Le meraviglie del vuoto quantistico
Che cos’è il vuoto quantistico? Quali sono le sue proprietà?
di Giovanni Vota – 12/04/2016
Le meraviglie del vuoto quantistico
Gli oggetti quantistici vibrano, fluttuano e tra gli oggetti quantistici uno assume un’importanza
inaspettata: il vuoto quantistico. In fisica quantistica il vuoto non è il nulla, è un oggetto
fisico non spaziale, che vibra e oscilla, per cui dal punto di vista della fisica quantistica il
nulla non esiste. Quello che è il vuoto, allo stato più basilare, che è quello della scala di Planck
(10-35 m) è qualcosa che fluttua, che vibra. Questo è stato ben dimostrato sperimentalmente.
Le conseguenze sono molto interessanti, perché se io posso isolare i corpi da altri corpi, tuttavia
non potrò mai isolare i corpi dal vuoto quindi ne consegue che nella fisica quantistica nessun corpo
è mai isolabile. E poiché tutti i corpi interagiscono col vuoto, vuol dire che ogni corpo acquista una sua vibrazione, fluttuazione intrinseca, cioè oscilla.
Nella natura nessun oggetto fisico al mondo, incluso il vuoto medesimo, è libero di non oscillare:
deve oscillare, deve vibrare. Inoltre, se il nulla non esiste e la separazione non esiste, allora
tutto è collegato e tutto è uno e tutto e tutti sono sempre in vibrazione, ovvero in mutamento. Come già ben sapevano gli antichi Tutto è Uno.
Il vuoto quantistico è la sorgente di incredibili fenomeni, dalle conseguenze inaspettate. Per
esempio, una conseguenza del principio di indeterminazione di Heisenberg è che il grado di
indeterminazione esistente tra energia e tempo fa sì che delle particelle, ad esempio una coppia
elettrone-positrone, o un fotone, al più piccolo livello esistente, che è il livello della scala di
Planck (10-35 m) emergano dal vuoto per svanire nuovamente, a meno che non vengano catturate da
altri sistemi e quindi accrescano il nostro universo di nuove particelle ed energia, come può avvenire nel caso dei cluster dacqua.
Nel nostro universo, le particelle si creano e svaniscono contemporaneamente.
Questo articolo è tratto dalla rivista Scienza e Conoscenza – n. 54
Scienza e Conoscenza – n. 54 – Rivista Cartacea
Scopri la magia dell’acqua con il nuovo numero di Scienza e Conoscenza!
«Gli oceani ci ispirano, ci emozionano e ci tranquillizzano. Alcuni pensano che dobbiamo il nostro
intelligente cervello, e il successo che esso ha reso possibile, allo stretto legame che i nostri
antenati avevano con il mare. Ma la nostra relazione con il mare risale a tempi ben più lontani: arriva fino alle origini della vita stessa. Siamo creature delloceano» Callum Roberts, biologo marino
Anche se a una prima occhiata il mondo ci appare dominato dalla materia nella sua forma solida
alberi, strade, case, prati, animali a ben vedere è lelemento liquido a farla da padrone. Lacqua
è il principale componente dellorganismo umano e lelemento preponderante sul pianeta Terra, il pianeta Blu.
Lacqua labbiamo sempre percepita come una cosa semplice, una molecola facile, composta dai suoi
due atomi di idrogeno e uno di ossigeno. La sua formula chimica labbiamo imparata alla scuola
elementare e ci è familiare come andare in bicicletta, come mangiare una mela. Forse ci ricordiamo
della prima volta che abbiamo visto il mare, o un grande fiume, o un lago e dellemozione che quella
visione ha lasciato di noi. Forse ci ricordiamo quando abbiamo realizzato, guardando il mappamondo,
che si deve girare un bel po la sfera per vedere fin dove arriva loceano Pacifico.
«I pesci non sanno cosa sia lacqua scriveva Osho ci vivono, nuotano e ci muoiono, appaiono e
scompaiono nellacqua, ma non sanno cosa sia». Anche noi uomini non sappiamo cosa sia lacqua, almeno non lo abbiamo saputo per molto tempo, non ce ne siamo preoccupati.
Abbiamo trascurato il fatto che lacqua ci compone, che siamo esseri fatti dacqua e che questacqua
una funzione, un ruolo, lo deve pur avere; ci deve pur sostanziare in qualche modo, a livello
fisico, biologico, organico ma anche spirituale ed energetico: non può essere solo un riempitivo.
Questo numero di Scienza e Conoscenza è dedicato a tutti coloro che non si sono accontentati di
vedere lacqua come H2O pensiamo a Emoto, a Benveniste, a Quinton, a Del Giudice ed è fatto da
tutti coloro che, proseguendo sulla strada aperta da questi illustri maestri, hanno continuato a
indagare la natura dellacqua, fino a scoprire, prove scientifiche alla mano, che quella semplice e
tanto familiare molecola è il più potente mezzo di ricezione e trasmissione di informazioni nel corpo, e non solo.
Marianna Gualazzi
Scienza e Conoscenza – n. 54 – Rivista Cartacea >>> http://goo.gl/FqhjNg Nuove scienze, Medicina non Convenzionale, Consapevolezza
Editore: Scienza e Conoscenza
Data pubblicazione: Ottobre 2015
Formato: Rivista – Pag 80 – 19,5×26,5 cm
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-54-rivista-cartacea.php?pn=1567
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