Le cause che potete evitare

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Le cause che potete evitare

di Yoganandaji

Tratto da: “Il Divino Romanzo”

– Le cause che potete evitare

Parliamo ora delle cause che possono essere evitate. Dovreste
controllare tutti gli impulsi che vi spingono a comportarvi in modo
sbagliato:

superate l’ingordigia cronica, la gelosia cronica, la collera cronica
e altre tendenze analoghe che si presentano ripetutamente. Dovete
dominare tutte le emozioni dannose. Questi stati sono superabili, ma
voi non fate nulla per liberarvene.

I materialisti si concentrano sulla cura dei sintomi e delle cause
secondarie. Non credono in una legge o in una causa più profonde.
Ritengono che le leggi del giusto comportamento si violino per due
motivi: l’influenza delle cattive compagnie e dell’ambiente che incide
negativamente su di voi, e la mancanza di autocontrollo. Questo è
vero.

Ma coloro che approfondiscono l’argomento e studiano le vere cause
della sofferenza umana, precisano inoltre che il grado di ricettività
alle cause presenti è direttamente proporzionale alle cause reali:
ossia alle tendenze insite in voi che sono state determinate dal
vostro comportamento nelle vite passate. Anche se il medico vi
guarisce da una malattia, al suo posto possono subentrare altri
disturbi, a meno che non abbiate vinto l’abitudine che l’ha causata
originariamente. Se una persona viene guarita dall’ulcera, ma continua
ad alimentarsi male, si ammalerà nuovamente di ulcera, o forse di
qualcosa di peggio. Uno studioso di metafisica individuerebbe la
causa, in questo caso l’ingordigia, ossia l’abitudine contratta nel
passato che suscita il desiderio incontrollabile di mangiare i cibi
preferiti e non quelli adatti. Lo studioso suggerirebbe allora di
rimuovere la causa.

Al momento giusto e nell’ambiente giusto, tutte le azioni buone e
cattive del passato portano il loro frutto, proprio come i semi
germogliano nelle condizioni adatte. Ciò spiega perché è importante
frequentare sempre buone compagnie. Voi non sapete quali semi – che
si tratti di malattie o di altri eventi negativi – siano latenti in
voi. Ammettiamo per ipotesi che i semi del desiderio di bere siano
racchiusi nella vostra coscienza. Non avete mai bevuto in questa vita,
ma un giorno, a una festa, accettate un bicchiere e improvvisamente
siete presi dal desiderio di bere liquori. Col tempo finirete per
diventare nuovamente preda dell’alcol. Le tendenze che provengono
dalle vite passate erano già insite in voi; le vostre azioni hanno
fornito le condizioni necessarie alla loro rinascita.

Per cui è molto imprudente frequentare gente che incoraggia le vostre
cattive abitudini. Non sapete quali semi di azioni sbagliate siano
rinchiusi nella vostra coscienza. È meglio non metterli in condizione
di crescere.

Vedete quanto sono profondi questi princìpi? Vincere il destino o il
karma è la filosofia più meravigliosa. Essa dimostra che l’uomo è in
grado di dominare pienamente la propria vita, e che la vita è
un’esperienza magnifica quando non siete i suoi schiavi, ma i suoi
padroni.

I vostri peggiori nemici sono le cattive abitudini che vi seguiranno
da un’incarnazione all’altra finché non le supererete. Per liberarvi
dal destino, dovete guarire dalle cattive abitudini. Come? La buona
compagnia è una delle migliori medicine. Se avete tendenza al bere,
frequentate gente che non beve. Se avete una salute malferma,
frequentate persone positive, che non pensano alle malattie. Se siete
inclini al fallimento, frequentate coloro che sono portati al
successo. Allora comincerete a cambiare.

Ciascuna delle vostre abitudini crea uno specifico ‘solco’, o
percorso, nel cervello. Questi tracciati vi costringono ad agire in un
certo modo spesso contro la vostra volontà. La vostra vita segue i
solchi che voi avete creato nel cervello. In questo senso non siete
liberi, siete più o meno vittime delle abitudini che avete formato e
quanto più sono profonde tanto più vi costringono a comportarvi come
marionette. Ma potete neutralizzare le imposizioni delle cattive
abitudini. Come? Tracciando nel cervello nuovi solchi per mezzo delle
buone abitudini opposte, e cancellando con la meditazione i solchi
delle cattive abitudini. Non esistono altri modi. Comunque, non potete
coltivare le buone abitudini senza una buona compagnia e un buon
ambiente, e non potete liberarvi dalle cattive abitudini senza una
buona compagnia e senza la meditazione.

Anche se fuggiste nella giungla, le vostre vecchie abitudini vi
seguirebbero. Poiché non potete liberarvene, dovete cercare di
vincerle. Distruggete la giungla delle vostre abitudini sbagliate e
sarete liberi. I componenti di una famiglia litigiosa continuano a
dire: “Oh, se solo avessimo una bella casa in campagna, saremmo così
felici!”. Finalmente si trasferiscono, ma, non avendo mai imparato ad
andare d’accordo mantengono la loro sgradevole abitudine di litigare
e, anche in quella bella casa, la loro vita si trasforma in un incubo.

Perciò non aspettate! Cambiate voi stessi. Può essere la cosa più
facile da fare o la più difficile: facile se meditate e frequentate
una buona compagnia; difficile se non meditate e frequentate persone
che vi influenzano negativamente.

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