La Voce del Silenzio 2
di H.P. Blavatsky (parte seconda)
(il testo risulta un po’ alterato dal riconoscimento ottico della scansione)
LA VOCE DEL SILENZIO
(e altri frammenti scelti
dal Libro dei Precetti Aurei)
(parte seconda)
traduzione di H. P. Blavatsky
Societ Teosofica Italiana
Trieste 1978
DEDICATO
AI POCHI
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20 L’Iniziato il quale, mediante la conoscenza che gli impartisce, guida il discepolo
alla sua seconda nascita, o nascita spirituale, si chiama Padre, Guru o Maestro.
21 Ajna lignoranza, o non-sapienza, lopposto di conoscenza, Jna.
Questa luce splende dalla gemma del Grande Incantatore (Mra).22 Essa affascina i sensi acceca la mente e lascia lincauto come un rottame abbandonato.
La farfallina attratta dalla vivida fiamma della tua lampada notturna, condannata a perire nel viscido olio. LAnima imprudente, che non riesce nella lotta contro il demone beffardo dellillusione, ritorner, schiava di Mra,
alla terra.
Osserva le legioni di Anime. Osserva come esse si librano sopra il tempestoso mare della vita umana, e come, esauste, insanguinate, con le ali infrante, luna dopo laltra cadono nelle turgide onde. Battute dalla furia dei
venti, inseguite dalluragano, esse sono travolte nei gorghi e scompaiono nel
primo grande vortice.
Se vuoi, o Discepolo, attraverso lAula della Sapienza raggiungere la valle di Beatitudine, chiudi fortemente i tuoi sensi alla grande e funesta eresia della
Separazione che ti allontana dalla pace.
Non lasciare che il tuo Divino-Nato, immerso nelloceano di My, si distacchi dalla Madre universale (ANIMA), ma lascia che ligneo potere si ritiri nel pi intimo asilo, nella camera del cuore,23 nel soggiorno della Madre
del Mondo.
Allora dal cuore quel potere sinnalzer alla sesta regione, la media, posta fra i tuoi occhi, dove diventer il respiro dellANIMA-UNA, la voce che tutto
riempie, la voce del tuo MAESTRO.
22 Nelle religioni exoteriche Mra un demone, un Asura, ma nella filosofia esoterica personifica la
tentazione delluomo per mezzo dei suoi vizi, e tradotto letteralmente il suo nome significa ci che
uccide lAnima. Lo si rappresenta sotto laspetto di un re (dei Mra) con una corona nella quale
brilla una gemma di tale splendore, che acceca tutti coloro che la guardano; questo splendore si
riferisce evidentemente al fascino che il vizio esercita su certe nature.
23 La camera interna del cuore, detta in sanscrito Brahma-pura. L”igneo potere Kundalini.
24 Potere e Madre del Mondo sono nomi dati a Kundalini uno dei poteri mistici dello Yogi.
Kundalini Buddhi considerato come principio attivo, anzich passivo (come lo generalmente
quando lo si considera soltanto come veicolo o sede dello spirito supremo, di Atm), una forza
elettro-spirituale, un potere creativo che, messo in azione, pu uccidere cos facilmente come
creare.
Allora soltanto potrai diventare un Viandante del Cielo, che cammina sui venti al di sopra delle onde, senza che i suoi passi tocchino le acque. Prima di porre il piede sullultimo gradino della scala dei suoni mistici, devi udire la voce del tuo Dio interno in sette modi.
IL primo come la dolce voce dellusignolo che rivolge alla sua compagna un canto daddio.
Il secondo giunge come il suono di un cembalo dargento dei Dhyni, che sveglia le stelle palpitanti.
Il seguente come il lamento melodioso di uno spirito delloceano, imprigionato nella sua conchiglia.
E questo seguito dal canto della Vin.
Il quinto, come il suono di un flauto di canna, zufola nel tuo orecchio. Poi si trasforma in uno squillo di tromba.
Lultimo vibra come il sordo brontolio di una nuvola carica di tuono. Il settimo copre tutti gli altri suoni. Essi muoiono, n pi si odono. Quando i sei27 sono distrutti e deposti ai piedi del MAESTRO, allora il Discepolo immerso nellUNO,28 diventa questUNO e in Esso vive. Prima di entrare in quel sentiero, devi distruggere il tuo corpo lunare, purificare il tuo corpo mentale29 e il tuo cuore.
Le pure linfe della vita eterna, chiare e cristalline, non possono mescolarsi
colle correnti fangose delle tempeste30 del monsone.
La goccia di rugiada celeste, che brilla ai primi raggi del mattino nel seno del loto, quando cade a terra diventa argilla; ecco, la perla ora una stilla di
fango.
25 Kechara, pellegrino o viandante del cielo. Come spiega il sesto Adhyya del Jneshvar, di
questo re dei trattati mistici, il corpo dello Yogi diventa come formato di vento, come una nuvola
dalla quale siano germogliate delle membra”; dopo ci egli [lo Yogi] scorge le cose che stanno al
di l dei mari e degli astri: ode il linguaggio dei Deva e lo comprende, e percepisce ci che avviene
nella mente della formica.
26 La Vin uno strumento indiano a corde, simile al liuto.
27 I sei principi, e cio quando la personalit inferiore distrutta e lindividualit interna si
immersa e perduta nel settimo, nello spirito.
28 Il discepolo uno con Brahman, o tm.
29 La forma astrale prodotta dal principio kmico, il Kma-Rpa, o corpo del desiderio.
30 Mnasa Rpa. Il primo si riferisce al S astrale o personale; il secondo allindividualit, o Ego che
si reincarna, la cui coscienza sul nostro piano, cio il Manas inferiore deve essere paralizzata.
Lotta con i tuoi pensieri impuri prima che essi giungano a dominarti.
Agisci con loro come essi agirebbero con te; perch, se da te risparmiati prendono radice e crescono, sappilo bene, questi pensieri ti opprimeranno ed uccideranno. Sta in guardia, o Discepolo, non tollerare che neppure lombra loro ti avvicini. Poich questa cosa di tenebre, crescendo in grandezza e in forza, assorbirebbe lessere tuo, prima che tu fossi pienamente conscio della
presenza del nero ed immondo mostro.
Prima che il mistico Potere31 possa fare di te un Dio, o Lanu, devi aver conquistato la facolt di uccidere a volont la tua forma lunare.
Il s della Materia e il S dello Spirito non possono mai incontrarsi. Uno dei due deve sparire; non v posto per entrambi.
Prima che la mente della tua Anima possa comprendere, il germe della personalit deve essere schiacciato, il tarlo del senso distrutto senza possibilit
di resurrezione.
Tu non potrai percorrere il Sentiero prima di esser diventato il Sentiero stesso.
Tenda la tua Anima lorecchio ad ogni grido di dolore, come il loto apre il suo cuore per bere il sole mattutino.
Il sole ardente non asciughi una sola lagrima di dolore, prima che tu stesso non labbia tersa dallocchio del sofferente.
Ma ogni rovente lacrima umana cada sul tuo cuore, e vi resti; n tergerla mai, finch non sia rimosso il dolore che la produsse.
Queste lacrime, o tu dal cuore pieno di compassione, sono i rivi che irrigano i campi della carit imperitura. Su questo suolo germoglia e sboccia a
mezzanotte il fiore di Buddha,33 pi difficile a trovare, pi raro a vedere che
31 Kundalini; il potere serpentino, o fuoco mistico, chiamato anche anulare a cagione della sua
azione e del suo progresso in forma di spirale per il corpo dellasceta che sviluppa questo potere in
s. un potere elettrico, igneo, occulto o Fohatico, la grande forza primitiva, che si cela in tutta la
materia organica e inorganica.
32 Di questo Sentiero si parla in tutte le opere mistiche. Come Krishna dice nel Jneshvar:
Quando questo Sentiero scorto…, sia che si cammini verso i fiori delloriente, o verso le stanze
delloccidente, senza movimento, o arciere, il viaggio per questa via. In questo Sentiero, da
qualunque parte tu voglia andare, questa parte diventa il tuo s. Tu sei il Sentiero, si dice al
Guru Adepto, e da questi al discepolo dopo lIniziazione. Io sono la via e il Sentiero, dice un altro
MAESTRO.
33 Il grado di Adepto, il boccilo di un Bodhisattva.
non quello dellalbero Vogay. Esso il seme della liberazione dalla rinascita.
Esso isola lArhat dalla lotta e dal desiderio, e lo conduce attraverso i campi
dellEssere alla pace e alla beatitudine, note soltanto nella terra del Silenzio e
del Non-Essere.
Uccidi il desiderio; ma se lo uccidi, guarda che non risorga ancora di nuovo fra i morti.
Uccidi lamore della vita: ma se distruggi Tah, non sia per sete di vita eterna, ma per sostituire il fuggevole con limperituro.
Nulla desidera. Non opporti al Karma, n alle immutabili leggi della Natura. Ma lotta soltanto contro il personale, il transitorio, levanescente e il
perituro.
Aiuta la Natura, e lavora con lei; e la Natura ti considerer uno dei suoi creatori e ti render obbedienza.
E aprir dinanzi a te le porte delle sue camere segrete e scoprir al tuo sguardo i tesori nascosti nel pi profondo del suo puro, virgineo seno. Incontaminata
dalla mano della Materia, essa mostra i suoi tesori soltanto allocchio dello Spirito locchio che mai non si chiude, locchio per il quale
non ha velo nessuno dei suoi regni.
Allora ti mostrer essa i mezzi e la via, la prima porta e la seconda, la terza, e fino alla settima. E poi, la mta; oltre la quale stanno, immerse nel
solare splendore dello Spirito, glorie inespresse, non viste che dallocchio dellAnima.
Una sola la via che conduce al Sentiero; alla sua fine soltanto pu udirsi la Voce del Silenzio. La scala per cui sale il candidato fatta di gradini di
sofferenze e di pene; queste non possono essere ridotte al silenzio che dalla
voce della virt. Guai a te, o Discepolo, se un sol vizio vi , che tu non abbia
lasciato; perch allora la scala ceder e ti rovescer indietro; il suo piede posa
nel fango profondo dei peccati e degli errori tuoi, e prima che tu possa tentar
di traversare questo ampio abisso di materia, devi lavare i tuoi piedi nelle Acque della Rinunzia. Guardati dal porre un piede ancora lordo sul gradino pi basso della scala. Guai a colui che osa contaminare un sol gradino con i piedi fangosi. Il fango immondo e vischioso seccher, diverr tenace, gli Tah, la volont di vivere, il timore della morte e lamore della vita, quella forza o energia che causa della rinascita.
avvincer i piedi al gradino; e, come fosse un uccello invischiato dallastuto
uccellatore, gli sar precluso ogni ulteriore progresso. I suoi vizi prenderanno
forma e lo trascineranno in basso. I suoi peccati alzeranno le loro voci, simili
al ghigno ed al singhiozzo dello sciacallo dopo il tramonto; i suoi pensieri diverranno falange e lo trarranno schiavo e prigione.
Uccidi i tuoi desideri, o Lanu, rendi impotenti i tuoi vizi, prima di muovere
il primo passo nel solenne tuo viaggio.
Soffoca i tuoi peccati e rendili muti per sempre, prima di alzare un piede per ascendere la scala.
F tacere i tuoi pensieri e fissa lintera tua attenzione sul tuo Maestro, che
ancor non vedi, ma gi presenti.
Fondi i tuoi sensi in un solo, se vuoi esser sicuro contro il nemico. Con questo senso solo, che sta nascosto nel cavo del tuo cervello, larduo Sentiero
che conduce al Maestro pu aprirsi davanti ai deboli occhi dellAnima tua. Lunga e penosa la via che ti sta innanzi, o Discepolo. Un sol pensiero al passato che hai la-sciato addietro ti farebbe ricadere, e dovresti riprendere da
capo lascesa.
Uccidi in te stesso ogni ricordo di passate esperienze. Non guardare addietro, o sei perduto.
Non credere che il desiderio possa mai essere ucciso soddisfacendolo o saziandolo, poich questa unabominazione ispirata da Mra. Nutrendo il vizio lo si sviluppa e lo si rinforza come il verme che ingrassa nel cuore del
fiore.
La rosa deve ridiventare il bocciolo, germinato dal ramo materno, prima che il parassita ne abbia roso il cuore da parte a parte e ne abbia assorbito la
linfa vitale.
Lalbero doro mette i suoi brillanti germogli prima che la tempesta dissecchi il suo tronco.
Il Discepolo deve ritornare allo stato dinfanzia perduto, innanzi che il primo suono possa giungere al suo orecchio.
La luce del MAESTRO UNICO, lunica, perenne, aurea luce dello Spirito, diffonde fin da principio i suoi fulgidi raggi sul Discepolo. Questi raggi penetrano oltre le dense e oscure nubi della Materia.
Or qua, or l, questi raggi la illuminano, come gli sprazzi di sole rischiarano
il suolo attraverso il denso fogliame della giungla. Ma, o Discepolo. se la 17
carne non passiva, fredda la mente, ferma e pura lAnima come un lucido diamante, lirradiazione non raggiunger la camera, la sua luce di sole non riscalder il cuore, n i suoni mistici delle vette akshiche35 raggiungeranno
lorecchio, per quanto attento, allo stadio iniziale.
Se non odi, non puoi vedere.
Se non vedi, non puoi udire. Udire e vedere, ecco il secondo stadio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Quando il Discepolo vede e ode, gusta e odora, chiusi gli occhi, le orecchie,
la bocca e le narici; quando i quattro sensi si fondono e sono pronti a passare
nel quinto, quello del tatto interno allora ha raggiunto il quarto stadio. E nel quinto, o Distruttore dei tuoi pensieri, tutti questi devono ancora essere uccisi, s che non possano mai pi rianimarsi.
Rattieni la mente da tutti gli oggetti esterni, da tutte le esterne visioni.
Reprimi le interne immagini, perch non gettino unombra oscura sulla luce dellAnima tua.
Tu sei ora in DHRAN, il sesto stadio.
Giunto nel settimo, o fortunato, non percepirai pi la Triade sacra, poich tu stesso sarai diventato questa Triade. Tu e la tua mente, come gemelli luno
accanto allaltro, la Stella che ti mta splende sulla tua testa. I Tre risiedono nella gloria e nella beatitudine ineffabile; hanno ora abbandonato i
35 I suoni mistici, la melodia, che odono gli asceti al cominciare del loro ciclo di meditazione,
chiamata Anhata Shabda dai Yogi. LAnhata il quarto dei Chakra.
36 Ci significa che nel sesto stadio di sviluppo, il quale nel sistema occulto Dhran, ogni senso
come facolt individuale deve essere ucciso (o paralizzato) su questo piano, passando nel settimo
senso, il pi spirituale, e fondendosi con esso.
37 Dhran la concentrazione intensa e perfetta della mente sopra qualche oggetto interiore,
accompagnata dalla assoluta astrazione da tutto ci che appartiene alluniverso esterno, al mondo
dei sensi.
38 Ogni stadio di sviluppo nel Rja Yoga simboleggiato da una figura geometrica. Questo il
triangolo sacro e precede Dhran. Il ?? il segno degli alti Chel, mentre unaltra specie di
triangolo quello di alti Iniziati. il simbolo I del quale parla Buddha e che egli us come
simbolo della forma corporea del Tathgata quando libero dai tre metodi del Praj. Oltrepassati
gli stadi preliminari e inferiori, il discepolo non vede pi il ?? ma il ., abbreviazione del …., il
settenario completo. Non possibile darne qui la vera forma, perch di certo verrebbe
immediatamente adottata da qualche ciarlatano, e profanata per scopi fraudolenti
39 La Stella che splende sopra la testa la Stella dellIniziazione. Il segno degli Shaiva, o devoti
della setta di Shiva, patrono di tutti i Yogi, un punto rotondo e nero, attualmente forse simbolo del
Sole, ma della Stella dellIniziazione nelloccultismo dei tempi antichi.
loro nomi nel Mondo di Maya. Sono divenuti una sola Stella, il fuoco che arde
ma non consuma, il fuoco che lUpdhi della Fiamma.
E questo, o trionfante Yogi, gli uomini chiamano Dhyn,41 il vero precursore di Samdhi.
Ed ora il tuo s perduto nel S, Tu lo sei in TE STESSO, immerso in QUEL S, dal quale da principio fosti irradiato.
Dove la tua individualit, o Lanu, dove il Lanu stesso? la scintilla perduta nella fiamma, la goccia nelloceano, il raggio sempre presente divenuto il Tutto, leterno splendore.
Ed ora, o Lanu, tu sei lattore e lo spettatore, lirradiante e lirradiazione, la
Luce nel Suono, e il Suono nella Luce.
Tu hai conosciuto i cinque impedimenti, o beato. Tu sei il loro vincitore, il
Signore del sesto, 1Espositore dei quattro modi di Verit.43 La luce che cade
su loro emana da te, che fosti Discepolo, che ora sei Maestro.
E di questi modi di Verit:
Non sei tu passato per la conoscenza di ogni miseria verit prima? Non hai tu dominato il re dei Mr a Tu, alla porta dellassemblea seconda verit?
Non hai tu distrutto il peccato alla terza porta, e raggiunto la terza verit?
40 La base, Updhi, della Fiamma irraggiungibile sempre sino a quando lasceta ancora in questa
vita.
41 Dhyna il penultimo stadio su questa terra, a meno che non si diventi un completo Mahtm.
Come gi si detto, in questo stato il Rja Yogi tuttora spiritualmente cosciente di s e dellopera
dei suoi principi superiori. Ancora un passo, ed egli sar sul piano al di l del settimo, o del quarto
secondo certe scuole, che, dopo la pratica di Pratyhra esercizio preliminare che ha scopo di
dominare la mente ed i pensieri contano Dhrna, Dhyna e Samdhi, e comprendono questi tre
sotto il nome generico di Sannyama.
42 Samdhi lo stato in cui lasceta perde la coscienza di ogni individualit, compresa la sua. Egli
diventa il Tutto.
43 I quattro modi di verit sono nel Buddhismo settentrionale: Ku, sofferenza o miseria; Tu, la
riunione delle tentazioni; Mu, la loro distruzione; e Tau, il Sentiero. I cinque impedimenti sono la
conoscenza della miseria, la verit sulla debolezza umana, le astensioni penose, e lassoluta
necessit della separazione da tutti i vincoli della passione, e perfino del desiderio. Il Sentiero della
Salvezza lultimo.
44 Alla Porta dellassemblea sta il re dei Mr, il Mah Mra, e tenta di accecare il candidato con il
fulgore della sua gemma.
Non sei tu entrato nel Tau, il Sentiero che conduce alla conoscenza quarta verit?
Ed ora riposa sotto lalbero Bodhi, che la perfezione di ogni conoscenza, perch, sappilo, tu sei il Signore di SAMDHI, lo stato di visione infallibile.
Ecco! Tu sei divenuto la Luce, tu sei divenuto il Suono, tu sei il tuo Maestro e il tuo Dio. Tu, TU STESSO sei loggetto della tua ricerca: la VOCE ininterrotta, che risuona attraverso le eternit. immutabile, libera da peccato, i
Sette Suoni nelluno,
LA VOCE DEL SILENZIO.
OM TAT, SAT.
45 Questo il quarto dei cinque sentieri della rinascita, che conducono tutti gli esseri umani in
perpetui stati di dolore e di gioia. Questi sentieri non sono che suddivisioni del sentiero unico,
quello tracciato dal Karma.
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F R A M M E N T O II
I d u e S e n t i e r i
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