La tecnica del modellamento

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La tecnica del modellamento

La tecnica del modellamento si basa sull’apprendimento vicario, o osservativo. In questo articolo
spieghiamo i possibili benefici di questo approccio e quali passaggi devono essere seguiti per
renderlo efficace.

La tecnica del modellamento si basa sul presupposto che è possibile imparare, attraverso
l’apprendimento vicario, senza la necessità della pratica.

Ciò significa che una persona è in grado di acquisire abilità semplicemente osservando altri che
esercitano determinate abilità. Per questo motivo la tecnica del modellamento fa parte del gruppo
delle tecniche operanti.

Prima di introdurre lo sviluppo ottimale della suddetta tecnica, è importante distinguerla dalla
tecnica del modellaggio o shaping. Talvolta le due tecniche vengono confuse o ritenute uguali, ma
non è così.

Mentre il modellamento è una tecnica che cerca di insegnare attraverso sequenze o approssimazioni,
il modellaggio si basa sull’apprendimento osservativo e l’attività non è divisa gradualmente.

Apprendimento vicario oppure osservativo

Ne ha parlato per la prima volta nel 1977 lo studioso Albert Bandura nella sua teoria
dell’apprendimento sociale. Quest’ultima parte dal presupposto che la maggior parte della nostra
conoscenza deriva dall’osservazione di figure di riferimento.

Per esempio, se osserviamo che nostro padre mette il tovagliolo sulle gambe prima di mangiare,
sicuramente lo faremo anche noi per osservazione.

Bandura sosteneva l’esistenza di una mediazione simbolica quando un comportamento viene modellato e
non più specifiche associazioni stimolo-risposta e rinforzo.

Le teorie della contiguità emotiva insegnano che l’apprendimento osservativo avviene attraverso
processi simbolici mascherati e che non c’è bisogno di mettere in pratica quanto osservato.

Sulla base dell’apprendimento osservativo, il modellamento potrebbe addirittura essere considerato
una tecnica semplice da sviluppare… o no?

Nelle righe che seguono esponiamo i passaggi per utilizzare efficacemente la tecnica del
modellamento, nonché su quali aspetti concentrarsi affinché l’apprendimento abbia luogo.

I 9 passaggi della tecnica del modellamento

Sebbene possa sembrare una tecnica eseguibile in qualsiasi modo purché vi sia osservazione, la
verità è che il modellamento presenta una procedura altamente sistematica; questo aspetto, d’altra
parte, ne garantisce il successo.

Prima di iniziare, è importante discutere gli obiettivi a breve, medio e lungo termine. Che si
tratti di comportamenti sociali, stimoli di controllo o di attivazione, potrebbero esserci condotte
più facili da apprendere o modificare e altre più difficili.

Occorre quindi stabilire una gerarchia di comportamenti, partendo da quelli più abbordabili in base
alle proprie capacità.

L’immaginazione, a sua volta, sarà particolarmente importante in questa tecnica. Si tratta, di
fatto, di un’abilità da esplorare prima di eseguire il modellamento.

Preparare la cognizione

Chiariti gli obiettivi, bisognerà rispettare alcuni passaggi per ottenere un modellamento efficace:

Spiegazione: conviene spiegare quale abilità si vuole allenare, come parlare in pubblico, inserirsi
in un nuovo gruppo, gestire l’ansia, sviluppare l’assertività, combattere la depressione, ritrovare
la tranquillità, etc.

Raggiungere il rilassamento attraverso tecniche di controllo dell’attivazione come il rilassamento
muscolare progressivo o la respirazione controllata.

Modifica di credenze errate: il modellamento è una tecnica operante che richiede anche tecniche
cognitive. Pertanto, la persona potrebbe credere che “parleranno male di me se li saluto” o
“penseranno che sono uno strano perché ho cercato di fare amicizia con loro”. Queste convinzioni
dovrebbero essere interrotte prima di insegnare alla persona, ad esempio, a mantenere un
comportamento sociale senza ansia.

Suggerimento attentivo: in relazione all’abilità da insegnare, è necessario dare le dovute
istruzioni. Per esempio, se l’abilità è parlare in pubblico, bisogna specificare cosa ci si aspetta
da quel comportamento svolto correttamente (il contenuto di ciò che viene detto, lo sguardo, il
volume) e le conseguenze che scaturiscono dal controllare se gli altri stanno ascoltando e prendendo
appunti. Bisogna essere molto specifici.

Il quinto passo: il ruolo del modello

Nella quinta fase, il modello assume particolare rilevanza perché è la fonte dell’apprendimento
osservativo:

Performance del modello: l’attenzione e la capacità di acquisizione dell’osservatore vengono testate
in questa quinta fase, in cui il modello descrive il proprio comportamento, lo esegue e anticipa
verbalmente le conseguenze di tale comportamento.

Ad esempio, il modello può fingere di parlare in pubblico di fronte a una grande folla di persone.
Esercitando il comportamento, la persona osserva in che modo si parla in pubblico in modo corretto.

La tecnica del modellamento: osservatore, tocca a te!

Dal sesto passo, diventa particolarmente importante la figura dell’osservatore o della persona che
apprende. I passaggi sostitutivi sono:

Descrizione dell’osservatore: nella sesta fase, l’osservatore descrive ciò che ha appena visto, come
è stato eseguito il comportamento o l’abilità sviluppata e quali sono le conseguenze che secondo lui
avrà il comportamento del suo osservatore sul pubblico immaginario.

Esecuzione di quanto osservato: una volta che il comportamento è stato visto dal vivo, è tempo che
l’osservatore lo ripeta. Questo viene fatto anche in un ambiente controllato o immaginario.

Aiuto e guide dal modello: sebbene ciò non sia sempre necessario, durante la ripetizione
dell’osservatore il modello può guidare con opportuni segnali o in modo fisico. Di solito accade
quando la tecnica di modellazione viene sviluppata con i bambini.

Feedback positivo: bisogna dare un feedback specifico sui comportamenti allenati. Il rinforzo
aumenterà le possibilità che il comportamento si sviluppi in modo corretto. Bisogna anche fornire
linee guida su come migliorare possibili errori, tuttavia, i rinforzi positivi devono sempre essere
forniti per primi.

Se il feedback non può essere fortino in alcun modo. Si consiglia di essere specifici nei commenti
(invece di “hai fatto bene”, “il tuo tono di voce è stato appropriato”), concentrarsi sul
comportamento e non sulla persona, evidenziare i tentativi e gli sforzi dell’osservatore cambiare e,
soprattutto, dare un feedback correttivo sotto forma di suggerimenti specifici, non ordini.

Conclusioni

Seguendo questi passaggi, molto probabilmente la tecnica del modellamento risulterà efficace e la
persona acquisirà abilità, abitudini e comportamenti che un tempo rappresentavano ostacoli al
raggiungimento del proprio benessere.

journals.sagepub.com/doi/abs/10.1177/109019818801500203

da lista mente gg

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