La voce degli angeli
Strumento di meditazione
di Raffaella di Vincenzo
Il silenzio è la ricerca, la strada senza frontiere della mente; è il sentimento della tua pienezza.
Nel silenzio la nullità non esiste ed ogni suono, che si confonde con il respiro, sembra fuoriuscire
da una meditazione profonda: c’è nel sentire una modalità…esiste “una solitudine portatile”.
Alleato della bellezza, il silenzio è una dolce strada che conduce a sè stessi: è la condizione
basilare della meditazione e dell’equilibrio, è un attimo in cui il tempo non ha importanza; in cui
si apre un passaggio, che concede all’uomo la possibilità di ritrovare il suo posto, prima di
ritornare alle cure del quotidiano. Esistono luoghi che è impensabile turbare con una parola e
momenti in cui non c’è più nulla da dire. Ci sono silenzi ciarlieri e silenzi muti, silenzi
desolanti e silenzi di purificazione; attimi in cui la mente si confonde e riprende forma, in cui si
dà un senso alla realtà e ci si chiedono tante cose. H. D. Thoreau dice che “colui che ha la mente
in riposo possiede tutte le ricchezze” e la mente in riposo è il sentimento del mondo. Vivere con
sentimento significa avere un rapporto epidermico con la naturalità e l’umanità; essere distaccati e
confondersi nello stesso tempo, ricercare l’equilibrio supremo dell’universo nato dal caos.
Il silenzio, questo mio silenzio, questo silenzio di tutti è il corpo e l’anima del corpo; anche se,
spesso, è avvertito come un’assenza di rumore, come un orizzonte risparmiato dalla tecnica, come una
zona vergine che la modernità non ha conosciuto, esso è ancora cercato come un luogo dove l’anima
s’arrende. A volte si manifesta improvviso come una presenza sensibile: “il suono di una sola mano”
come ci racconta la tradizione Zen. Il silenzio sfronda la persona e la rende di nuovo disponibile,
nel silenzio s’impara a debellare l’intolleranza.
Nella paura dei mattini perduti, il silenzio è la voce degli angeli.
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