La tradizione vuole che chi udiva il bel canto delle sirene andava incontro a una fine inevitabile:
annegare negli abissi marini. Solo Ulisse riuscì a vincere questa potente tentazione attraverso
l’autocontrollo forzato.
Ritenete di possedere buone strategie di autocontrollo? La verità è che è molto facile cadere in
tentazione; cii lasciamo attrarre da stimoli come capi di abbigliamento, cibo o tecnologia. Il mondo
è come un oceano in cui si sente sempre in sottofondo il canto irresistibile delle sirene.
Tuttavia, la maggior parte di noi cerca di stabilire dei limiti, ricorre a strategie volte a non
perdere completamente il controllo. Ed è qui che può tornare utile ricordare un momento ben preciso
della storia di Ulisse nellOdissea. Quello in cui, nel tentativo di tornare in patria dopo la
guerra di Troia, è costretto ad attraversare il mare in cui vivevano le sirene.
Sapendo che chiunque avesse udito il loro canto si sarebbe tuffato per raggiungerle, Ulisse ordinò
alla sua ciurma di coprirsi le orecchie, come aveva raccomandato la maga Circe. Desiderava, però,
ascoltare il famoso canto delle sirene e per questo decise di legarsi allalbero maestro e chiese ai
marinai di non slegarlo per nessun motivo.
Ulisse realizzò quella che in psicologia è nota come strategia di pre-impegno. Legarsi a
quellalbero era il suo meccanismo di autocontrollo forzato per non cedere alla tentazione.
In qualche modo, anche noi dobbiamo trovare ogni giorno un albero maestro per non cedere allimpulso
e al potere delle tentazioni.
Il nostro benessere dipende spesso dalla capacità di applicare strategie per non lasciarci
trasportare da comportamenti impulsivi. Quelli che ci trascinano nelle profondità del pentimento.
Nella nostra quotidianità dobbiamo fare uso dellautocontrollo per non cadere in comportamenti
controproducenti.
La metafora del canto delle sirene
Comprendiamo lautocontrollo come quella capacità che ci rende più facile controllare gli impulsi,
regolando emozioni e condotte. È quel comportamento regolato e razionale che ci distingue dagli
animali e grazie al quale possiamo raggiungere obiettivi a lungo termine più appagante.
Questa capacità sofisticata e necessaria al tempo stesso dipende da una precisa area cerebrale. Come
rivela lo studio condotto alla Yale University, larea che facilita lautocontrollo è la corteccia
prefrontale.
È interessante sapere che si tratta dellarea del cervello che impiega più tempo a maturare. Questo
spiega perché i bambini e gli adolescenti hanno seri problemi a controllare i propri impulsi.
La metafora del canto delle sirene si riferisce allinsieme di stimoli attrattivi che esistono nel
nostro ambiente e ai quali facciamo fatica a resistere. Nei nostri scenari quotidiani abitano
infiniti elementi che, come le sirene dellOdissea, usano la loro voce e la loro bellezza per farci
precipitare nel baratro del pentimento. In questi casi, lattività della corteccia prefrontale
risulta determinante.
Molte delle nostre scelte sono irrazionali, dunque dobbiamo applicare strategie per esercitare il
controllo su ogni decisione e comportamento (acquisti, uso di iInternet, ecc.).
Il canto delle sirene nel XXI secolo
La metafora del canto delle sirene simboleggia la persona che non riesce a smettere di ascoltare la
voce della sua dipendenza dal fumo, per esempio, e continua a fumare due pacchetti di sigarette al
giorno.
I negozi e i supermercati utilizzano il canto delle sirene per decidere come disporre i prodotti. Il
marketing e la pubblicità sono creature mitologiche che ci invitano ad acquistare senza sosta.
Anche i social network sono pieni di canti di sirene. Ogni elemento, ogni colore e ogni algoritmo
mira a tenerci il più a lungo possibile davanti allo schermo. Non sempre siamo consapevoli di questi
fenomeni, perché le sirene sono accattivanti ed è molto difficile resistere alla loro presenza.
Tuttavia, più ci esponiamo a loro, più sprofondiamo.
E ciò avviene perché siamo esseri emotivi e non sempre mettiamo in atto condotte ragionate. Gli
impulsi governano, le emozioni guidano le nostre reazioni e non è facile mettere in pratica
lautocontrollo quando gli stimoli risultano così attraenti.
La strategia di pre-impegno: lautocontrollo è salutare
La Dott.ssa Janet Schwartz della Tulane University ha condotto un esperimento molto interessante su
questo argomento, successivamente pubblicato sulla rivista Psychological Science.
In Sud Africa è stato proposto un programma chiamato Discovery Vitality. Consisteva nel proporre
alle famiglie di acquistare solo cibi sani. Grazie a ciò, avrebbero ricevuto uno sconto del 25%
sullacquisto totale.
Il programma è durato 6 mesi ed è stato un successo. Le famiglie evitavano di acquistare cibi ricchi
di grassi saturi, precotti, ecc. Hanno messo in atto la cosiddetta strategia di pre-impegno.
In parole semplici, sono state in grado di evitare il canto dei cibi malsani e acquistare quelli
più sani. Sono riusciti, in sostanza, a favorire un acquisto più razionale.
La nostra capacità di impegnarci per il raggiungimento degli obiettivi richiede di lavorare
sullautocontrollo ed evitare la gratificazione immediata in cambio di maggiori benefici a lungo
termine.
Le persone con un migliore autocontrollo si affidano più alle buone abitudini che alla forza di
volontà.
Adottare la strategia di Ulisse per migliorare lautocontrollo
Non abbiamo bisogno di fonti esterne di gratificazione per adottare modelli di comportamento più
salutari. Possiamo adottare tutti la strategia di Ulisse e sviluppare le nostre strategie di
pre-impegno.
Per esempio, possiamo ignorare il canto delle applicazioni sul cellulare imitando il tempo di
utilizzo oppure uscire solo con contanti in modo da avere un maggiore controllo sui nostri acquisti.
Ci sono molti alberi maestri a cui possiamo legarci di volta in volta, come Ulisse, per dimostrare a
noi stessi che abbiamo il controllo sulle nostre vite.
Nessuno deve farlo per noi. Definiamo personali strategie di autocontrollo per raggiungere i nostri
scopi e avere un comportamento più appagante e sano.
Bibliografia
Schwartz J, Mochon D, Wyper L, Maroba J, Patel D, Ariely D. Healthier by Precommitment. Ciencias
Psicológicas . 2014;25(2):538-546. doi: 10.1177/0956797613510950
Kim S, Lee D. Prefrontal cortex and impulsive decision making. Biol Psychiatry. 2011 Jun
15;69(12):1140-6. doi: 10.1016/j.biopsych.2010.07.005. Epub 2010 Aug 21. PMID: 20728878; PMCID:
PMC2991430.
www.psychologicalscience.org/news/sirens-in-the-grocery-aisles-2.html
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2991430/
da lista mentem gg
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