Con i bugiardi, l’ombra del sospetto sembra essere sempre presente, con le conseguenze che ne
derivano. Perché lo fanno? Come possiamo aiutarli?
Laltro giorno mi è stato raccontato il caso di una persona che aveva labitudine di mentire.
Unabitudine che aveva appena scoperto, ma che probabilmente praticava da molto tempo, e che stava
causando molta sofferenza alla sua sfera sociale.
Mentiva su cose importanti, come aver ottenuto un titolo che non aveva. Ma diceva anche piccole
bugie, per esempio che aveva conosciuto qualcuno, che le avevano fatto un regalo o che aveva
mangiato molto.
Le persone che hanno labitudine di mentire sono spesso sole. Prima o poi, coloro di cui si fidano
finiscono per scoprire il loro comportamento e le abbandonano con un misto di emozioni, in cui
predominano tristezza e rabbia. La loro prima intenzione era quella di cambiare laltro, ma non ci
riescono.
Perché alcune persone hanno labitudine di mentire?
Ogni scelta ha una motivazione, che si traduce in un vettore di orientamento comportamentale. Lo
stesso vale per chi è motivato ad allontanarsi dalla verità, indipendentemente dal fatto che la
bugia grande o piccola.
Dallesterno può sembrare insignificante, ma la persona si allontana dalla verità perché capisce che
ne trarrà profitto. Magari per evitare un rimprovero, per migliorare limmagine di sé o per non
rilevare certe informazioni, ma cè sempre un interesse.
In altre parole, se linteresse si esaurisse, probabilmente si estinguerebbe anche labitudine di
mentire. Diciamo probabilmente, perché per alcune persone labitudine di mentire è così naturale da
divenire quasi automatica.
La decisione praticamente non passa più attraverso i circuiti di coscienza del cervello. Per loro,
qualsiasi opzione immaginata può essere collocata al livello della realtà.
Credono alle loro bugie
In assenza di un disturbo, le persone che hanno labitudine di mentire non credono alle loro bugie.
Sanno in ogni momento che quanto da loro affermato in realtà non è accaduto. Ciò che accade con
relativa frequenza è comportarsi come se ciò che dicono fosse vero, anche in contesti in cui non
hanno bisogno di farlo.
Immaginiamo che Paolo per attirare lattenzione della sua ragazza sceglie di fingere durante la
colazione che oggi non si sente bene, che ha mal di testa. Laspetto sorprendete è che anche quando
la sua ragazza va a lavorare lui continua a mentire, anche se non ne ha bisogno. Si mette il
termometro, non mangia troppo.
Il bugiardo frequente impara presto che se vuole ridurre lusura cognitiva prodotta da una bugia, è
meglio comportarsi sempre come se fosse vera. In alcuni casi, dunque, può sembrare che la persona
creda a ciò che sta simulando o dicendo.
Come aiutare le persone che hanno labitudine di mentire?
Non sbattere in faccia la verità o ricorrere alla rabbia. Molto probabilmente negheranno il tutto o
eviteranno la conversazione, potrebbero persino accusarci di essere paranoici.
Provare a vedere uno specialista. È molto complicato eliminare un modello di comportamento che la
persona adotta da anni. In questi casi, meglio rivolgersi a un professionista.
Non intraprendere una missione che molto probabilmente sarà infruttuosa. Si hanno molte probabilità
di sbagliare, di peggiorare la situazione. Per ottenere un cambiamento, la persona deve rivolgersi a
uno specialista.
Tutti mentiamo. La persona che lo fa con frequenza è molto difficile da riconoscere. Proprio come il
comportamento di mentire è ben appreso, è probabile che anche il comportamento di evitamento sia ben
consolidato. Una volta scoperta la bugia, in genere si riconosce di aver mentito: Non ti ho detto
che era successo per non farti preoccupare, Ti ho detto che era già successo per non farti
arrabbiare. Chi non lha mai fatto? Attenzione a considerare la normalità come un caso patologico.
Anche la persona che non smette di mentire soffre e potrebbe sentirsi condannata a mantenere tale
condotta.
Conclusioni
Vivere con una persona che ha labitudine di mentire può avere un costo enorme, sproporzionato, in
cui molte volte non abbiamo altra scelta che fidarci degli altri.
Ovviamente scoprire di avere accanto un bugiardo cronico, mina la sensazione di sicurezza e la
fiducia. In questo articolo abbiamo presentato alcune idee o strategie che speriamo possano essere
daiuto.
Bibliografia
Casas Rivera, R., & Zamarro Arranz, M. L. (1990). La mitomanía en la clínica actual. A propósito de
un caso clínico. Revista de la Asociación Española de Neuropsiquiatría., 10(34), 345-344.
Armas-Vargas, E., & Viera-Delgado, B. Actitudes egoístas y altruistas: relación con motivos y
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da lista mente gg
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