Tratto da “Il Divino Romanzo”
di Yogananda Paramahansa
L’amore coniugale
Al massimo della sua perfezione, l’amore coniugale può essere considerato
una delle più grandi espressioni dell’amore umano. Gesù voleva dire proprio
questo quando dichiarò: “Perciò l’uomo lascerà il padre e la madre e sarà
fedele alla propria moglie”. Se l’uomo e la donna si amano con sincerità e
purezza, fra loro nasce una completa armonia nel corpo, nella mente e
nell’anima. Se il loro amore si esprime nella sua forma più alta, si traduce
in una unione perfetta. Ma, anche questo amore ha il suo punto debole; può
essere svilito dall’abuso del sesso che oscura l’amore divino.
La natura ha reso l’impulso sessuale molto forte, affinché la creazione
potesse avere il suo corso. Il sesso, quindi, ha una specifica ragion
d’essere nel rapporto coniugale, ma se diventa il fattore preminente,
l’amore si eclissa e scompare completamente; al suo posto subentrano il
senso di possesso, la familiarità eccessiva, l’abuso e la mancanza di
amicizia e di comprensione.
Sebbene l’attrazione sessuale sia una delle condizioni che contribuiscono a
far nascere l’amore, il sesso in quanto tale non è amore. Il sesso e l’amore
sono lontani l’uno dall’altro come la luna dal sole. Soltanto quando
predomina la qualità trasformante del vero amore, il sesso diventa un mezzo
per esprimere l’amore. Coloro che vivono sul piano sessuale in misura
eccessiva si smarriscono e non riescono a instaurare un rapporto coniugale
soddisfacente. Solo grazie all’autocontrollo – quando, cioè, il sesso non
costituisce l’elemento predominante, ma è un complemento dell’amore –
marito e moglie possono comprendere che cosa sia il vero amore. Nel mondo
moderno, sfortunatamente, l’amore viene troppo spesso distrutto
dall’eccessiva importanza che si dà alle esperienze sessuali.
Coloro che adottano una naturale e spontanea moderazione nella propria vita
sessuale, sviluppano nel rapporto coniugale altre componenti durevoli:
amicizia, compagnia, comprensione, amore reciproco.
Per esempio Amelita Galli-Curci …
(NOTA: [Soprano di fama mondiale (1889-1963) che incontrò Paramahansa
Yogananda durante i primi anni della sua permanenza negli Stati Uniti.
Amelita Galli-Curci e il marito diventarono membri fedeli della
Self-Realization Fellowship. La prefazione del libro di Paramahansa
Yogananda Whispers from Eternity (Sussurri dall’eternità) è stata scritta
proprio da Amelita Galli-Curci.])
… e il marito, Homer Samuels, sono i più grandi innamorati che io abbia
mai incontrato in Occidente. Il loro amore è bello perché mettono in pratica
gli ideali di cui ho parlato. Quando sono lontani anche per poco tempo, non
vedono l’ora di rivedersi, di ritrovarsi, di condividere i propri pensieri e
il proprio amore. Vivono l’uno per l’altra.
Un altro esempio molto bello di amore coniugale è quello fra Ella Wheeler
Wilcox e il marito. John Larkin, uno dei miei allievi che ebbe occasione di
conoscerli, mi ha raccontato di non avere mai visto niente di simile al loro
amore. Diceva: “Tutte le volte in cui si vedevano sembrava che provassero di
nuovo la gioia del primo incontro. Erano totalmente dediti l’uno all’altro.
Nei tre anni che seguirono la morte del marito, l’unico pensiero di Ella fu
quello di riunirsi a lui, e morì col suo nome sulle labbra”.
Qui, in America, ho incontrato un uomo che provava per la moglie la stessa
totale dedizione. L’amava così profondamente che il suo amore per lei si
trasformò in amore divino. Quando la moglie morì andò per anni alla ricerca
di un modo per ritrovarla. Finalmente ci riuscì e trovò anche Dio nell’amore
che provava per lei. Questa è la storia che lui stesso mi ha raccontato.
Nelle sue peregrinazioni dopo la morte della moglie, incontrò nell’Himalaya
un grande santo e riuscì a fargli promettere che avrebbe impartito nello
stesso momento l’iniziazione spirituale a lui e alla moglie. Il santo, dopo
avergli assicurato di mantenere la promessa, domandò: “Dov’è tua moglie?”. E
lui allora gli disse che la moglie era morta. Malgrado ciò, il santo
mantenne la promessa di iniziarli insieme. Invitò l’uomo a meditare e
cominciò ad invocare la presenza della moglie. A un tratto ella apparve.
Parlò a lungo con il marito, poi, entrambi si sedettero e il santo li iniziò
insieme quindi li benedisse e la moglie scomparve. Da quel momento, il
marito si rese conto che l’amata forma umana conosciuta come moglie, era in
realtà un’espressione individualizzata della coscienza di Dio che si
manifesta in tutti gli esseri umani. Gli era stato rivelato il vero
significato dell’amore divino, che è la base e la causa di ogni rapporto
umano ideale. La sua fu un’esperienza unica e vera.
Ma l’amore coniugale è un sentimento complesso e quasi tutti gli esseri
umani lasciano il mondo con il cuore insoddisfatto perché non hanno cercato
l’amore nel modo giusto. Attratti soprattutto da un aspetto fisico
gradevole, cercano il compagno dell’anima in un cimitero di belle forme
vestite elegantemente, senza pensare che possono essere abitate da un
demone. Io non condanno gli uomini e le donne perché rispondono alla legge
di attrazione creata da Dio, condanno la perversione dell’attrazione causata
dalla lussuria. Tutti gli uomini che considerano la donna un oggetto di
piacere, e che abusano di lei per soddisfare i propri istinti, commettono un
atto di autodistruzione. L’abuso sessuale prolungato logora il sistema
nervoso e danneggia il cuore, distruggendo alla fine la pace e la felicità.
Gli uomini e le donne si devono rendere conto che la vera natura dell’anima
è spirituale. Considerarsi reciprocamente soltanto un mezzo per soddisfare
il desiderio sessuale, significa accelerare la distruzione della felicità.
Lentamente, un po’ per volta, la pace della mente scompare.
L’abuso sessuale è paragonabile a un’automobile che viaggi senza olio; il
corpo non può sopportarlo. Ogni goccia di essenza vitale perduta equivale
alla perdita di otto gocce di sangue. Comunque, il punto principale da
ricordare è che bisogna imparare a controllarsi. L’autocontrollo, che si
consegue dominando e purificando la mente, è più importante dell’astinenza
sessuale nella quale la mente continua a soffermarsi sul pensiero del sesso.
Reprimere semplicemente il desiderio sessuale può essere dannoso.
L’uomo e la donna dovrebbero considerarsi reciprocamente un’espressione del
Divino. Mi sembra una cosa tanto dolce quando il marito chiama la moglie
‘mamma’, o quando lei lo chiama ‘papà’. Ogni donna dovrebbe vedere nel
marito anche un padre. lo vedo in tutte le donne una madre. Ai miei occhi
esse non sono soltanto donne, ma un’espressione della Madre divina, ed è la
Madre divina che mi parla per mezzo loro.
La donna non deve attrarre l’uomo grazie al suo sex-appeal. Tutti dovrebbero
essere sempre vestiti in modo accurato ed è giusto che cerchino di rendersi
attraenti soprattutto se lo fanno con buon gusto. Ma è sbagliato cercare
volutamente di attirare il sesso opposto ricorrendo al sex-appeal.
L’attrazione fra l’uomo e la donna deve scaturire dall’anima. Chi è
sessualmente controllato e non si presenta come un simbolo sessuale, ha
maggiori probabilità di attirare il compagno o la compagna adatti. Quante
ragazze si sono lamentate con me dicendo che i ragazzi sono interessati solo
al sesso, altrimenti non vedono la ragione di frequentarle! Le esperienze
sessuali sono dannose per i giovani. In India, i ragazzi e le ragazze non si
sfiorano e non si baciano prima del matrimonio. L’amore è la cosa più
importante, questo è l’ideale. Quando due persone provano una profonda
attrazione e si sentono disposte a sacrificarsi l’una per l’altra, sono
veramente innamorate. Soltanto allora possono vivere un’intima relazione
matrimoniale. Il possesso puro e semplice non basta. Se uno dei coniugi
cerca di dominare l’altro, dimostra di non saper amare veramente. Ma quando
entrambi cercano di manifestare il loro amore preoccupandosi continuamente
della felicità dell’altro, l’amore diventa divino. In un rapporto di questo
genere possiamo cogliere un barlume di Dio.
Molte donne sposate mi dicono: “Mio marito non vuole che io mi interessi di
argomenti spirituali”. Questo è estremamente egoista. Se la moglie cerca di
diventare più spirituale, il marito dovrebbe collaborare. Non la perderà, ma
al contrario acquisirà una parte della sua virtù. Questo stesso principio si
applica al comportamento della moglie nei confronti del marito. La cosa più
bella che il marito o la moglie possano augurarsi reciprocamente è la
spiritualità, perché l’evoluzione dell’anima porta con sé le qualità divine
della comprensione, della pazienza, del rispetto, dell’amore. Ma entrambi
devono ricordare che il desiderio dell’evoluzione spirituale non può essere
imposto. Vivete l’amore e la vostra bontà ispirerà tutti coloro che amate.
Dopo pochi anni di matrimonio, migliaia di mariti e di mogli si domandano:
“Dove è finito il nostro amore?”.
Si è bruciato sull’altare dell’abuso sessuale, dell’egoismo, della mancanza
di rispetto. Quando questi comportamenti diventano parte integrante del
rapporto matrimoniale, l’amore va in fumo. La donna tormenta l’uomo che
cerca di renderla schiava o che la trascura. Comunque, le offese verbali
sono uno dei trattamenti peggiori che gli esseri umani si possano
infliggere. Si dice che la lingua della donna, lunga non più di sei
centimetri, possa uccidere un uomo alto due metri! Quando l’uomo e la donna
si maltrattano a vicenda, distruggono per sempre la propria felicità. L’uomo
deve cercare di vedere Dio nella donna e deve aiutarla a realizzare la sua
natura spirituale. Deve farle capire che lei è accanto a lui non soltanto
per soddisfarne i desideri sessuali, ma perché è la sua compagna che
rispetta e che considera un’espressione del Divino. E la donna deve
comportarsi allo stesso modo con l’uomo.
Un altro atteggiamento sbagliato consiste nell’avere paura del sesso
opposto; un’avversione anormale o un’attrazione anormale sono entrambe
morbose. Dal mio maestro, lo Swami Sri Yukteswarji, ho imparato a
considerare la donna non come uno strumento creato per sedurre e distruggere
moralmente l’uomo, ma come una immagine della
Madre divina dell’universo. Se, e quando, l’uomo comincerà a vedere nella
donna un simbolo della madre, troverà in lei una protezione amorevole che
non aveva mai conosciuto prima. In virtù della grazia di Dio sono stato
capace di trasformare la coscienza di molti uomini e di molte donne per
mezzo di questo pensiero spirituale: ogni uomo dovrebbe considerare la donna
un simbolo della Madre dell’universo, e ogni donna dovrebbe considerare
l’uomo un simbolo del Padre dell’universo. Dopo aver ascoltato le mie
parole, si rendevano conto che la Madre divina e il Padre celeste avevano
parlato per mezzo mio perché io mi rivolgevo a loro pervaso di divina
consapevolezza.
Mi domando se potrebbe esistere l’amore coniugale, qualora non fosse
accompagnato dall’attrazione sessuale. L’essere umano comune non sarebbe
capace di provare un amore simile a quello provato dalle persone
spiritualmente evolute che non sono attratte dall’aspetto sessuale. Coloro
che hanno coltivato le qualità dell’anima sanno che il sesso non ha niente a
che vedere con il vero amore. Se svilupperete l’amore perfetto della vostra
anima, comincerete a scorgere un barlume del Divino. Gesù Cristo, e molti
grandi santi, hanno manifestato questo puro, grande e meraviglioso amore.
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