Le diverse connessioni cerebrali di lui e di lei

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Le diverse connessioni cerebrali di lui e di lei

03 dicembre 2013

I cervelli maschili hanno circuiti ottimizzati per una buona comunicazione all’interno di ciascun
emisfero, mentre le donne li superano nelle comunicazioni fra i due emisferi. Nel cervelletto, però
vale esattamente l’opposto. Si è anche scoperto che queste differenze, minime nell’infanza, si
sviluppano nel corso dell’adolescenza. (red)

lescienze.it

Il cervello maschile è strutturato per ottimizzare la comunicazione all’interno di ciascun emisfero,
quello femminile per ottimizzare la comunicazione fra i due emisferi.

La scoperta è di un gruppo di neuroscienziati della Perelman School of Medicine dell’Università
della Pennsylvania a Filadelfia, che pubblicano un articolo sui “Proceedings of the National Academy
of Sciences”, a prima firma Ragini Verma. La ricerca – condotta su 949 individui di età compresa
fra gli 8 e i 22 anni – fa parte della recente linea di indagine dedicata al connettoma, ossia
l’insieme delle connessioni fra i diversi circuiti cerebrali, ma è la prima di questo ambito ad
affrontare il problema da una prospettiva di genere. Lo studio è stato effettuato utilizzando le più
avanzate tecniche di neuroimaing, tra cui la visualizzazione del tensore di diffusione (DTI,
diffusion tensor imaging), una tecnica che permette di tracciare una mappa delle direzioni delle
fibre del cervello per esaminarne le connessioni.

Già diversi studi avevano individuato differenze di genere nel cervello, probabilmente legate alle
differenze di comportamento. I maschi hanno una maggiore percentuale di materia bianca, che contiene
fibre assonali mieliniche, mentre le donne mostrano una percentuale più alta di materia grigia;
inoltre, sono state segnalate differenze nella dimensione relativa e nella forma di alcune
specifiche strutture cerebrali tra cui il corpo calloso, l’ippocampo e amigdala.

Ragini Verma e colleghi hanno ora scoperto che i circuiti cerebrali degli uomini sono strutturati in
modo da facilitare la connettività tra percezione e azione coordinata, mentre il cervello femminile
appare organizzato in modo da facilitare la comunicazione tra l’elaborazione analitica, a cui
presiede principalmente l’emisfero sinistro, e quella intuitiva, controllata dal destro. Se si passa
a esaminare il cervelletto, però, la situazione è all’opposto: i maschi hanno una maggiore
connettività interemisferica e femmine una maggiore connettività intraemisferica.

Un’altra scoperta dello studio è che queste differenze si stabiliscono nel periodo dell’adolescenza:
gli autori hanno infatti osservato solo poche differenze di connettività nei soggetti al di sotto
dei 13 anni, differenze che divengono via via più pronunciate passando dai 14 ai 17, per
stabilizzarsi nei giovani adulti.

I modelli di connettività del cervello maschile – osservano gli autori – probabilmente conferiscono
ai maschi un sistema di coordinamento fra esperienze percettive e azione più efficiente, mentre i
modelli di connettività dei cervelli femminili facilitano verosimilmente l’integrazione delle
modalità di ragionamento analitico e sequenziale dell’emisfero sinistro con quelle spaziali e
intuitive dell’emisfero destro.

www.lescienze.it/images/2013/12/02/092454634-9c872187-95b3-43b3-93fe-99da06ba14e9.jpg

www.pnas.org/cgi/doi/10.1073/pnas.1316909110

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