Le donne sono più “mistiche” degli uomini?
(di Giampiero Cara)
Secondo recenti studi neurologici compiuti in alcune delle maggiori
università americane, nelle donne si verifica una migliore comunicazione tra
la parte sinistra e quella destra del cervello attraverso il cosiddetto
corpo calloso. Come si sa, i sogni e le visioni sono controllati dalla parte
destra del cervello, mentre la sinistra domina la comunicazione verbale. Ciò
implica non tanto che le donne abbiano necessariamente più esperienze
mistiche rispetto agli uomini (benché possano essere effettivamente più
portate ad esse), quanto piuttosto che riescano meglio a ricordarle, a
capirne il significato ed a comunicarle.
Dopotutto, la storia offre numerose testimonianze di misticismo al
femminile, nonostante il fatto che, in una società patriarcale come la
nostra, si tenda a dare più importanza a personaggi di sesso maschile ed a
ignorare, se non addirittura a perseguitare, quelli di sesso femminile.
In epoca biblica, per esempio, la sorella di Mosé, Miriam, la condottiera
militare Deborah e la moglie del sarto Huldah erano tutte riverite come
profetesse. I medium attraverso cui si esprimeva l’Oracolo di Apollo a Delfi
erano tutte donne. Inoltre, dei recenti studi suggeriscono che Maria
Maddalena fosse la discepola più intelligente e più amata da Cristo.
Sempre in tempi recenti, anche le mistiche del Medioevo hanno ottenuto
l’attenzione che meritano. La più famosa è senz’altro Sant’Ildegarda di
Bingen (1098- 1279), che dipingeva le sue visioni mistiche, e su di esse
scriveva anche ispiranti trattati filosofici e bellissimi canti.
Purtroppo, l’assurda e terribile “caccia alle streghe” portata avanti dalla
scellerata Inquisizione cattolica ha brutalmente cancellato dalla lavagna
della storia migliaia di mistiche, alle quali è praticamente impossibile
oggi rendere giustizia. Ma tempi più recenti hanno visto l’emergere sempre
più frequente, in campo spirituale e mistico, di figure femminili potenti e
carismatiche, come per esempio le teosofe Helena Petrovna Blavatsky ed Alice
A. Bailey, oltre ai numerosi punti di riferimento femminili della corrente
New Age, come Florence Scovel Shinn e Louise L.Hay, tanto per fare solo un
paio di esempi. Per non parlare, poi, dei numerosi esempi di misticismo al
femminile presenti nei testi sacri delle religioni orientali, e degli
svariati “guru” donna attualmente presenti con i loro ashram soprattutto in
india (ma anche in Europa), come la celebre Madre Meera.
Insomma, i tempi stanno cambiando, per fortuna, e la pratica spirituale
comporta sempre più spesso il recupero dell’archetipo femminile dentro
ognuno di noi.
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