La Tecnica dell’OM 3f

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La Tecnica dell’OM 3f

di Paramahansa Yogananda

– Parte terza, e fine –

Ecco a voi, amici miei cari, la terza ed ultima parte della lezione originale che la Self Realization Fellowship ( secondo Grado – Lezione 30-A) ci ha dato, sulla Tecnica dell’OM.

La parte prima e’ nel digest n° 201; la seconda, nel digest n° 203.

Alcune concetti, qui, vanno sottolineati ed evidenziati.

Intanto, che questa tecnica e’ antica quanto antica e’ la Tradizione Guru-discepolo.

E, poi – permettetemi di affermarlo – quanto sparute e pallide appaiano, qui, tutte le cosiddette “arche” di pensiero filosofico e sottilmente mentale, che si affannano a comporre una cattedrale si altissimi sofismi, sul come e sul chi sia la natura delle “percezione divina”.

Monismo, dualismo, inesistenza dell’essere e del percepire; nulla, visto come pieno esistenziale; tutto, visto come “intraducibile forma dell’ essere”; impossibilita’ di percepire l’archetipo.e chi piu’ ne ha, piu’ ne metta.

Permettete, allora, a questo povero e stupido vostro amico kriyaban di vibrare possentemente nell’affermazione che vi fa, ora:

“Dio puo’ essere percepito!”

Dio e’ un Suono, nella natura, che nessuno ha il diritto di negare, se prima non ha raggiunto l’elevata natura di un Uomo come Yogananda, e come i Suoi Guru.

Dio e’ travolgente, come un fiume che non ha argini, quando e’ stato sperimentato nel sacro “androne del Tempio, ove ulula il Suo amore per tutti noi, senza cessa, sotto forma di OM”.

Nessun discepolo, o chela, della Folgorante Scuola Hindu – intendo, quella “Centrale” – e’ lasciato in disparte, una volta entrato in un vero Ashram; ma, egli viene, sempre, posto di fronte al Verbo.

Posto davanti a Dio, nella costante presenza che Egli ha (come Logos), sotto forma di OM, in ogni aspetto dell’universo.

La Self Realization Fellowship ci ha insegnato a sentirla nelle vene, questa presenza di Dio.

Yogananda ha voluto che ogni suo chela – come il Suo adorato ed adorabile Guru, Sri Sri Yukteswarji fece, nei suoi riguardi – fosse “sbalzato” nell’ eucaristica comunione misteriosofica, con Dio.

Io non dico che si debbano accettare codeste affermazioni, come oro colato.

Un simile comportamento – e vi chiedo testimonianza, a fronte delle tante cose, oramai, che ho scritto in questa lista – mi ripugnerebbe profondamente.

Io affermo che – almeno – vengano rispettati i secoli ed i millenni, in cui centinaia di migliaia di ricercatori hanno donato interamente se’ stessi, nell’indicarci certe direzioni; e, nel fare questo, molti hanno accompagnato le descrizioni delle loro esperienze interiori con delle realta’ d’amore e di miracolo, che lasciano, tuttora, sbigottiti ed attoniti.

Il segreto di OM (l’Amen dei cattolici) e’ il piu’ sacro e profondo che esista nella tradizione Vedica.

Lo capite che viene data, a tutti voi, questa chiave aurea, senza alcuna interferenza e senza l’interposizione, tra voi e Dio, di alcuna presenza estranea, se non quella della sperimentazione che potreste avere, diretta ed inequivocabile?

Vi prego solo di farvi incuriosire dalla spessa e massiccia letteratura – sia antichissima, oltre ogni tempo – e sia che moderna, sull’argomento che trattiamo.

Puo’ mai essere che le migliaia di “sadhu”, disadorni e seminudi, che cantano, vicino ai templi hindu’, il Nome di Dio, siano tutti svaniti di mente?

E’ possibile che l’intero Tibet (e non parlo solo dei religiosi) conservi, come perla sacra, questo Termine, e lo faccia echeggiare, nei templi e nelle case, cosi’, solo per zelo fanatico?

Nel popolo, nel semplice popolo, Dio vive, esattamente come in quella culla a Betlemme, in cui torno’ a nascere.

Il popolo, e le sue tradizioni, “sanno”!

Voi avete, qui, il piu’ potente Mantram che esista. Il vero”Nome di Dio”.

Pronunciarlo, significa – per tradizione – acquisire un frammento di karma, superbamente buono, per se’ stessi e per gli altri.

Ogni volta che si emette il Sacro Suono – consapevoli che si “sta chiamando Dio” – si dice che un Angelo accorra, e resti accanto a colui che sta, cosi’ , pregando.

Gli Angeli stessi sono vincolati al potere (d’amore, si intende) di OM.

Dio voglia – cari amici – Dio voglia che almeno qualcuno di voi approfondisca il seme aureo che Yoganandaji – il nostro amato Fratello Maggiore – ci da’, con questa ispirata lezione, sul Ponte piu’ diretto che l ‘uomo ha, per ricongiungersi a Dio!

OM MANI PADME HUM!

(Guido) da lista_sadhana@yahoogroups.com

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* La tecnica della meditazione della Self Realization Fellowship*

_ La Tecnica_

1) Siediti eretto. Appoggia i gomiti su di un oggetto che li mantenga alti, in modo sufficiente a che tu possa far pressione sulle orecchie con i pollici, senza inclinare, ne’ incurvare il corpo;

2) Premi i fori delle orecchie con i pollici, senza provare scomodita’;

3) appoggia i mignoli sulle palpebre, vicino agli angoli esterni di esse, per mantenerle chiuse, ed esercita una lieve pressione per impedire, allo stesso tempo, i movimenti inquieti degli occhi;

4) appoggia le dita restanti sulla fronte;

5) con gli occhi chiusi, o socchiusi, concentra lo sguardo nel punto che si trova tra le sopracciglia (N.d.R: il terzo Occhio), e mantienilo fisso li’;

6) canta mentalmente “OM”, “OM”. Non parlare, non sussurrare, e non compiere alcun movimento con la lingua;

7) ascolta attentamente all’interno dell’orecchio destro, dove c’e’ un forte afflusso di energia, e dove i suoni si percepiscono prima (se sei sordo, la percezione auditiva sara’ piu’ acuta dall’orecchio sinistro – e, di conseguenza, puoi concentrare la tua attenzione all’interno di esso);

8) concentrati nel suono che diverra’ dominante (e’ probabile che tu percepisca un assieme di suoni dalla differente intensita’);

9) concentrato solo su di un suono alla volta (il piu’ forte). Mentre ascolti, appariranno altri suoni. Ascoltali, uno ad uno, a misura che ognuno di essi si evidenzi sugli altri;

10) devi cantare, in modo automatico e mentalmente, OM, mentre dirigi lo sguardo al centro della Coscienza Cristica, senza – con cio’ – compiere alcuno sforzo mentale. Quando gli occhi si saranno tranquillizzati e quietati, ti troverai nella condizione di contemplare una luce nel centro che corrisponde alla Coscienza Cristica; pero’e’ piu’ importante sentire i suoni astrali, o il suono di OM (dopo questa tecnica, cerca di scorgere l’ occhio spirituale, nel posto che ove risiede il Centro della Coscienza Cristica). Ogni sforzo mentale deve essere dedicato ad ascoltare il suono all’interno dell’orecchio destro;

11) Se riuscirai subito a percepire il suono di OM – un suono travolgente, simile a quello di un oceano tumultuoso – cessa di prestare attenzione ad altro. Ascolta il suono di OM; unificati ad esso, poiche’ e’ Dio che si sta manifestando a te, sotto forma del Suono Cosmico di OM.

* Punti importanti *

1) Prima di iniziare la tua pratica, prega Dio ed i Guru della Self Realization Fellowship

2) Se ti e’ possibile, costruisci un supporto di legno per i tuoi gomiti, a forma di “T” ed imbottisci la traversa superiore con del materiale appropriato. Servendo d’appoggio ai gomiti, durante la pratica della tecnica di meditazione dell’OM, il supporto aiuta lo studente (N.d.R: della SRF) a mantenere la postura eretta. La base del supporto si dovra’ appoggiare tra le gambe, sul pavimento, o sopra il sedile di meditazione. Se il vestito delle donne non permette ad esse di appoggiare il supporto tra le loro gambe, possono aggiungergli un’altra traversa piana alla base, identica a quella superiore. Questa traversa, la potranno comodamente appoggiare sui loro muscoli.

Il supporto per i gomiti e’ un oggetto utile ed appropriato, e puo’ venire trasportato facilmente. Si possono ordinare alla Sede Centrale della Self Realization Fellowship dei supporti per la tecnica di meditazione dell’OM, di metallo leggero, la cui altezza e’ regolabile, e che hanno la traversa superiore imbottita con spuma di tela cerata.

Al posto di questo supporto, puoi semplicemente appoggiare i gomiti sopra diversi cuscini, posti su di un tavolo, sino a che si ottenga un’altezza conveniente.

3) Non appoggiarti sulle mani. Siediti eretto, e con le braccia rilassate. Diversamente, le mani e gli avambracci si stancheranno presto; di conseguenza, tu ti troverai piu’ concentrato sulla scomodita’ fisica, piuttosto che nei suoni interiori astrali.

4) Pratica la tecnica di concentrazione dell'”Hong-So” (N.d.R. – La Tecnica millenaria dell’Hong So e’ spiegata accuratamente nel digest n° 76 della nostra mailing list), prima di praticare la tecnica di meditazione di OM; tranquillizzati, interiorizzati. In tal modo sara’ molto piu’ facile ascoltare i suoni che provengono da OM.

5) Con reverenza, e senza alcuna sensazione che ti provochi tensione, unificati ad ogni vibrazione che tu percepirai.

6) L’intensita’ dello sforzo e i periodi prolungati di pratica sono necessari per raggiungere i piu’ elevati stati di unificazione con il suono OM.

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* Identificati con il Suono Cosmico *

( Dal Libro Meditazioni Metafisiche, di Paramahansa Yogananda)

Ascolta il Suono Cosmico nel sensibile lato destro del capo. Sentilo, mentre si espande attraverso il cervello. Ascolta il suo continuo fragore travolgente. Ascolta e percepisci, ora, come si diffonde lungo la colonna vertebrale e, immediatamente, ti spalanca la porta del cuore. Sentine la risonanza in ogni tessuto, in ogni sentimento, in ogni nervo, in ogni cellula sanguigna, ed in tutti i pensieri che danzano nella fragorosa vibrazione.

Osserva come aumenta l’intensita’ del Suono Cosmico. Si espande attraverso il corpo e la mente e travolge l’interiorita’ della terra e dell’atmosfera che la circonda, e l’etere, ed i milioni di universi materiali.

Medita, durante la crescente espansione del Suono Cosmico. E’ penetrato negli universi fisici ed ha attraversato i sottili condotti delle radiazioni che sostengono la materia in manifestazione..

Il Suono Cosmico, allora, si unisce a milioni di raggi multicolori. Si confonde con la regione dei raggi cosmici. Ascolta, contempla e sperimenta l ‘abbraccio del Suono Cosmico e della luce eterna.

Ora, il Suono Cosmico penetra nelle viscere dell’energia cosmica, mentre questa arde, ed ambedue si fondono in seno alla coscienza ed alla felicita’ cosmiche. Il corpo si fonde con l’universo. L’universo si dissolve nella voce indicibile. Il suono si fonde con la luce che illumina tutte le cose.

E la luce entra nella gioia assoluta.

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