La scienza per conoscere Dio
Prima di poter comprendere Dio ci si deve stabilire in un illuminato stato di liberazione,
in cui si è liberi dalle influenze della natura materiale.
Per comprendere Sri Krishna, che vive eternamente nel mondo spirituale, dobbiamo elevarci al livello
della pura virtù.
di Sua Divina Grazia
A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
evam prasanna-manaso
bhagavad -bhakti-yogatah
bhagavat-tattva-vijnanam
mukta-sangasya jayate
“Situato così nella virtù e con la mente ravvivata dalla pratica del servizio di devozione, l’uomo
ottiene la liberazione, spezza ogni legame con la materia e accede alla scienza del Signore
Supremo.”
Srimad-Bhagavatam 1.2.20
Vijnana significa scienza. La coscienza di Krishna non è un’invenzione, né una speculazione. È una
scienza, proprio come lo è la matematica. Due più due fa quattro. Non puoi a tuo piacere affermare
che due più due fa cinque. No. Dovunque tu vada, non ha importanza, due più due fa sempre quattro,
perché la matematica è una scienza. Perciò sia in America, che in India o in Inghilterra tutti
saranno d’accordo che due più due fa quattro. È una scienza.
Un’affermazione scientifica è vera ovunque. lo non posso immaginarmi Dio secondo il mio capriccio e
tu non puoi immaginarteLo secondo il tuo. Questo può accadere. Ma come Lo si deve immaginare? Non si
tratta d’immaginazione.
Questa bhagavat-tattva-vijnanam questa verità, questa scienza – può essere compresa da colui che è
mukta-sanga, libero dagli attaccamenti materiali. Costui può comprendere.
Mukta-sangasya jayate. E chi si trova a questo livello sarà evam prasanna manasah – illuminato e
gioioso. Finché restiamo soggetti all’ignoranza ed alla passione non ci può essere gioia, non ci può
essere illuminazione. Perciò dobbiamo raggiungere il livello della virtù.
Come detto nel verso precedente:
tada rajas-tamo bhavah
kama-lobhadayas ca ye
ceta etair anaviddham
sthitam sattve prasidati
“Appena il servizio di devozione si stabilisce in modo irrevocabile nel cuore, gli effetti della
passione e dell’ignoranza, come la lussuria, il desiderio e l’avidità, svaniscono dal cuore. Il
devoto si situa allora nella virtù e diventa completamente felice.”
Cetah – tutto accade nel cuore. Il cuore è il punto centrale del corpo. Perciò quando il cuore non è
toccato da rajo-guna e da tamo-guna – i modi della passione e dell’ignoranza – e ci si situa al
livello della virtù, allora si diventa gioiosi.
Una persona gioiosa può chiedersi: “Perché le persone lavorano così duramente come cani e gatti?”
La vita umana è fatta per comprendere Dio. Athato brahma-jijnasa. Gli animali non possono
comprenderlo, ma nella forma umana la coscienza è sviluppata. Si può capire. Questa comprensione è
possibile se si è sotto l’influenza della virtù. Come si può usare l’intelligenza per comprendere
Dio? Quando si è situati nella virtù, possiamo studiare la natura delle cose e chiedere: “Perché
devo lavorare così duramente per soddisfare le mie esigenze materiali? La natura ci mette tutto a
disposizione. Gli uccelli e gli animali trovano il loro cibo, trovano i loro compagni, ciascuno di
loro è opportunamente protetto, tutti hanno un nido dove dormire, un rifugio.” Quando siamo seduti
in un giardino, vediamo che perfino la minuscola formica ha una famiglia, una casa, del cibo. C’è
tutto. E così dalla formica all’elefante. Chi procura tutto questo? Gli animali non lavorano. Non
hanno alcuna professione. Eppure hanno a disposizione tutto ciò che è loro necessario.
LA LUCE DELLA VIRTU’
Virtù significa intelligenza e ignoranza significa oscurità. Nelle tenebre non si può vedere nulla.
Virtù significa luce. Tutti possono vedere che le 8.400.000 specie di vita hanno tutte a
disposizione il cibo necessario, hanno un rifugio, possono soddisfare i loro desideri sessuali e
possono anche difendersi senza sforzi eccessivi. Fanno queste cose seguendo ciascuno la propria
natura. Allora perché il cosiddetto uomo civilizzato si affanna tanto per ottenere queste quattro
cose? Noi abbiamo un’intelligenza superiore. Dovremmo perciò avere una vita più comoda di quella
degli animali, senza doverci troppo impegnare nella lotta per l’esistenza. Invece la nostra lotta
per l’esistenza è più impegnativa della loro.
Che cosa è questa civiltà? Questa non è civiltà. Tutti desiderano una vita pacifica, serena, perfino
coloro che s’impegnavo tanto duramente, come i grandi magnati dell’industria. Durante i fine
settimana si recano in qualche bella località appartata, dove non ci sono problemi. Ciò è naturale.
La natura umana dovrebbe essere così. “Perché dobbiamo lavorare tanto duramente solo per mangiare,
dormire, accoppiarci e difenderci?” La civiltà moderna è un tipo di civiltà sbagliato. Nell’età
moderna la società umana è tale che un uomo deve lavorare come un asino, giorno e notte,
semplicemente per soddisfare queste quattro necessità.
E questa soddisfazione non è garantita. Quando ero in India, pensavo di venire nel vostro paese.
Pensavo che l’America è molto ricca e che pertanto non ci fossero problemi per mangiare, dormire e
accoppiarsi. Ma questa civiltà è fatta in modo che non c’è protezione. Le persone dormono nei
parchi, nelle strade. Perché? Non era inevitabile, ma avete creato una forma tale di civiltà perciò
vi sono persone che dormono nelle strade, nei parchi – non hanno abiti, né cibo, né un rifugio
stabile, né una vita sessuale stabile. È tutto sottosopra. Questa non è civiltà. In queste
condizioni come possono le persone comprendere Dio? La loro mente è sempre disturbata e in preda
all’ansia.
SOLTANTO COL BHAKTI-YOGA
Prima di tutto dovete raggiungere lo stadio della serenità. Evam prasanna-manasah. Prasanna-manasah
significa essere sempre gioiosi. Possiamo riuscirci seguendo questo processo:
bhagavad-bhakti-yogatah, col servizio di devozione e in nessun altro modo.
Ci sono molti altri sistemi yoga, karma-yoga, jnana-yoga, dhyana-yoga, hatha-yoga. Ogni tentativo di
avanzamento spirituale è chiamato yoga. Ci sono diversi tipi di yoga, ma il vero yoga è il
bhagavad-bhakti, il servizio devozionale. Perciò Krishna nella Bhagavad-gita [6.47] dice:
yoginam api sarvesam
mad-gatenantar-atmana
sraddhavan bhajate yo mam
sa me yuktatamo matah
“Lo yogi che è Mio devoto e nel profondo del suo cuore pensa sempre a Me è il più elevato di tutti.”
Sraddhavan: con grande fede. Bhajate: adorazione. Questo è bhajana: Hare Krishna, Hare Krishna,
Krishna Krishna, Hare Hare / Hare Rama, Hare Rama, Rama Rama, Hare Hare. Lo yogi elevato canta il
mantra Hare Krishna e nel profondo del suo cuore pensa a Krishna. Questo è bhagavad bhakti-yoga. E
se all’inizio lo fa bene, seguendo le regole prescritte, diventa prasanna-manasah – illuminato,
gioioso. Cesserà di lamentarsi e non avrà più forti desideri. Questo ne sarà la prova.
Evam prasanna-manaso bhagavadbhakti-yogatah. Allora si può comprendere Dio. Dio non è così a buon
mercato: “Venite, vi mostrerò Dio. Non dovete seguire nessun regola prescritta.” Le persone vogliono
essere ingannate. Perciò ci sono molti imbroglioni che ne approfittano. Le persone vogliono ottenere
tutto facilmente, ma questo non è possibile. Questo è il livello: prasanna-manasah. Allora si può
comprendere Dio. Questa è una scienza.
Se qualcuno dice: “Venite, vi insegnerò la scienza della chimica in un secondo. Datemi del denaro.”
È possibile questo? Se qualcuno dice: “Vi insegnerò la matematica. Venite, datemi del denaro.”
Perché questi mascalzoni si fanno ingannare?
Conoscere Dio è una scienza, non si tratta di un sentimento. Cercare di comprendere la Suprema
Personalità di Dio senza fare riferimento a questi libri scientifici, alla letteratura vedica, è
solo un’inutile turbativa, è semplicemente un agire da mascalzoni. I furfanti creano confusione,
ingannando sempre le persone. Questa è l’istruzione di Rupa Gosvami:
sruti -smrti-puranadi
pancaratra-vidhim vina
aikantiki harer bhaktir
utpatayaiva kalpate
Utpata significa “confusione”. Se qualcuno, senza riferirsi alle Scritture vediche, afferma di aver
compreso Dio e il servizio devozionale, crea semplicemente della confusione.
Questo è tutto. La conoscenza di Dio e il servizio devozionale sono una scienza. Come potete
inventarveli?
FILOSOFIA E RELIGIONE
Pertanto qualsiasi religione senza una comprensione scientifica e filosofica è semplice sentimento.
Non è religione. E la filosofia senza comprensione religiosa è speculazione mentale. E anche questo
è inutile. La filosofia che in ultima analisi non ricerca cos’è la verità, cos’è Dio questa
filosofia è speculazione mentale. E la conoscenza di Dio senza filosofia è semplicemente sentimento.
Si devono combinare insieme le due cose.
Comprendere Dio, la nostra relazione con Lui, il nostro dovere, tutto dovrebbe essere capito con il
metodo scientifico. Bhagavat-tattva-vijnanam. Perciò è stata usata questa parola: vijnanam, che
significa visesa-jnanam. Jnanam si riferisce all’ordinaria conoscenza e quando è aggiunto il
prefisso vi, che significa “particolarmente”, ci si riferisce all’applicazione pratica della
conoscenza. Questa è vijnanam.
Questa vijnanam, questa scienza, può essere compresa da un mukta-sanga, da colui che è libero dalle
influenze inferiori della natura materiale, specialmente da tamo-guna e rajo-guna. Pertanto non
lasciatevi ingannare dai numerosi mascalzoni che insinuano che bhagavat-tattva-vijnanam – la
comprensione della scienza di Dio sia così a buon prezzo che si possa ottenere semplicemente
associandosi per un solo giorno con qualche imbroglione. Ciò non è possibile. Si deve studiare, si
deve praticare, si deve realizzare.
Vijnanam è presentata nello Srimad Bhagavatam. Perciò all’inizio dello Srimad-Bhagavatam [1.1.2] è
affermato: dharmah projjhita-kaitavo ‘tra. Tutte le furfanterie che si nascondono sotto il nome di
religione – tutte le false religioni – sono condannate dallo Srimad-Bhagavatam. Noi presentiamo la
coscienza di Krishna su basi scientifiche. Non è adatta ai sentimentalisti.
UOMINI SIMILI AD ANIMALI
[A un discepolo:] Leggi la spiegazione.[Discepolo:] Nella Bhagavad-gita (7.3) è affermato che tra molte migliaia di uomini comuni, un solo
uomo fortunato si sforza di raggiungere la perfezione della vita. La maggior parte degli uomini sono
guidati dalle influenze della passione e dell’ignoranza e perciò sono costantemente attratti dalla
lussuria, dal desiderio, dalla bramosia, dall’ignoranza e dal sonno. Fra tanti uomini simili ad
animali, in realtà c’è un solo uomo che…”
Prabhupada: “Uomini simili ad animali.” Hanno due mani, due gambe, ma in realtà sono animali. Due
zampe sono state trasformate in due mani. Prosegui.
Discepolo: “Tra tanti uomini simili ad animali, in realtà ce n’è uno solo che si rende conto della
responsabilità della vita umana e perciò cerca di raggiungere la perfezione seguendo i doveri
prescritti. E tra molte migliaia di persone che hanno ottenuto il successo nella loro vita, solo uno
può conoscere la Personalità di Dio, Sri Krishna, su basi scientifiche.”
Prabhupada: Sì. Allora non è così facile comprendere Sri Krishna. Manusyanam sahasresu kascid yatati
siddhaye, yatatam api siddhanam. .. [Bhagavad-gita 7.3] Tra migliaia di persone che hanno cercato la
perfezione della vita, raro è colui che conosce Krishna. Non è facile. Ma è facile per la grazia del
Signore. Krishna, provando compassione per le anime cadute di questa età, è apparso come il Signore
Caitanya e ha diffuso la coscienza di Krishna. Questa è la Sua prerogativa. Questo è il Suo diritto.
Se Krishna vuole diffondere liberamente la conoscenza di Se Stesso, questa è un’altra cosa.
Altrimenti non è così facile comprendere Krishna. Guadagnare un milione di dollari non è così
facile. Ma se siete fortunati, potrete incontrare qualcuno che per una volta può darvi un milione di
dollari. Questa è un’altra cosa. Perciò Rupa Gosvami riconobbe il Signore Caitanya e pregò, namo
maha-vadanyaya krishna-prema-pradaya te: “Mio caro Signore, Tu sei il più munifico di tutte le
incarnazioni. Nelle altre incarnazioni le persone non potevano comprenderTi, ma ora Tu distribuisci
liberamente l’amore per Te.” Perciò noi dobbiamo seguire le orme di Rupa Gosvami. Allora potremo
comprendere il Signore Caitanya e se otteniamo il Suo favore, potremo facilmente comprendere
Krishna. Questo è il metodo. Prosegui.
Discepolo: “Nella Bhagavad-gita (18.55) viene anche affermato che è possibile conoscere
scientificamente Sri Krishna solo col servizio di devozione (bhakti-yoga).”
Prabhupada: Sì. Anche qui è confermato: bhagavad-bhakti-yogatah. Non viene detto “con lo yoga
mistico”, “con l’hatha-yoga”, “con il jnana-yoga”, “con il karma-yoga.” No. Bhagavad-bhakti-yogatah.
Se vogliamo comprendere la scienza di Dio, dobbiamo dedicarci al servizio devozionaIe. Non ad altri
tipi di yoga. Altrimenti nello Srimad-Bhagavatam sarebbe stato detto: “col karma-yogatah”, “col
jnana-yogatah”, “con l’hatha-yogatah”, “con il dhyana-yogatah.” No. Viene detto chiaramente:
bhagavad-bhakti-yogatah.
Bhagavat-tattva-vijnanam muktasangasya jayate. Se cercate ancora il jnana-yoga, il dhyana-yoga, non
potete comprendere Krishna, Dio. È detto chiaramente. Anche la Bhagavad-gita [18.55] lo afferma con
chiarezza, bhaktya mam abhijnanati: “Semplicemente con il servizio devozionale.”
Se vuoi conoscere Dio, devi seguire le regole prescritte del bhagavad bhakti-yoga. È molto semplice.
È stato reso molto semplice, specialmente per questa era: col semplice canto del mantra Hare
Krishna. È stato reso molto facile, ma noi siamo così sfortunati che non sappiamo approfittare di
questa occasione. Etadrishi tava kripa bhagavan mamapi durdaivam idrisam ihajani nanuragah. Il
Signore Caitanya Mahaprabhu si duole: “Mio caro Signore, Tu sei così compassionevole e
misericordioso con noi che in questa era sei disceso nella forma del Tuo nome e tutti possono
cantare questo nome senza nessuna limitazione.” Niyamitah smarane na kalah. In ogni momento, in ogni
circostanza si può cantare il mantra Hare Krishna. Krishna è divenuto così generoso, ma Caitanya
Mahaprabhu dice, etadrishi tava kripa bhagavan mamapi: “Mio caro Signore, sebbene Tu sia così
misericordioso con me, sono così sfortunato che non provo attrazione per il canto del mantra. Oh,
sono così sfortunato. “
Vedete? Le cose sono state rese veramente facili ma questa sfortunata classe di uomini non è in
grado di approfittarne.
Vi ringrazio moltissimo.
(da Ritorno a Krishna)
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