La Via della Tranquillità 4

pubblicato in: AltroBlog 0
La Via della Tranquillità 4

(DALAI LAMA)

– LA VIA DELLA TRANQUILLITÀ –
(MEDITAZIONI PER UN ANNO)

– Aprile –

(parte quarta)

°°°

A cura di Renuka Singh
Rizzoli
Titolo originale dell’opera: The Path to Tranquillity
Traduzione di Genevienne Pecunia

°°°

Prefazione

In quanto esseri umani, noi tutti vogliamo essere felici ed evitare la
sofferenza. Secondo quanto mi suggerisce la mia limitata esperienza,
per conseguire questo scopo è immensamente prezioso coltivare e
mantenere uno stato mentale positivo. Nella tradizione buddhista, uno
dei mezzi più efficaci per raggiungere tale obiettivo consiste nella
meditazione: ciò può talvolta significare sedersi in una particolare
posizione e acquietare la mente, ma anche familiarizzarsi di continuo
con pensieri positivi. Questo è il motivo per cui leggiamo e recitiamo
regolarmente i testi delle scritture e delle preghiere.

Ho tratto grande ispirazione nel corso degli anni da una breve opera
chiamata ‘“Otto versi per l’addestramento della mente’“, che contiene
molti consigli utili e ci invita a considerare gli altri più
importanti di noi stessi, ad affrontare e a contrastare le emozioni
che turbano la nostra pace mentale, a donare agli altri ogni beneficio
mentre noi ci facciamo carico di tutte le difficoltà.

Questo libro raccoglie citazioni quotidiane tratte dai miei scritti.
Prego umilmente affinché i lettori possano trovare in queste parole
l’ispirazione per sviluppare quell’affettuosa pace mentale che è la
chiave della felicità.

Sua Santità il Dalai Lama
16 Febbraio 1998

°°°

1 APRILE
È NECESSARIO AIUTARE gli altri non solo nelle nostre preghiere, ma
anche nella nostra vita quotidiana. Se scopriamo di non poter aiutare
gli altri, il minimo che possiamo fare è smettere di nuocere loro.

2 APRILE
L’OSSERVAZIONE CHE i buoni soffrono e i malvagi continuano a godere di
vantaggi e riconoscimenti è miope. Inoltre, questo tipo di conclusione
potrebbe essere stato raggiunto in modo frettoloso. Analizzando
scrupolosamente, si scopre che i piantagrane non sono affatto felici.
È meglio comportarsi correttamente, assumendosi la responsabilità
delle proprie azioni, e condurre una vita positiva.

3 APRILE
HO SCOPERTO CHE il massimo grado di tranquillità interiore deriva
dalla crescita dell’amore e della compassione. Quanto più ci
preoccupiamo della felicità altrui, tanto più grande è il nostro senso
di benessere. Coltivare un sentimento intimo e affettuoso verso il
prossimo pone di conseguenza la mente a suo agio. Questa è la
definitiva fonte di successo nella vita.

4 APRILE
CREDO CHE LA scienza dell’Occidente e la filosofia dell’Oriente
possano congiungersi per creare un essere umano veramente completo e
maturo. Soltanto in questo modo l’uomo emergerà, rafforzato, dalla sua
condizione e diverrà completo. Ciò che, infatti, mi interessa è quanto
sta oltre la materia e la consapevolezza: quest’ultima sola è
veramente importante e ci rende quello che siamo.

5 APRILE
ESSERE UN individuo ‘“aperto’“ secondo me significa essere come una
porta aperta: si può varcare molto facilmente, senza difficoltà. Anche
‘“libero’“ vuol dire la stessa cosa. La conseguenza di questo essere
libero e aperto, è che quante più nuove idee ricevi, tanta più energia
vuoi dare. In questo modo ognuno aiuta l’altro e ciò è molto utile e
molto necessario, soprattutto al giorno d’oggi.

6 APRILE
LA CONSAPEVOLEZZA più grossolana dipende pesantemente da particelle di
materia. La consapevolezza più sottile è più indipendente, poiché non
dipende così tanto dal cervello. Nello stato buddhico, la mente
grossolana scompare completamente.
Luminosità, irraggiamento, imminenza, i tre stati della mente sottile,
spariscono nella chiara luce, la consapevolezzapiù intima.

7 APRILE
IL COMPLETAMENTE Illuminato ha detto che tutto ciò che poteva fare era
insegnarci il Dharma, la via della liberazione dalla sofferenza;
metterlo in pratica dipende da noi, (di questa responsabilità egli si
è lavato le mani!).

8 APRILE
IL BODHICITTA è la medicina che rianima e dà vita a ogni essere
senziente non appena ne sente parlare. Quando ti impegni nel
soddisfare i bisogni degli altri, i tuoi ne risultano di conseguenza
soddisfatti.

9 APRILE
ASSUMENDO IL TUO corpo e la tua mente come un laboratorio, impegnati
in qualche ricerca completa sul tuo funzionamento mentale ed esamina
la possibilità di attuare cambiamenti positivi all’interno di te
stesso.

10 APRILE
PRATICHE COME il bodhicitta portano automaticamente la calma nel
momento della morte, quando la mente si trova in uno stadio molto
critico e, se sei in grado di lasciare un impatto forte, positivo in
quel momento, esso diverrà una forza molto potente per continuare
un’esperienza positiva nella vita seguente.

11 APRILE
IN UNA SOCIETÀ competitiva, se sei sincero e onesto, in certe
circostanze la gente può approfittare di te. Se li lasci fare, si
impegneranno in un’azione sconveniente e accumuleranno karma cattivo
che nuocerà alla loro persona nel futuro.
Perciò è ammissibile assumere, per motivazioni altruiste, delle
contromisure al fine di evitare che l’altra persona debba subire gli
effetti di questa azione sbagliata.

12 APRILE
TRE QUALITÀ rendono le persone capaci di comprendere gli insegnamenti:
l’obiettività, che equivale a una mente aperta; l’intelligenza, vale a
dire la facoltà critica di discernere il vero significato verificando
gli insegnamenti del Buddha; e l’interesse e l’impegno, che
significano entusiasmo.

13 APRILE
UN FORTE SENSO di separazione ha causato, in passato, competizione e
guerra. Ora, però, siamo più interdipendenti e abbiamo bisogno di
comunicare, dialogare e venire a compromessi.
Sarebbe il caso di possedere una pallottola che cerchi e colpisca il
vero piantagrane nascosto dentro di noi.

14 APRILE
TUTTE LE VOLTE che il buddhismo ha messo radici in una nuova terra, si
è sempre verificato un certo mutamento nel modo in cui viene
osservato. Il Buddha stesso insegnò diversamente a seconda del luogo,
dell’occasione e della situazione in cui si trovavano coloro che lo
stavano ascoltando. Di conseguenza, tutti noi abbiamo la grande
responsabilità di cogliere l’essenza del buddhismo e metterla in
pratica nella nostra vita.

15 APRILE
LA VACUITÀ dovrebbe essere compresa nel contesto della coproduzione
dipendente e dovrebbe evocare un senso di pienezza, di cose create da
cause e condizioni. Non dobbiamo pensare che il sé sia qualcosa che
originariamente è lì, ma poi viene eliminato nella meditazione: esso è
qualcosa che fondamentalmente non è mai esistito.

(Nota) La coproduzione dipendente è una dottrina caratteristica del
buddhismo che classifica le fasi dell’esperienza umana (N.d.T.).

16 APRILE
L’AMBIENTE NATURALE sostenta la Vita di tutti gli esseri,
universalmente. Gli alberi sono correlati al resoconto dei principali
eventi della vita del Buddha: sua madre si appoggiò contro un albero
per sorreggersi quando lo diede alla luce, egli raggiunse
l’illuminazione seduto sotto un albero e infine trapassò mentre gli
alberi si ergevano a testimoni sopra di lui.

17 APRILE
QUALUNQUE COSA diciamo, parliamo chiaramente e aproposito, con voce
calma e piacevole, priva di attaccamento o odio. Guarda gli altri
amichevolmente, pensando: ‘“É grazie a loro che otterrò la buddhità’“.

18 APRILE
SE SIAMO MOLTO pazienti, qualcosa che normalmente considereremmo assai
dolorosa non apparirà dopo tutto così malvagia. Senza una
sopportazione paziente, invece, persino il più piccolo inconveniente
diviene insostenibile. Molto dipende dal nostro atteggiamento.

19 APRILE
UNO DEGLI INSEGNAMENTI della meditazione, quando scendiamo lentamente
in noi stessi, è che il senso di pace esiste già dentro di noi. Tutti
ne abbiamo un grande desiderio, anche se spesso è nascosto, mascherato
e frustrato.
Se esaminiamo attentamente la natura umana, scopriamo che essa è
buona, ben disposta e incline all’aiuto. Mi sembra che al giorno
d’oggi lo spirito d’armonia stia crescendo e che il nostro desiderio
di vivere insieme tranquillamente stia diventando sempre più forte e
sempre più diffuso.

20 APRILE
POTREBBE SORPRENDERTI, ma io non sono rigorosamente contrario allo
spettacolo della violenza e del crimine. Tutto dipende dalla lezione
che ne sai trarre.

21 APRILE
UN BUON CUORE è tanto importante quanto efficace nella vita
quotidiana. Se in una famiglia piccola, persino senza figli, vi è
affetto reciproco, si creerà un’atmosfera di pace. Tuttavia, se una
persona è arrabbiata, immediatamente l’atmosfera nella casa diventa
tesa. Malgrado il buon cibo o il bell’apparecchio televisivo, si
perderà la pace e la calma. Le cose, dunque, dipendono più dallo
spirito che dai beni materiali.
I beni materiali sono importanti e noi dobbiamo possederli e farne un
buon uso, ma in questo secolo dobbiamo essere in grado di associare un
buon cervello a un cuore buono.

22 APRILE
TUTTI I PROBLEMI in cui ogni individuo si imbatte nella vita
quotidiana, come fame, disoccupazione, delinquenza, insicurezza,
disturbi psicologici, malattie, droga, pazzia, disperazione,
terrorismo, sono causati dal divario crescente che esiste tra la
gente; esso, inutile dirlo, si può anche trovare nei paesi ricchi. La
nostra antica esperienza lo conferma in ogni momento: tutto è
collegato, tutto è inseparabile. Di conseguenza, il divario deve
essere ridotto.

23 APRILE
LE DIFFERENZE FISICHE, (colore della pelle, occhi a mandorla e così
via), e culturali che paiono dividere le persone, a me sembrano invece
unirle sempre di più.
Le teorie delle differenze culturali, di cui la storia del mondo è
stata testimone, sono assurde, perniciose e non conducono che a
sanguinosi vicoli ciechi.
Specialmente oggi, quando siamo raggiunti da immagini di tutto il
mondo, la nostra profonda unità mi sembra evidente. Ogni nuova
istituzione dovrebbe assumere questa considerazione come punto di
partenza e fondamento.

24 APRILE
VALE LA PENA fare pubblicità, se giustificata da una buona causa. Il
Buddha pubblicizzò l’illuminazione o il nirvana. Se la pubblicità è
ragionevole e benefica, va bene; ma se è motivata solo dal profitto,
dalla truffa e dallo sfruttamento, oppure se è fuorviante, allora è
sbagliato metterla in atto.

25 APRILE
COLTIVARE LA disciplina interiore è un processo che richiede tempo;
aspettarsi risultati immediati è un segno di impazienza.
Paradossalmente, ciò che l’uomo moderno vuole è la via migliore, la
più veloce, la più facile e, se è possibile, la più economica.
26 APRILE
LE PERSONE CHE combattono contro altri esseri umani a causa di rabbia,
odio e forte emotività, anche se conseguono la vittoria in battaglia
contro i loro nemici, in realtà non sono degli eroi. Ciò che stanno
facendo è trucidare corpi, poiché gli uomini, essendo transitori,
moriranno; che questi nemici muoiano o meno in battaglia è un’altra
questione, ma essi a un certo punto moriranno.
Essi, dunque, stanno in realtà trucidando coloro che sono già
destinati a morire. Il vero eroe è colui che consegue la vittoria
sull’odio e sulla rabbia.

27 APRILE
SAMSARA, LA NOSTRA esistenza condizionata nel ciclo perpetuo delle
tendenze abituali, e nirvana, l’autentica liberazione da tale
esistenza, non sono altro che differenti manifestazioni di un
fondamentale continuum. Così, la continuità di consapevolezza è sempre
presente. Questo è il significato del Tantra, o continuità.

28 APRILE
SE UN PAZIENTE è credente, una malattia terminale può diventare un
trampolino di lancio per la crescita personale seguendo la propria
fede. Se una persona non è credente, gli amici devono mostrare il più
a lungo possibile un atteggiamento compassionevole e condividere i
suoi problemi.

29 APRILE
IL PROCESSO DELLA morte comincia con la dissoluzione degli elementi
presenti nel corpo. Consiste in otto fasi, a cominciare dalla
dissoluzione dell’elemento terra, poi dell’acqua, del fuoco e
dell’aria, seguite dall’esperienza delle successive quattro visioni di
colori: la comparsa di una visione bianca, l’incremento dell’elemento
rosso, la manifestazione parziale del nero, e la chiara luce della
morte.
Al termine della meditazione, si è in grado di sperimentare i processi
di dissoluzione.

30 APRILE
OGGIGIORNO IL MONDO Sta diventando sempre più materialista e l’umanità
sta pervenendo davvero all’apice del progresso materiale, guidata da
un insaziabile desiderio di potere e di esteso possesso. Tuttavia,
attraverso questo inutile sforzo per la perfezione in un mondo dove
tutto è relativo, le persone si allontanano sempre più dalla pace
interiore e dalla felicità della mente. Tutti possiamo testimoniarlo,
vivendo, come facciamo, afflitti da un’incessante ansia in
quest’atroce epoca di armi mastodontiche.
Si rende sempre più necessario l’imperativo che la vita dello spirito
si affermi come la sola solida base su cui fondare felicità e pace.

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *