LA SPIRITUALITÀ DEL XXI° SECOLO
di Giuseppe Bufalo
per Edicolaweb
Attualmente, il compito principale di coloro che si sono “risvegliati” alla Luce dellAnima, è
quello di seminare nel piano mentale forme pensiero su come costruire un mondo basato sulla buona
volontà, sullunità umana nella diversità, sulla responsabilità, sulla compassione e la giustizia.
La divulgazione della Grande Invocazione rappresenta un altro pilastro importantissimo per i fini
spirituali ed umani qui indicati.
La semina nel piano mentale avviene anche con la meditazione e la costruzione di forme pensiero
illuminate grazie allo studio e allapplicazione pratica al bisogno del mondo.
La formazione di gruppo alla meditazione, insieme allimportanza data allo studio ed al servizio del
Piano Divino significa che, soggettivamente, il gruppo è preparato e organizzato per servire
lumanità sul piano mentale.
Dai recenti eventi mondiali risulta evidente che lumanità è confrontata con lurgente necessità di
trovare nuovi accostamenti alle soluzioni dei problemi ed al raggiungimento di giuste relazioni
umane, dal livello personale e familiare a quello di gruppo, nazionale e mondiale.
Lenergia liberata dallimpatto di “Shamballa” del 2000 ha rafforzato nellumanità lespressione
della volontà spirituale, che è sempre rappresentata dalla volontà di bene per linsieme della
comunità.
Inevitabilmente, secondo la legge spirituale, la liberazione di questenergia, ha evocato uguale
risposta dalle forze che vorrebbero dividere, svuotare e devitalizzare tutto ciò che si allinea con
la volontà di bene.
In momenti come questi bisogna guardarsi in modo particolare dalla tendenza allo scoraggiamento,
alla stanchezza e al senso dimpotenza, che sono sempre indici dellindebolimento della volontà
spirituale.
In un periodo come lattuale, costellato denormi opportunità di cambiamenti, quando valori e scelte
emergono più chiaramente, ci sono tutte le ragioni per gioire.
Particolarmente importante, ma anche incoraggiante, è rendersi conto che la salvezza del mondo è uno
sforzo di gruppo e non più un compito individuale, seppure il contributo di ciascuno sia
indispensabile.
Vale anche la pena ricordare che contribuiamo per il futuro e, come disse il Maestro Djwal Khool:
“Lavoriamo non per la gioia, ma verso di essa; non per ottenere una ricompensa, ma per una necessità
interiore di aiutare; non per ricevere gratitudine, ma sotto limpulso suscitato dallaver percepito
la Visione e realizzato quale sia la parte che ci spetta per portare quella Visione sulla Terra.”
È certo che, in un periodo dimportante transizione da un era allaltra, comè il caso ora tra
l”Era dei Pesci” e l”Era dellAcquario”, quando tutti i difetti esistenti, le forme oramai
obsolete e cristallizzate, gli ostacoli e i mali non redenti nella natura umana, salgono alla
superficie della vita diventando terribilmente evidenti, lopera di divulgazione della Spiritualità
Globale o di Sintesi, diventi il punto principale nel quale tutti gli aspiranti e discepoli sul
Sentiero devono convergere.
La Spiritualità Globale del XXI secolo dovrà necessariamente comprendere il meglio dogni religione
ufficiale, sgombra da anacronistici dogmi ed esclusivismi separativi, cercando di portare alla luce
la parte esoterica, cioè nascosta, contenuta in ogni fede e religione originale.
Solo perseguendo questottica il “Bene potrà sbarrare la porta dietro cui il male risiede” e la
separatività, finora imperante, lascerà il posto all”unione nella diversità”, manifestazione della
vera Fratellanza Universale.
“Noi tutti guardiamo la Verità da punti di vista differenti, che variano secondo la nostra nascita,
la nostra istruzione, il nostro ambiente. Tutti fissiamo lo sguardo sulla Verità, cercando di
coglierne quanto più ci permettono le nostre circostanze: la coloriamo dei nostri sentimenti, la
comprendiamo col nostro intelletto, la afferriamo con la nostra Anima. Sappiamo della Verità solo
quel tanto che di essa possiamo contenere e comprendere. È questo che rende diverso un uomo da un
altro e che talvolta dà luogo d idee contraddittorie. Eppure noi tutti apparteniamo alla stessa
Grande Universale Verità”. (Swami Vivekananda)
“Colui che è Uno, al di sopra di tutte le razze e che con il suo multiforme potere provvede alle
necessità inerenti agli uomini dogni colore, colui che è allinizio e alla fine del mondo, è
Divino: possa Egli unirci in un rapporto di buona volontà.” (Rabindranath Tagore)
“Ogni uomo dovrebbe seguire la propria religione, ma un uomo veramente religioso dovrebbe ritenere
che anche le altre religioni rappresentano dei cammini che portano alla stessa Verità. Si dovrebbe
avere sempre un atteggiamento rispettoso verso le altre religioni.” (Sri Ramakrishna)
“È mia convinzione che tutte le grandi fedi del mondo siano vere, orientate a Dio, al Suo servizio,
e adeguate per coloro che sono cresciuti in quegli ambienti culturali e in quella fede. Non verrà
mai il tempo in cui si potrà dire che al mondo cè una sola religione. In Verità cè nel mondo
un’unica ed Eterna Religione. Ma in natura non esiste una riga dritta. La religione è come un albero
con molti rami. Se guardi i rami, vedi tante religioni e se guardi lalbero, tu vedi una religione
Unica.” (Mahatma Gandhi)
“Alcuni lo chiamano Ishwar, altri lo chiamano Allah, altri Krishna, altri semplicemente Dio, ma
tutti noi dobbiamo renderci conto che è Lui che ci ha fatti per le cose più grandi: per amare e per
essere amati. Ciò che conta è amare. E non possiamo amare senza pregare , perciò qualunque sia la
religione, dobbiamo pregare insieme.” (Madre Teresa di Calcutta)
“Lintegrità è la più alta tra le virtù: il perdono è la più grande tra le forze. La conoscenza del
Sé è la Suprema Conoscenza e la Verità è la migliore disciplina.” (Gautama Buddha)
“Luomo che cerca veramente, luomo che veramente vuol trovare, non può accogliere nessuna dottrina.
Ma quellaltro uomo, quello che ha trovato, quello può salutare con gioia ogni dottrina, ogni via,
ogni meta: Quello, più nulla lo separa dalle migliaia di quegli altri che vissero nelleterno, che
respirarono il Divino.” (H. Hesse)
“Noi tutti siamo come membra di un unico corpo e perciò, chi cerca di danneggiare o distruggere gli
altri, è come se la mano destra cercasse tagliare la mano sinistra per gelosia. Chi uccide il
prossimo suo, uccide sé stesso. Chi deruba, froda sé stesso. Chi ferisce il prossimo, mutila sé
stesso, perché gli altri esistono in noi, come noi esistiamo negli altri.” (H.P. Blavatsky)
Dedicato a tutti coloro che hanno “occhi per vedere ed orecchi per sentire”, con la speranza che il
loro numero cresca in ogni istante dellEterno Presente…
La Grande Invocazione
Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa Cristo tornare sulla Terra.
Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
il proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano di Amore e di Luce.
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra.
Questa invocazione o Preghiera non appartiene ad alcuno, né ad alcun gruppo, ma a tutta lUmanità.
La bellezza e la forza di essa stanno nella sua semplicità, e nel suo esprimere certe verità
centrali che tutti gli uomini accettano, in modo innato e normale – la verità che esiste
unIntelligenza fondamentale, cui, vagamente, diamo il nome di Dio; la verità che, dietro ogni
apparenza esterna, il potere motivante dellUniverso è Amore; la Verità che una Grande
Individualità, dai cristiani chiamata il Cristo, venne sulla Terra, e incorporò quellAmore perché
potessimo comprendere; la verità che sia Amore che Intelligenza sono effetti di quel che viene detto
il Volere di Dio; e, infine, levidente verità che solo per mezzo dellumanità stessa il Piano
divino troverà attuazione.
Alice A. Bailey
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