La tivù somministrata ai bambini è strettamente collegata a malattie come il cancro, lautismo e la
demenza
Tratto dalla rivista on line The Scotsman.com
Articolo di Fergus Sheppard – Lunedì 19 Febbraio 2007
Traduzione per disinformazione.it a cura di Lorenza Veronese
Affermazione del dott. Aric Sigman «E’ il numero di ore e l’età in cui un bimbo inizia a guardare
la televisione che incidono biologicamente sull’individuo. E’ principalmente a causa del mezzo
stesso, non del messaggio trasmesso, che si ottengono questi effetti devastanti».
Il dott. Aric Sigman, uno psicologo che ha già alle spalle numerosi anni di ricerche e pubblicazioni
sulla televisione, a seguito di 35 tipologie diverse di studi ha identificato circa 15 effetti
negativi che, egli sostiene, essere causati dalla televisione.
Tra questi effetti, egli afferma di aver constatato lo svilupparsi di malattie come il cancro,
l’autismo e il morbo di Alzheimer.
Il tema del rapporto dei bambini e la televisione e dell’obesità infantile è un argomento largamente
trattato a livello europeo e soprattutto molto sentito in Gran Bretagna, dove si stanno da tempo
prendendo provvedimenti a livello ministeriale per promuovere le attività sportive (soprattutto
all’aperto) e un’alimentazione alternativa.
Ad ogni modo, purtroppo, le ricerche fatte finora hanno per lo più dato risultati negativi e sono da
considerare molto seriamente. Il range di bambini affetti da miopia e da deficit di attenzione, da
diabete, autismo e di individui che sviluppano, nel tempo, l’Alzheimer, aumenta a dismisura,
mettendo in ginocchio la generazione dei giovani moderni, coloro dal cervello anestetizzato dalle
immagini sullo schermo.
La ricerca del dott. Sigman, pubblicata anche dalla rispettabile rivista Biologist magazine,
sostiene che il problema televisione parte principalmente dal tempo che si trascorre di fronte
alla stessa.
Per molte persone il tempo speso di fronte alla televisione sta diventando una percentuale sempre
più alta di quello dedicato a compiere una qualsiasi altra attività fatta eccezione per le ore
trascorse a lavorare o a dormire. Secondo una ricerca dell’Ufficio Ricerche sull’Audience
britannico, all’età di 75 anni, un individuo si ritrova ad aver trascorso più di 12 anni della sua
vita davanti alla tv.
Il dott. Sigman, membro della Società Britannica degli Psicologi e autore del libro Controllo
Remoto: Come la Televisione sta danneggiando le nostre vite ha condotto i suddetti studi in
collaborazione con l’Accademia Americana dei Pediatri, l’Università di Cornell, Il Centro Medico
Universitario di Stanford, L’Ufficio di Ricerche di Mercato Britannico e con quotate riviste mediche
come il Lancet ed il Journal of Sleep Reasearch (Rivista di ricerche mediche sul Sonno).
Il livello di danno causato dalla televisione, afferma ancora il dottore, dipende da quanto tempo si
trascorre a guardarla. Teniamo conto che in media, all’età di sei anni, un bimbo si ritrova ad aver
già trascorso un intero anno della sua vita di fronte alla tv. Se sommiamo anche il tempo trascorso
davanti al computer, continua lo psicologo, allora risulta che l’attività svolta di fronte ad uno
schermo diventa l’attività predominante per bambini un po’ più grandi quelli di età tra gli 11 e i
15 anni spendono oggi il 55% del loro tempo da svegli (quindi escluse le ore di sonno) o meglio,
circa 7 ore e mezza al giorno, guardando televisione e computer. Ciò rappresenta una crescita del
40% avvenuto solo in questa ultima decade.
Il Dr. Sigman sostiene che gli effetti di questa attività si riflettono sia sul corpo che sulla
mente. Afferma che il cervello, ad esempio, non possa venire affatto stimolato dallo schermo, bensì
viene narcotizzato, colpendo aree di quest’organo che, diversamente, verrebbero allenate e stimolate
con la lettura, ad esempio.
Una serie di effetti concatenati sono emersi tra i soggetti sottoposti a molte ore di televisione
come l’obesità, l’Alzheimer, il diabete e persino la diminuzione della capacità delle cellule di
rimarginare le ferite.
L’esposizione alle radiazioni della televisione, è stato dimostrato, sono causa principale della
riduzione del livello di melatonina nel corpo, cioè la riduzione dell’ormone che regola l’orologio
biologico del nostro corpo come ad esempio il tempo della crescita e dello sviluppo della pubertà.
La melatonina viene prodotta dal nostro corpo durante la notte ed induce il sonno. Oggi, invece, si
documenta che luminosità emessa dallo schermo della televisione sopprime, in parte, il livello di
questo ormone nel sangue. (Il Lancet ha pubblicano nel luglio 2004 che la laumento della melatonina
in una sola settimana senza tivù è stata del 30%)
Questa sindrome è evidente nei giovani adolescenti incollati alla televisione che sempre di più
sostengono di preferirne la visione notturna.
L’altro effetto collaterale, ovvero quello che affligge il ciclo di crescita dell’individuo legato
alla melatonina, è quello che vede le nuove generazioni anticipare l’età della pubertà, arrivando
all’adolescenza qualche anno prima delle generazioni passate.
Questa problematica ha iniziato ad essere osservata già dagli anni ’50 cioè dal periodo in cui la
televisione è diventata un mass media.
Mentre le ricerche del dottore si dirigono pesantemente dentro alla fisiologia e alla biologia, una
conclusione può essere espressa, che ha a che vedere con una critica più generale alla TV la
televisione guardata di giorno, che spazia da soap opera e talk show mandano in putrefazione il
cervello riducendo di molto le capacità cognitive soprattutto nelle donne anziane, inclusi effetti
clinicamente riscontrabili di difficoltà di attenzione, di memoria e di velocità psicomotoria. Tutti
i soggetti studiati dimostrano, di fatto, incapacità di reazione e lentezza di riflessi.
Il dott. Sigman aggiunge che «Permettere ai bambini di guardare così tanto lo schermo è una grave
mancanza di responsabilità da parte dei genitori, un grave lavarsene le mani», secondo lui ai
bambini più piccoli dovrebbe essere addirittura vietato l’uso di tale mezzo, introducendolo per
gradi, negli anni successivi al 6° compleanno, somministrandolo con giudizio.
OBESITA’
La televisione è direttamente correlata e ora giudicata come causa indipendente dell’obesità
infantile. Il rimanere seduti di fronte ad uno schermo è un’azione che comanda e cresce nella vita
dei bambini, rimpiazzando molte attività fisiche. L’inattività è anche una causa di una dieta povera
e malsana.
RISANAMENTO CELLULARE
La televisione è coinvolta nei processi di alterazione cellulare, di dimensione e consistenza della
pelle e delle cellulare appartenenti al sistema immunitario. Può causare una migrazione di ghiandole
cutanee del sistema immunitario, di parti del tessuto epidermico che giocano un ruolo molto
importante nel risanamento delle ferite offrendo una difesa contro le malattie.
PROBLEMI CARDIACI
Molte ricerche sostengono che la televisione può essere una causa di malattie cardiovascolari a
lungo termine. Negli adulti aumenta il colesterolo e la possibilità di malattie e malfunzionamenti
cardiaci strettamente legati all’esposizione allo schermo subita, soprattutto, in età
adolescenziale.
METABOLISMO
Una significativa relazione tra le ore settimanali trascorso davanti alla tv e il rallentamento del
metabolismo è stata riscontrata. Il rallentamento metabolico diminuisce la possibilità di bruciare i
grassi. Combinata con cibi molto calorici e bevande gassate e zuccherate, è una delle maggiori cause
dell’obesità infantile e di altre malattie.
VISTA
Danni permanenti alla vista precedentemente attribuiti alla genetica, sono ora correlati
all’esposizione allo schermo televisivo. Schermi della televisione e dei computer sono ora una delle
maggiori cause della crescente miopia in quanto richiedono lunghi periodi di sforzo oculare nel
fissare l’attenzione, da parte del telespettatore.
MORBO DI ALZHEIMER
La televisione guardata tra i 20 e i 60 anni è associata allo sviluppo del morbo di Alzheimer: per
ogni ora in più che trascorriamo davanti allo schermo, aumenta il rischio di incorrere in questa
malattia. L’attenzione, la memoria ed il tempo di reazione sono tutte abilità che vengono anche
pesantemente intaccate.
INTERVALLO DI ATTENZIONE
Lunghi periodi davanti alla televisione possono infliggere danni a ciò che si chiama meccanismo
neuronale che sta dietro alla capacità di attenzione e al controllo degli impulsi nervosi. Ciò
significa danneggiare lo sviluppo delle cellule cerebrali e la capacità di concentrazione sugli
oggetti. Per i bambini significa un alto tasso di disordini comportamentali e difficoltà di
apprendimento.
ORMONI
Guardare la televisione sopprime la produzione di melatonina, un ormone chiave e un potente
antiossidante che ha un ruolo importante nel sistema immunitario, nei cicli della veglia e del sonno
e sull’inizio della pubertà. La melatonina regola l’orologio biologico in ognuno di noi, ma gli
schermi luminosi possono interrompere questo processo.
CANCRO
La riduzione dei livelli di melatonina, sostiene il dott. Sigman, da come risultato buone
probabilità che il DNA produca mutazioni tali da causare il cancro. Alcuni medici hanno pubblicato
ricerche sulla connessione tra l’insonnia o i problemi del sonno ed il cancro, dichiarando che la
mancanza di sonno induca profondi stati di stress che il nostro corpo tramuta nella produzione di
cellule malate, cioè nel cancro stesso.
AUTISMO
Numerosi studi apportati dal team del dott. Sigman e da altri suoi colleghi, dimostrano che le ore
spese a guardare la televisione in età infantile potrebbe provocare l’autismo in un bambino su 166.
Il dottore cita una ricerca, in particolare, pubblicata dall’Università di Cornell che dimostra come
la tv possa essere un grilletto che attiva questa condizione in bambini molto piccoli.
[E’ d’obbligo precisare che la causa primaria dell’autismo è da addebitare alle sostanze
tossico-velenose (per il sistema nervoso centrale), come il “sale di mercurio” (conservante) e
“l’idrossido di alluminio” (adiuvante), contenute nei vaccini! Nota della redazione]
FAME
La mancanza di ore di sonno, dovute al disturbo psico-fisico causato dalla televisione, stimola
l’aumento dell’appetito e alla produzione di grasso nel corpo. Questo avviene, secondo le
sopraccitate ricerche, a causa di alterazioni subite da ormoni come la leptina e la grelina che
regolano la sensazione di pienezza e il senso di fame.
CRESCITA CEREBRALE
I mass media interattivi e persino i videogame sono stati associati con la limitazione dell’attività
cerebrale e neurologica. Guardare la televisione è considerato dai neuroscienziati un’attività non
stimolante per l’intelletto, che ne impedisce lo sviluppo e l’allenamento. Ciò non accade, invece,
per attività quali la lettura.
DIABETE
Il dott. Sigman afferma che guardare la televisione sia strettamente collegato a una significante
crescita nel rischio di sviluppo anormale del tasso di glucosio a livello metabolico e
dell’evoluzione di un nuovo tipo di diabete. Questo è correlato agli effetti di una vita sedentaria
e di una dieta che spesso accompagna le ore spese davanti allo schermo, come dolciumi, caramelle e
bibite zuccherate.
Lascia un commento