità umana e le armi nucleari ci
condurranno alla distruzione delle nazioni. Predico quindi che il prossimo millennio sarà testimone
o di catastrofi naturali o dell’eliminazione delle armi nucleari.”
Jerome Karlet (premio Nobel in chimica 1985)

“Se gli umani continueranno ad accrescere la popolazione del pianeta, distruggere l’ambiente e
generare figli che vivono senza amore, autostima, cultura e rispetto per la dignità altrui, possiamo
aspettarci una caduta della qualità della vita, molta sofferenza, violenza ed un ritorno a tempi
oscuri. Se quest’attuale autodistruzione su larga scala che dilaga sulla Terra e tra la società,
sarà arrestata, scienza, tecnologia ed un diffuso, razionale ed etico modo di pensare saranno in
grado di elevare la qualità della vita a livelli senza precedenti.”
Prof. Dr. Richard Ernst (premio Nobel chimica 1999)

“Fortunatamente, la nostra eccessiva ricchezza materialistica sarà rimpiazzata dalla ricchezza della
cultura creativa e produttiva. Comunque, non è da escludersi un disastro annunciato che spazzerà via
le precedenti ricchezze culturali.”

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