13 giugno 2017
Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, il nostro cervello si riorganizza in più dimensioni fino
a raggiungerne addirittura 11. A darci questa notizia curiosa sono i ricercatori del progetto Blue
Brain, nato nel 2005 per iniziativa del Politecnico di Losanna e della Ibm, che sulla rivista
Frontiers in Computational Neuroscience ha pubblicato lo studio intitolato Cliques of Neurons Bound
into Cavities Provide a Missing Link between Structure and Function. Ma cosa significa?
Lo studio. Utilizzando un sistema matematico avanzato, i ricercatori sono riusciti a capire quali
siano le strutture architettoniche che si formano nel nostro cervello quando elaboriamo
uninformazione. Gli scienziati hanno in pratica applicato la matematica alla neuroscienza per
arrivare alla conclusione che nel nostro cervello: Cè un mondo che non immaginavamo.
11 dimensioni. I ricercatori spiegano di aver scoperto che ogni neurone si connette ad ogni neurone
del gruppo in un modo specifico e tale per cui viene a generarsi un preciso oggetto geometrico: più
neuroni ci sono in un gruppo, più dimensioni assume loggetto. Stiamo parlando, addiritturra, di 11
dimensioni possibili. Insomma, se già ci sembra complicato immaginarci un mondo in quattro
dimensioni, figuriamoci in cinque, sei, sette e così via.
Topologia algebrica. Quando parliamo di matematica, in realtà in questo caso ci riferiamo alla
topologia algebrica che applica gli strumenti dellalgebra astratta agli spazi topologici, quelli
delle figure e delle forme. La topologia algebrica spiegano i ricercatori è come un telescopio
e un microscopio allo stesso tempo. Può zoomare tra le connessioni per trovare strutture segrete,
gli alberi nella foresta, e per vedere gli spazi vuoti, le radure, allo stesso tempo.
Zeina Ayache
scienze.fanpage.it
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